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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Febbraio 2010
 
   
  CENTRO DI FLEBOLOGIA E PATOLOGIE ESTETICHE DI AREZZO A 25 ANNI DAL SUO ESORDIO IN ITALIA LA FLEBECTOMIA AMBULATORIALE ESTETICA VEDE LA SUA EVOLUZIONE CON NUOVE TECNICHE MININVASIVE

 
   
   Milano, 2 febbraio 2010 - A 25 anni dal suo esordio in Italia la Flebectomia Ambulatoriale Estetica, perfezionata dal professor Pierantonio Bacci, Docente di Flebologia e Chirurgia Estetica Università Siena e Direttore Centro di Flebologia e Patologie Estetiche di Arezzo, vede la sua evoluzione con nuove tecniche mininvasive svolte nel pieno rispetto dell’estetica e si conferma una metodica vincente che risolve in anestesia locale senza i segni e le antiestetiche cicatrici del passato le malattie venose delle gambe - varici e capillari che colpiscono oltre 20 milioni di italiani (uno su due). Nelle donne, la patologia è 4 volte superiore che nell’uomo,anche se le ulcere e le flebiti invalidanti colpiscono maggiormente il sesso maschile. “I problemi venosi alle gambe” , dice il professor Bacci, “sono ora sempre più diffusi tanto da rappresentare una vera e propria epidemia e un problema socio sanitario - i primi disturbi, in base a un’indagine Istat, cominciano già 20 anni nelle donne e a 30 negli uomini . Le patologie venose delle gambe comprendono varici, gonfiori e forme miste che si manifestano con antiestetiche tortuosità bluastre che se non trattate possono determinare serie conseguenze come flebiti e ulcere venose. All’origine del problema c’è una predisposizione familiare associata a vari fattori come alterazioni della postura , sovrappeso, obesità, mancanza di movimento, professioni che costringono a restare tutto il giorno in piedi o seduti, case troppo riscaldate, clima caldo e umido , lunghi viaggi in auto o in aereo. Anche i difetti del piede, l´ andatura alterata e le calzature con tacco troppo alto hanno conseguenze negative. Le varici riguardano soprattutto la grande safena, la piccola safena e le vene collaterali e si formano quando le pareti delle vene si dilatano a causa di un’aumentata pressione della circolazione venosa e all’indebolimento delle pompe muscolari che si attivano ad ogni passo nel piede e nella gamba e spingono regolarmente il sangue verso l’alto o al mal funzionamento delle valvole che si trovano all’interno delle vene deputate al controllo della velocità e della direzione del flusso sanguigno . Allo stato iniziale una sofferenza venosa può non essere visibile tanto che nel nostro Paese oltre il 25 % della popolazione ne è colpita da tempo senza saperlo. I sintomi che devono mettere in allarme sono il senso di pesantezza e di calore alle gambe, i formicolii, l’ irrequietezza notturna (la cosiddetta “sindrome da gambe senza riposo”), a volte anche crampi e dolori”. Oggi , grazie a diagnosi molto più precise, all’ecodoppler e altri esami, è possibile intervenire tempestivamente e in modo selettivo grazie alle nuove tecniche di Flebectomia Ambulatoriale Estetica - Fae . “Le innovative metodiche”, spiega il professor Bacci , “curano le patologie venose delle gambe nel pieno rispetto dell’estetica si effettuano in anestesia locale, in regime ambulatoriale e consenteno un’ immediata ripresa delle normali attività: il paziente può camminare subito dopo l´intervento. Rispetto alle tecniche del passato - lo stripping tradizionale - le nuove ma ormai collaudate tecniche risolvono il disturbo all’origine eliminando in modo selettivo e mirato solo i tratti varicosi e risparmiando le vene non danneggiate, non presentano controindicazioni e riducono le complicazioni di emorragie ed ematomi, garantendo così ottimi risultati clinici ed estetici. La Flebectomia Ambulatoriale Estetica risolve varici e varicosità, attraverso piccole incisioni di pochi millimetri lungo i decorsi varicosi in corrispondenza dei vasi venosi malati, che consentono di legare o eliminare la varice senza punti di sutura. Per le vene collaterali che non presentano una grande pressione interna si associa il flebolaser - Endo Light 808 - , che agisce con una sottilissima fibra laser direttamente all’interno della vena