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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Febbraio 2010
 
   
  IL PRIMO APPUNTAMENTO DELLA RASSEGNA SUPERCONTEMPORANEA SUPPORT

 
   
  Torino 4 - 28 febbraio 2010 Torino, 3 febbraio 2010 - La mostra di Novalis Contemporary Art affianca il lavoro di diversi artisti nati negli anni Ottanta. L’atteggiamento ironico nei confronti dei tabu, la sperimentazione dei supporti e la citazione della storia dell’arte sono elementi che accomunano le loro ricerche, segnando le tracce di un possibile percorso all’interno della giovane arte italiana. Bros (Daniele Nicolosi). Milano, 1981; vive e lavora a Milano. Da sempre improntata alla comunicazione di massa, la ricerca di Bros dialoga con il tessuto urbano rivolgendosi in maniera diretta alle persone che popolano le città. Dopo Spot Art, intervento realizzato sulle impalcature di un cantiere a Milano, e la provocazione lanciata con Arte in saldo – Sconti del 70%, Bros prosegue il filone degli interventi ambientali in luoghi pubblici trasformando la vetrina della galleria in quella di un comune sexy shop. Nulla suggerisce al passante la vera funzione dello spazio: le insegne e il logo sono celati per lasciar posto a colori accesi e scritte evocatrici, immediatamente riconducibili agli espliciti inviti di un negozio di articoli erotici. Il binomio galleria/sexy shop è suggerito dalla riflessione sul rapporto del pubblico non specializzato nei confronti dell’arte contemporanea, spesso ostile o inibito per timore o imbarazzo. Rinunciando a esporre all’interno della galleria, Bros si rivolge dunque a un pubblico allargato, offrendo livelli di lettura più profondi a seconda della partecipazione delle persone: chi si metterà in gioco varcando la soglia del finto sexy shop vivrà sulla propria pelle la delusione e la sorpresa di trovarsi in un posto completamente diverso rispetto alle aspettative. Tommaso Lipari. Como, 1985, vive e lavora a Milano. Diplomato presso l’Istituto d’Arte di Cantù, Tommaso Lipari coniuga in questa mostra le sue due passioni: il cinema e l’arte grafica. L’intervento pensato per gli spazi di Novalis Contemporary Art nasce come omaggio agli affreschi della Villa dei Misteri di Pompei. Interpretato dagli studiosi come una raffigurazione dei misteri dionisiaci ma ancora oggetto di discussione, il ciclo pittorico mostra una serie di immagini identificate come le fasi di iniziazione della sposa ai misteri dionisiaci. Le scene, scandite da un ritmo serrato e una divisione quasi cinematografica, si susseguono fino a ricoprire le pareti della galleria, creando nello spettatore l’impressione di assistere allo svolgimento di una pellicola. Il carattere orgiastico ed estatico dei riti dionisiaci si presta a una lettura singolare e assolutamente attuale, fatta di festini privati e riti di iniziazione al successo. La citazione delle immagini pompeiane passa attraverso la riproduzione delle figure del fregio antico sul pvc: la dimensione domestica dell’intonaco viene qui sostituita dal materiale plastico, conferendo all’insieme un sapore decisamente contemporaneo. The Bounty Killart. Il progetto nasce nel 2003 su iniziativa di alcuni studenti dell’Accademia di Torino. Fin dagli esordi appare evidente la volontà dissacratoria del gruppo, espressa utilizzando i media e le tecniche più differenti. La galleria ospita una selezione dei loro ultimi lavori: incisioni, arazzi, sculture si offrono al pubblico in maniera provocatoria, beffandosi del sistema dell’arte e delle sue convenzioni. Accostamenti bizzarri permettono a xilografie di sapore quattrocentesco come Dixan di presentare la scena di un insolito martirio, compiutosi attraverso la somministrazione di detersivi e ammorbidenti, o addirittura di immortalare la figura del Messia intenta a ritirare denaro da un improbabile bancomat. Lo stesso atteggiamento dissacrante si esprime nelle sculture e negli arazzi, realizzati sempre attraverso l’intrusione di elementi decontestualizzati che stravolgono il senso riformulandolo in chiave ironico-surreale. .  
   
 

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