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Notiziario Marketpress di
Lunedì 01 Febbraio 2010 |
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CASA IN LOMBARDIA. FORMIGONI: UN PATTO REGIONALE PER NUOVE OPPORTUNITA´ SCOTTI: DAL 2005 FINANZIATI INTERVENTI PER 850 MILIONI DI EURO MIX ABITATIVO E RESPONSABILIZZAZIONE LEVE DA CUI RIPARTIRE
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Milano, 1 febbraio 2010 - Un patto regionale per la casa che, nel rispetto delle competenze di ciascuno dei soggetti cui sarà proposto (Comuni, Aler, cooperative, imprese e sindacati), metta a sistema strategie condivise per offrire nuove possibilità di alloggi a prezzo calmierato. Lo ha proposto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il 29 gennaio, chiudendo i lavori del convegno "Housing sociale: innovazioni necessarie e prospettive possibili in Lombardia", cui ha partecipato anche l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti. Un´idea che nasce dalla constatazione che il solo intervento legislativo non è più sufficiente per risolvere il "problema casa" che, complice il perdurante momento di crisi, sta assumendo dimensioni importanti arrivando a coinvolgere talvolta anche quel ceto medio che, invece, si immaginava potesse esserne al riparo. "La collaborazione costante tra le istituzioni e tutti i soggetti interessati - ha detto Formigoni - ci consentirà di sperimentare nuove forme di politica per la casa. Per questo auspico si possa arrivare presto a una sorta di ´patto´che metta a sistema alcune strategie condivise". Il presidente ha fatto riferimento alla necessità di trovare aree o volumi da destinare all´housing sociale, all´attenzione che deve essere riservata a tutto il disagio abitativo, dai meno abbienti alla classe media in difficoltà. E all´impegno necessario alla riqualificazione e rivitalizzazione dei quartieri, che deve andare di pari passo con l´apertura a forme trasparenti di concorrenza, di responsabilità e di controlli. Ovviamente saranno necessari anche nuovi strumenti finanziari (come i fondi immobiliari) e un efficace sistema di Aziende pubbliche. La Centralita´ Della Persona - "Un processo - ha sottolineato Formigoni - che deve avere come perno l´attenzione alla persona: il protagonismo dei singoli e delle famiglie deve tornare al centro dell´azione della politica per la casa. Non si costruiscono case senza pensare a chi ci abiterà e come farà a integrarsi nel tessuto sociale. La realizzazione di nuovi alloggi fa parte di un progetto complessivo di crescita della persona. Per questo occorre che parte del sostegno regionale vada a forme di affitto con patto di futura vendita, proprio per garantire, da subito, ai giovani soprattutto, da una parte una casa a prezzi accessibili e dall´altra l´accompagnamento progressivo verso la proprietà". La Politica Per La Casa Dal 2005 A Oggi - Il convegno ha permesso poi di fare il punto su quanto Regione Lombardia ha fatto negli ultimi 5 anni. Sono stati stanziati 850 milioni di euro che, insieme ad una semplificazione e ad una maggior flessibilità delle procedure e delle norme, hanno permesso di promuovere un sistema di housing aperto e responsabilizzante per tutti i soggetti. Sono stati realizzati 6. 000 alloggi, recuperati 30 quartieri popolari e sostenute centinaia di migliaia di famiglie nell´acquisto della prima casa e nel pagamento del canone di locazione. "Solo nel 2009 - ha precisato l´assessore Scotti - abbiamo destinato alla casa 374 milioni che hanno permesso di risolvere problemi reali". "La crisi economica e finanziaria - ha aggiunto - comporta infatti una difficoltà oggettiva nell´accesso al credito e, di fatto, le risorse pubbliche nelle forme tradizionali sono esaurite. Contemporaneamente La realizzazione di quartieri esclusivamente ´sociali´ non è più sostenibile". Il Mix Abitativo - "In questo mutato contesto - ha concluso Formigoni - è necessario responsabilizzare. Il mix abitativo deve essere la leva dalla quale ripartire. Un sistema che non deleghi solo all´ente pubblico il soddisfacimento del bisogno dei meno abbienti, ma che responsabilizzi anche il settore privato e del privato sociale, rispettando le esigenze di sostenibilità economica dell´intervento". In altri termini, affinché i privati collaborino attivamente nelle politiche per la casa, occorre che, fatto salvo il naturale rischio d´impresa, si pongano le condizioni per il necessario rendimento economico, la sana gestione degli immobili e la possibilità di scelta degli inquilini tra quelli che ne hanno i requisiti. A fronte del sostegno finanziario pubblico, deve essere garantita una piena responsabilizzazione dei soggetti attuatori che vada di pari passi con frequenti controlli ed alti standard di servizio". . |
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