unendo la chirurgia all’ estetica. La microsonda ,introdotta nella vena attraverso un piccolo foro raggiunta l’area interessata invia il fascio di luce laser alle pareti venose che vengono “incollate” chiudendo il vaso e ripristinando così una regolare circolazione sanguigna”. Per le più piccole varicosità e i capillari - telangiectasie - finissime linee rosse intradermiche, e difficilissime da trattare per via del loro calibro spesso al di sotto del millimetro occorre un trattamento più sofisticato poiché il calibro è veramente molto piccolo e perché è richiesto il miglioramento dell’aspetto estetico. Infatti il loro calibro rendeva difficile qualsiasi trattamento . Questo limite è stato superato grazie a innovative metodiche ideate dal professor Bacci che usate in sinergismo si affiancano alla flebectomia ambulatoriale estetica e alla terapia sclerosante : Micro Elettrocoagulazione laser - sottilissime microfibre laser inviano l’ energia luminosa direttamente all’ interno dei capillari chiudendoli ,Termoterapia - sfrutta invece le proprietà del calore ,un impulso termico erogato attraverso un sottilissimo ago appoggiato al capillare scalda il vaso e lo chiude e Micro Flebo Tattoo - elimina meccanicamente i piccoli vasi introducendo un gel sclerosante dall’esterno, come un tatuaggio. “Le varici, le varicosità e le teleangectasie ” , conclude infine il professore , “costituiscono un grande capitolo delle patologie estetiche perché sono insieme malattia e inestetismo e richiedono un trattamento in grado di risolvere l’alterazione funzionale emodinamica venosa migliorando contemporaneamente anche l’aspetto esteriore della gamba”. “La rivitalizzazione venosa Rinven”, dice il professor Bacci, pioniere in Italia della metodica, “è una novità della flebologia estetica , combatte il gonfiore e la pesantezza alle gambe e rinforza il tono venoso e capillare con infiltrazioni profonde a base di un mix di sostanze fitoterapiche, nel sottocute linfoadiposo e lungo i tratti venosi maggiori. Per prevenire gli edemi sono utili anche integratori flebotonici a base di vite rossa, escina, rutina e fitosostanze . Spesso si associa a - Lpg-endermologie -Endospheres Microvibrazione Compressiva La cellulite (l’associazione fra cellulite e varicosi è presente nel 90% dei flebopatici di sesso femminile ed è spesso la causa e non l’effetto della insufficienza venulo capillare e della gambe gonfie e dolorose), in particolare quella edematosa, si ripresenta con facilità nelle persone sedentarie e predisposte, occorre quindi tenerla sotto stretto controllo per prevenire altre varicosità con un trattamento preventivo e di mantenimento basato sull’uso di una particolare crema in grado di ridurre i radicali liberi tessutali, attivare il metabolismo linfoadiposo migliorando gli inestetismi delle manifestazioni cellulitiche. ” Vademecun Flebologico - Non restare in posizione protratta. Eretta o seduta o fermi per troppo tempo. Durante il giorno alzare ogni tanto le gambe o alzarsi sulle punte dei piedi. Se costretti a letto per interventi chirurgici muovere spesso le gambe. Utilizzare integratori o farmaci flebotonici solo se consigliati dal medico. Non Indossare indumenti troppo stretti e scarpe non idonee ( troppo alte o troppo basse). Evitare fonti di calore, in particolare quelli provenienti dal basso che riscaldano piede e gambe. Evitare bagni o docce con acqua troppo calda , saune, bagni turchi e l´esposizione ravvicinata a qualsiasi fonte di calore intenso. Dormire con il letto leggermente rialzato in basso (basta un cuscino) solo se si hanno vene varicose altrimenti può diminuire la profondità del sonno. Combattere il sovrappeso . Ridurre carboidrati , dolci e cibi conservati mangiare molte verdure, legumi frutta particolarmente ricchi di fibre per combattere la stitichezza che peggiora il problema , Diminuire il fumo e gli alcolici, Quando si viaggia in bus o macchina, ogni tanto fermarsi a camminare, in aereo muovere ogni tanto le gambe - Utilizzare calze elastiche soltanto se indicate e consigliate dal medico. Attenzione anche alla scelta dello sport. Non tutti fanno bene. Nuoto, aquagym, bicicletta, tapis roulant, sci di fondo, camminate , golf , rendono più fluida la circolazione e tonificano la parete delle vene. Invece attività come body/building, pesistica , sci , calcio sollecitano troppo il tessuto venoso. La salute delle gambe, secondo recenti dati, rappresenta un serio problema per oltre 20 milioni di italiani (uno su due). Nelle donne, la patologia è 4 volte superiore che nell’uomo,anche se le ulcere e le flebiti invalidanti colpiscono maggiormente il sesso maschile. “Se in passato”, dice il professor Pier Antonio Bacci, docente di Flebologia e Chirurgia Estetica nella Scuola di Specializzazione in Chirurgia dell’Università di Siena e Direttore Centro di Flebologia e Patologie Estetiche di Arezzo, le patologie venose, dalla flebostasi cronica alle varici, per finire nei casi più seri con le flebiti, si riscontravano prevalentemente nelle persone anziane, oggi si sono estese assumendo l’aspetto di una vera e propria epidemia. I primi sintomi, in base a un’indagine Istat , si avvertono già dai 15- 20 anni per le donne e a partire dai 30 per gli uomini. All’origine di questi disturbi c’è una predisposizione genetica associata a vari fattori come sovrappeso, obesità, mancanza di movimento, professioni che costringono a restare tutto il giorno in piedi o seduti, case troppo riscaldate, lunghi viaggi in auto o in aereo. Anche i difetti del piede, l´andatura alterata e le calzature con tacco troppo alto e gli zatteroni influiscono negativamente. Le malattie venose delle gambe comprendono varici, gonfiori e forme miste che si manifestano anche con antiestetiche tortuosità bluastre. Colpiscono soprattutto la grande safena, che decorre lungo la parte interna della gamba e della coscia e la piccola safena, che risale lungo il polpaccio fino al cavo del ginocchio e le vene collaterali. Le varici si formano quando le pareti delle vene si dilatano a causa di un’aumentata pressione della circolazione venosa: il sangue invece di scorrere liberamente dagli arti al cuore ristagna lungo il percorso oppure refluisce verso il basso. Le cause sono dovute all’indebolimento delle pompe muscolari che si attivano ad ogni passo nel piede e nella gamba e spingono regolarmente il sangue verso l’alto o al mal funzionamento delle valvole che si trovano all’interno delle vene deputate al controllo della velocità e della direzione del sangue”. Sintomi. Allo stato iniziale una sofferenza venosa può non essere visibile tanto che nel nostro Paese oltre il 25 per cento della popolazione ne è colpita da tempo senza saperlo. “I sintomi che devono che devono mettere in allarme” ricorda il professor Bacci “sono il senso di pesantezza e di calore alle gambe, i formicolii, l’ irrequietezza notturna (la cosiddetta “sindrome da gambe senza riposo”), a volte anche crampi e dolori. Fortunatamente oggi le diagnosi sono molto più precise e, grazie all’ecodoppler e ad altri esami, è possibile intervenire per tempo e in modo selettivo”. Le cure . Dopo 25 anni di esperienza la Flebectomia Ambulatoriale Estetica- Fae - ideata da Robert Muller, dermatologo vascolare, e introdotta e perfezionata in Italia dal professor Bacci vede la sua evoluzione con nuove tecniche mininvasive spesso abbinate tra loro in sinergia, svolte nel pieno rispetto dell’estetica si conferma una metodica vincente e sicura nel campo della chirurgia delle vene in grado di risolvere senza i segni e le antiestetiche cicatrici del passato le patologie venose delle gambe - varici e capillari . “Le innovative metodiche”, spiega il professor Bacci , “si effettuano in anestesia locale, in regime ambulatoriale e consentono un’ immediata ripresa delle normali attività: il paziente può camminare subito dopo l´intervento. Rispetto alle tecniche del passato - lo stripping tradizionale - le nuove ma ormai collaudate tecniche, alcune a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale nei limiti consentiti dalla legislazione, risolvono il disturbo all’origine eliminando in modo selettivo e mirato solo i tratti varicosi e risparmiando le vene non danneggiate, non presentano controindicazioni e riducono le complicazioni di emorragie ed ematomi, garantendo così ottimi risultati clinici ed estetici Fino al 1987 si asportava l’intera