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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Ottobre 2006
 
   
  SALONE INTERNAZIONALE DEL GUSTO DI SLOW FOOD - TORINO D’ALEMA: L’IMPEGNO DEL GOVERNO PER SOSTENERE I VITIGNI DEL SUD

 
   
  Torino – Si è chiusa con un bilancio estremamente positivo la presenza della Comunità Montana Terminio Cervialto – soggetto responsabile del Pir Avellino Ambito 3 “Itinerari irpini di pregio” all’edizione 2006 del Salone Internazionale del Gusto di Torino, evento targato Slow Food. Questa mattina (30 ottobre) la cerimonia di chiusura di “Terra Madre”, meeting mondiale delle comunità del cibo, evento legato al Salone del Gusto. Hanno preso parte alla manifestazione il presidente della Camera dei Deputati, onorevole Fausto Bertinotti, ed il vicepresidente del Consiglio dei Ministri, onorevole Massimo D’alema. Valorizzare i vitigni autoctoni, tutelare le produzioni, soprattutto nell’Italia del Sud: è quanto sostenuto dal ministro D’alema. “Nell’italia meridionale – ha commentato D’alema - le uve venivano utilizzate solo per il taglio. E’ da poco che c’è stata una vera riscoperta di questi vitigni, capaci di dare vini strepitosi, importanti, prestigiosi. E’ questo il percorso che va portato avanti. E’ su questa strada che dobbiamo continuare”. A margine della cerimonia, il presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto, Nicola Di Iorio, ha espresso la propria gratitudine nei confronti dell’onorevole D’alema e la propria personale condivisione per quanto sostenuto in merito alla tutela dei vitigni autoctoni. “Le sue parole – ha dichiarato Di Iorio – sono perfettamente in linea con quanto stiamo cercando di fare per il nostro Taurasi docg. Abbiamo messo in campo numerose iniziative tese proprio alla valorizzazione di questo importante vitigno autoctono dal quale ci aspettiamo molto in termini di prospettiva economica ma anche di promozione del territorio che ad esso è legato. Ma siamo consapevoli che solo attraverso una calibrata e sinergica azione che metta insieme le capacità della pubblica amministrazione e il dinamismo delle realtà imprenditoriali potremo preservare questa produzione che è il nostro fiore all’occhiello”. Continua, intanto, a riscuotere enorme successo lo stand della Terminio Cervialto – Pir Avellino A3. Si registrano ancora presenze autorevoli. Hanno fatto tappa presso lo spazio espositivo tutto dedicato all’Irpinia il segretario generale di Slow Food Italia, Silvio Barbero, ed il notissimo giornalista de “Il gambero rosso”, Marco Sabellico, uno dei maggiori esperti di vini in Italia. E’ in programma per questo pomeriggio, inoltre, la visita allo stand di una delegazione dei “Mille cuochi di Slow Food”, i migliori chef del mondo selezionati direttamente dalla più importante organizzazione in fatto di tutela delle biodiversità. Tra i mille cuochi, non poteva mancare un pezzo d’Irpinia. E’ stato, infatti, selezionato lo chef Antonio Pisaniello, anima de “La locanda di Bu” di Nusco. Soddisfatto il presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto, Nicola Di Iorio. “La nostra partecipazione al Salone Internazionale del Gusto – ha commentato – ha confermato come l’Irpinia abbia le potenzialità per puntare ad uno sviluppo sostenibile attraverso la valorizzazione della propria memoria, coniugata con le proprie capacità innovative e con un corretto rapporto tra territorio, ambiente e cibo. L’irpinia è davvero uno scrigno di tesori, una terra che va fatta conoscere. Mi auguro che l’esperienza della Comunità Montana Terminio Cervialto al Salone del Gusto possa fare da apripista e possa essere mutuata anche da altre realtà istituzionali della provincia di Avellino. La Terminio Cervialto ha fatto uno sforzo notevole per dare la giusta visibilità al territorio e per valorizzare le proprie aziende. Ma soprattutto il marchio Irpinia. Ci siamo presentati così ai visitatori dell’evento di Torino. Non solo come Terminio Cervialto, e quindi come espressione di un pezzo del territorio, ma come Irpinia, senza trincerarci in sterili campanilismi. La mia speranza è che, a partire dalle prossime iniziative, si possa finalmente valorizzare l’immagine di un territorio unito e bellissimo attraverso un’attività concertata ma legata ai valori essenziali della nostra terra. Ora è questa la sfida che ogni amministratore deve avere davanti a sé”. .  
   
 

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