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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Ottobre 2006
 
   
  PASSANTE VERDE – CHISSO: UN SALTO DI QUALITÀ PER LE INFRASTRUTTURE DI OGGI E DI DOMANI

 
   
  Venezia, 31 ottobre 2006 - “Il Passante Verde è un’occasione, che la Regione intende cogliere, per compiere un salto di qualità nel fare ciò che serve per superare il gap infrastrutturale del Veneto: siamo in una situazione nella quale, volenti o nolenti, dobbiamo realizzare, ma dobbiamo realizzare bene”. Lo ha affermato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, intervenuto oggi pomeriggio nella sede della Camera di Commercio di Mestre alla presentazione del progetto di “Passante Verde”, un piano elaborato dalla Coldiretti di Venezia per attenuare, con il coinvolgimento diretto e attivo delle imprese agricole interessate, l’impatto ambientale e territoriale della grande infrastruttura in corso di realizzazione, che scioglierà in maniera definitiva i l’attuale nodo di Mestre. Alla presentazione sono intervenuti tra gli altri il presidente provinciale e regionale dell’organizzazione professionale agricola Giorgio Piazza, il presidente della Provincia di Venezia Davide Zoggia, il Commissario per il Passante Silvano Vernizzi, l’amministratore unico dell’Agenzia Veneto Agricoltura Corrado Callegari, il prof. Vittorio Pollini dell’Università di Padova e il coordinatore del gruppo di progetto Sebastiano Stefinlongo. L’iniziativa, sostenuta da Regione, Veneto Agricoltura e ente camerale veneziano, si sostanzia come applicazione a tutti i circa 30 chilometri del Passante di un’ipotesi di mitigazione ambientale partecipata, elaborata inizialmente come esempio applicato ad un breve tratto dell’opera. “Mettiamo il progetto nelle mani del Commissario – ha detto Piazza – perché lo faccia proprio, attivando le risorse affinché coloro che abitano dove l’infrastruttura si colloca ne traggano i maggiori benefici possibili”. Si tratta, secondo i progettisti, di un piano realistico, concretamente fattibile benchè assolutamente innovativo e senza precedenti, esportabile ad altre realizzazioni analoghe, in linea con i principi della programmazione regionale del territorio. Esso riguarda l’area ai lati del Passante, non richiede espropri ma accordi con le imprese agricole coinvolte, punta ad una serie di interventi interconnessi che si propongono di ricomporre per quanto possibile la divisione causata dalla grande arteria, migliorare la qualità dell’aria, fare da barriere fonoassorbenti naturali, migliorare il paesaggio, tutelare le aree abitate dall’impatto visivo del Passante e viceversa. Questo può avvenire, a seconda delle particolari situazioni, con la posa di barriere alberate, la realizzazione di aree a bosco planiziale, l’impianto di boschi urbani, l’impianto di colture arboree, siepi arboree, prati, realizzazione di zone umide, interventi sulla rete irrigua: Il complesso degli interventi è suddiviso in tredici moduli riferiti ad altrettante aree omogenee, che possono costituire stralci funzionali. Alla fine si avrebbe una sorta di grande parco lineare di tipo urbano, che coinvolgerà una superficie di 650 ettari (il doppio delle aree espropriate per il Passante), realizzato con il coinvolgimento dalle aziende proprietarie dei terreni che ne cureranno la manutenzione. Tutti hanno concordato sulla validità del contributo progettuale della Coldiretti, “strumento che possiamo usare immediatamente su alcuni nodi”, ha detto il Commissario Vernizzi, “approfondendone gli aspetti applicativi, di contenuto e giuridici in un tavolo partecipato con le organizzazioni professionali del settore primario”. Rimane aperto però l’essenziale questione economica: secondo una valutazione approssimativa , per realizzare il tutto e garantirne la gestione per 20 anni servirebbero 40 – 45 milioni di euro. “Su questo ci sarà un impegno non formale della Regione – ha assicurato Chisso – e abbiamo già avanzato al Ministro Di Pietro la richiesta di inserire uno stanziamento aggiuntivo al fondo della Legge Obiettivo per completare l’inserimento del Passante nel territorio”. Per raggiungere lo scopo Chisso ha proposto al Presidente della Provincia Zoggia di coinvolgere tutti i parlamentari dell’area veneziana, perché sostengano questa proposta come emendamento alla Finanziaria. Altrimenti si percorreranno altre strade. .  
   
 

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