safena oggi - si rimuovono solo alcune parti della vena safena che viene corretta attraverso piccolissime e praticamente invisibili incisioni. Inoltre è possibile intervenire solo sulla parte di vena malata risparmiando così la safena ancora funzionale. Prima dell’intervento si esegue una cartografia, la mappa delle varici da correggere, con una matita dermografica o con un tamponcino di cotone colorato. La Flebectomia Ambulatoriale Estetica risolve varici e varicosità , prevede solo l’asportazione di alcune varici e la legatura funzionale della giunzione all’inguine: dopo aver legato la valvola venosa della safena sfiancata si effettuano numerose microincisioni praticate con un ago ad intervalli di 4 – 10 centimetri lungo i decorsi varicosi in corrispondenza dei vasi venosi malati da cui viene fatta fuoriuscire la vena che viene asportata a tratti. Si accostano infine i margini delle incisioni con dei cerottini e si fa indossare una calza elastica Per le vene collaterali che non presentano una grande pressione interna si associa il flebolaser (Endo Light 808 ) , una metodica che, senza anestesia e senza incisioni, spara un flash luminoso che colpisce il vaso e lo chiude unendo quindi la chirurgia funzionale all’ estetica. L’intervento, della durata di 30 minuti, si effettua in anestesia locale che viene praticata all’altezza del malleolo con un particolare apparecchio privo di ago. La microsonda, introdotta nella vena attraverso un piccolo foro a livello della caviglia, viene guidata dall´ecocolordoppler, che permette di seguire, passo per passo e con estrema precisione, il percorso del vaso. La sonda, raggiunta l’area interessata invia il fascio di luce laser alle pareti venose che vengono “incollate “chiudendo il vaso e ripristinando così una regolare circolazione sanguigna. Finito l’intervento il paziente indossa una calza e può camminare. Il Laser Endo Light Eufoton 808, made in Italy ,è caratterizzato dalla possibilità di adattare la metodologia alle differenti misure e colori delle vene e capillari. Se invece si tratta di varici più piccole e che non interessano i tronchi venosi principali, la scleroterapia mini invasiva, cioè l´iniezione locale di sostanze che chiudono il tratto dilatato, resta una metodica di elezione. Il successo di ogni trattamento flebologico si basa sempre sulla diagnosi accurata necessaria per identificare il tipo di disfunzione emodinamica. Indispensabile quindi per la valutazione della velocità e direzione del sangue, delle aree dei reflussi, dei vasi perforanti (le porte di comunicazione tra il circolo venoso superficiale e profondo) e delle varici”. Per le più piccole varicosità e per i capillari occorre qualche cosa di ancora più sofisticato poiché il calibro è veramente molto piccolo e perché è richiesto il miglioramento dell’aspetto estetico. I capillari e le telangiectasie, quelle finissime linee rosse intradermiche, molto diffuse, e difficilissime da trattare rappresentano il nemico numero uno dei flebologi. Infatti il loro calibro, spesso al di sotto del millimetro, rendeva difficile qualsiasi trattamento . Questo limite è stato superato grazie a innovative metodiche ideate dal professor Bacci che usate in sinergismo si affiancano alla flebectomia ambulatoriale estetica e alla terapia sclerosante : Micro endo laser, Termoterapia e Micro Flebo -Tattoo . La termoterapia, sfrutta le proprietà del calore: un impulso termico erogato attraverso un sottilissimo ago appoggiato al capillare scalda il vaso e lo chiude. “Il trattamento” spiega il professor Bacci, “si effettua senza anestesia e senza alcuna incisione elimina i piccolissimi vasi usando il calore. Un ago ultrafine appoggiato al capillare eroga per un brevissimo tempo una fonte di calore ( fino ad 80 gradi) che restringe il vaso facendolo scomparire. Può rimanere talvolta una piccola crosticina rossa che cade nel giro di qualche giorno”. Micro Endo Laser E’ la rivoluzione nella terapia delle vene e dei capillari. “Si tratta” continua il professor Bacci, “di un laser che attraverso una microfibra piccola come un capello entra nel capillare e lo chiude dall’interno, oppure lo schiarisce dall’esterno senza uso di aghi. Il vantaggio