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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Febbraio 2010
 
   
  INCONTINENZA URINARIA : A BOLOGNA UN CENTRO DI ECCELLENZA E DI RIFERIMENTO PER LE DONNE

 
   
  Bologna, 3 febbraio 2010 - La casa di Cura Villalba Hospital di Bologna dopo i grandi successi ottenuti con una sofisticata metodica chirurgica per la risoluzione della grande obesità ( in questi ultimi 3 anni sono stati trattati efficacemente i massimi i pesi italiani ) attiva ora un centro d’avanguardia per il trattamento risolutivo dell’incontinenza urinaria femminile , un devastante disturbo che colpisce in Italia circa 5 milioni di donne dai 30 anni in su, grazie a innovative tecniche chirurgiche mininvasive made in Usa approdate recentemente nel nostro Paese. “le nuove ma collaudate metodiche mininvasive”, spiega il dottor Carlo Villa uroginecologo a Villalba , “si chiamano Monarc e Miniarc e prevedono l´applicazione di sling - retine in polipropilene che poste sotto all´uretra risolvono il disturbo ( 8mila interventi in Italia e oltre 450 mila nel mondo). Rispetto ai ´vecchi´ interventi invasivi (come la colposospensione ) che richiedono un taglio sull´addome, l´anestesia generale, ricovero e convalescenza prolungati, i nuovi trattamenti si possono effettuare in day hospital, in anestesia locale o locoregionale con un ritorno alle normali attività entro una settimana. L’incontinenza urinaria da sforzo nella donna, che si manifesta a seguito di un piccolo sforzo come un colpo di tosse, uno starnuto, il sollevamento di una borsa o un esercizio fisico, induce imbarazzanti fughe di urina ed è causata principalmente dalle gravidanze e dal parto ( il 50 % delle donne riporta un danno dei muscoli e dei legamenti pelvici già al primo parto ); le altre cause sono: menopausa , prolasso genitale, età, tosse cronica ,stipsi , attività pesanti e sportive ed esiti di chirurgia pelvica”. La malattia, vissuta con ansia, depressione e isolamento legati al timore di non riuscire a controllare lo stimolo a urinare ,incide pesantemente sui rapporti sociali, l´intesa di coppia e quindi sulla qualità della vita. Nonostante questo solo una minoranza di donne , vincendo imbarazzo e vergogna, si rivolge allo specialista uroginecologo (circa il 25 – 30%). “L’incontinenza urinaria”, conclude il dottor Villa, “continua a rimanere una patologia nascosta a causa di una scarsa e inadeguata informazione da parte degli operatori sanitari alle pazienti. Solo una minoranza di donne affronta il problema con lo specialista mentre le altre si rassegnano ai pannolini. Questo disturbo può invece essere risolto con successo come dimostrano i risultati ottenuti dall’uroginecologia ,grazie alla nuova chirurgia mininvasiva che ora si affianca alla rieducazione perineale, prima misura terapeutica per l’incontinenza urinaria lieve e a farmaci mirati. La donna non dovrà quindi più sentirsi condannata all’incontinenza urinaria ,ma può ora scegliere tra le varie opzioni terapeutiche e risolvere un disturbo che riguarda la sua integrità fisica e soprattutto la sua femminilità” . .  
   
 

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