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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Febbraio 2010
 
   
  PROGETTO DIAMOND: IL MIGLIORE AMICO DEI SEMICONDUTTORI?

 
   
  Bruxelles, 2 febbraio 2010 - Un nuovo progetto finanziato dall´Unione Europea vuole semplificare la vita delle industrie europee di semiconduttori e di componenti elettronici, identificando e correggendo gli errori in modo più semplice. Il progetto triennale Diamond ("Diagnosis, error modelling and correction for reliable systems design") è finanziato con 3,8 milioni di euro dal Tema tecnologie per l´informazione e le comunicazioni (Tic) del Settimo Programma Quadro (7Pq). Oggi i produttori di semiconduttori perdono troppo tempo e risorse nella ricerca di eventuali errori presenti nei loro prodotti. Tuttavia, poca è la ricerca fatta ad oggi per lo sviluppo di strumenti che permettano la diagnosi e la correzione automatica degli errori, e gli strumenti attuali di identificazione degli errori per le nanotecnologie non sono adatti. Scopo del progetto Diamond è lo sviluppo di una serie di strumenti che aiutino i produttori di semiconduttori e di componenti elettronici ad effettuare una migliore diagnosi e correzioni degli errori. Nel corso del progetto, i partner partecipanti svilupperanno un modello diagnostico per errori di progettazione e fisici. Inoltre, saranno sviluppati sistemi di localizzazione e correzione automatica dell´errore ed un quadro di riferimento per la localizzazione e la correzione dell´errore. Si procederà anche all´integrazione di metodi di correzione e di diagnosi automatizzati. Il progetto Diamond, con il suo approccio integrato alla localizzazione e alla correzione a tutti i livelli di qualsiasi tipo di errore, è oltre l´avanguardia. "Sino ad oggi, la ricerca di errori è stato un processo manuale e dispendioso in termini di tempo. Nel quadro del progetto Diamond, saranno sviluppati nuovi metodi per l´identificazione e la rimozione rapida delle cause degli errori," spiega il professor Roderick Bloem, partner del progetto, dell´Istituto di elaborazione applicata delle informazione e delle comunicazioni (Iaik) del Politecnico di Graz, in Austria. "Lo strumento sarà in grado di fornire, in automatico, spiegazioni sull´origine del problema e proporrà suggerimenti per la correzione," aggiunge. Il professor Bloem si aspetta che, nel suo complesso, il software sviluppato da Diamond riduca del 50% il tempo necessario alla ricerca di errori. Gli otto partner del progetto provengono da sei paesi, e comprendono università e società. Il progetto è coordinato dall´Università Tecnica di Tallinn, in Estonia. Le altre università che partecipano al progetto sono l´Università di Brema (Germania), che ha grande esperienza in problemi di debugging di progettazione, di risoluzione di problemi e di analisi degli errori. L´università di Linköping, in Svezia, che vanta uno dei maggiori dipartimenti di informatica del nord Europa, che contribuirà al progetto con l´esperienza maturata nel campo dell´analisi degli errori e tecniche di diagnosi. In ultimo, l´Iaik si concentrerà sui metodi di localizzazione e di identificazione dell´errore. Il progetto vede anche la partecipazione di due società impregnate nel campo dell´automazione della progettazione elettronica: Transeda (Ungheria) e Testonica Lab (Estonia). Ubm Israele e l´operatore delle telecomunicazioni svedese Ericsson sono gli utilizzatori finali dei risultati del progetto Diamond e avranno il compito di validare e verificare gli strumenti sviluppati. Per maggiori informazioni, visitare: Progetto Diamond: http://www. Fp7-diamond. Eu/ Iaik, Tu Graz: http://www. Iaik. Tugraz. At/ Ricerca sulle Tic nell´ambito del 7° Pq: http://cordis. Europa. Eu/fp7/ict/ . .  
   
 

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