del nuovo laser rispetto a quelli che agiscono per via esterna e cioè da fuori sulla pelle, è quello di raggiungere profondità superiori e di ridurre quindi le recidive. Questa tecnica non richiedendo limiti di sostanze chimiche da smaltire attraverso i reni, permette di velocizzare la durata dei trattamenti e la quantità di capillari o di reticoli varicosi da trattare nella stessa seduta Il trattamento non richiede alcuna anestesia ma solo una piccola compressione sulla parte trattata”. Micro Flebo Tattoo “E’ il trattamento più moderno”, precisa il professore, “per rifinire i piccoli capillari rossi senza uso di energia o di calore, sfrutta l’azione meccanica di un ago a tre punte collegato ad un apparecchio da tatuaggio che introduce dentro la cute,dove è il capillare, una sostanza che chiude il vaso chimicamente come un tatuaggio. Indicato anche per stabilizzare i risultati o per aggredire zone particolari o in persone con pelle di colore scuro dove la luce pulsata non può essere usata. ” La Termoterapia, l’Endolaser e il Micro Tattoo sono totalmente privi di effetti collaterali e di reazioni allergiche e grazie a queste caratteristiche sono indicati anche per il trattamento di base della couperose del viso. Dopo i trattamenti che non causano alcun sanguinamento si usa una semplice calza aderente e la persona può camminare subito. Unici accorgimenti da seguire sono :la protezione dal sole diretto, non bisogna quindi esporsi ai raggi solari, evitare piscina per qualche giorno ed usare un’idratazione dell’area trattata con una crema specifica . Biorivitalizzazione venosa - “La Biorivitalizzazione venosa Rinven, una novità della flebologia estetica “ dice il professor Bacci pioniere in Italia della metodica , “combatte il gonfiore e la pesantezza alle gambe e rinforza il tono venoso e capillare migliorandone il tono e la struttura parietale. Per prevenire la formazione di edemi, vengono utilizzati integratori flebo tonici che hanno azione sia sulla parete sia sulla depurazione e attività metabolica della matrice, composti da vite rossa, escina, rutina e fitoprodotti per la matrice. I pazienti che presentano anche un qualche tipo di malattia cellulitica, soprattutto edematosa con linfostasi (l’associazione fra cellulite e varicosi è presente nel 90% dei flebopatici di sesso femminile ed è spesso la causa e non l’effetto della insufficienza venulo capillare e della gambe gonfie e dolorose), sono trattati periodicamente con metodiche di “Biorivitalizzazione venosa - Riven. Si tratta dell’ infiltrazione profonda, nel sottocute linfoadiposo e lungo i tratti maggiori venosi, di una miscela di prodotti fitofarmaci che ha la capacità di diminuire l’acidità tessutale, favorire il tono venolinfatico e depurare la matrice interstiziale dalla stasi di tossine linfatiche. Con una micro cannula di 1 mm attraverso piccolissimi fori si infiltra la soluzione senza necessità di anestesia locale. La Riven – Biorivitalizzazione venosa, si esegue ogni due – quattro mesi a seconda dei sintomi di pesantezza ed edemi degli arti inferiori. Spesso si associa a trattamenti fisioterapici di Lpg-endermologie o di Endospheres Microvibrazione Compressiva. Questo trattamento determina un’alcalinizzazione e una detossicazione dei tessuti cellulitici con un controllo dello stato vascolare e metabolico della matrice interstiziale procurando uno stato di benessere soggettivo al paziente che facilita anche l’intervento operatorio e il miglioramento clinico ed estetico. La malattia cellulitica, in particolare quella edematosa, è una patologia che si ripresenta con facilità nelle persone sedentarie e predisposte e occorre quindi controllarla per prevenire la comparsa di altre varicosità. Come trattamento preventivo e di mantenimento sia usa una particolare crema (Slim & Sharp della Energy Cosmetic Linda’s) messa a punto dopo una lunga ricerca volta da una clinica dermatologica in Germania che permette di ridurre i radicali liberi tessutali, attivare il metabolismo linfoadiposo per ridurre sia i segni estetici della buccia d’arancia che le alterazioni locali delle manifestazioni cellulitiche” . .  
   
 

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