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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Febbraio 2010
 
   
  ZAPATERO SCOMMETTE SULLA RIPRESA: "ECCO LE NOSTRE RISPOSTE ALLA CRISI"

 
   
  Bruxelles, 3 febbraio 2010 – Di seguito l’ intervento di José Luis Zapatero al Parlamento europeo il 20 gennaio 2010. Ridurre la dipendenza energetica dell´Ue, promuovere l´e-commerce, sviluppare l´auto elettrica e migliorare la qualità delle università. Sono queste le quattro aree su cui scommette il primo ministro spagnolo Zapatero, che oggi ha presentato all´Aula il programma della Presidenza spagnola del Consiglio Ue. Dall´emiciclo, pollici in alto per l´obiettivo ripresa economica. Ma sulle misure, il Parlamento si divide. Sei mesi, quattro priorità - "L´unione europea ha bisogno di scommettere su se stessa", ha detto il primo ministro José Luis Rodríguez Zapatero, spiegando che dare una giusta risposta alla crisi economica deve essere il primo obiettivo. Il Presidente in carica del Consiglio ha ricordato le quattro priorità del suo mandato. Si devono realizzare "un mercato energetico comune" per ridurre la dipendenza energetica nell´Unione europea, e un "mercato interno digitale" per aumentare la produttività e promuovere il commercio elettronico. Occorre poi rendere il settore industriale più sostenibile, anche con il progetto delle auto elettriche, e investire nella ricerca e nell´istruzione affinché l´Ue possa diventare un giocatore mondiale ancor più di primo piano. Tra gli altri dossier della Presidenza spagnola, Zapatero ha indicato l´attuazione dei nuovi strumenti messi a disposizione dal trattato di Lisbona affinché "i cittadini si sentano più vicini alle istituzioni dell´Unione europea", come il nuovo diritto d´iniziativa legislativa e la lotta contro la violenza domestica in Europa con nuove misure legislative. Riguardo al terremoto ad Haiti, ha detto: "dimostreremo cosa possiamo fare come europei . In quelle parti del mondo che soffrono di più". "Stiamo fornendo una risposta forte al loro bisogno di assistenza internazionale". Ma i popolari replicano: "il modello spagnolo non convince" Il capo-gruppo popolare Joseph Daul ha accolto con favore la proposta di Zapatero su una nuova struttura europea di governance economica, ma ha aggiunto che il suo gruppo non può accettare la crescita del deficit pubblico. A suo parere, occorre piuttosto sostenere le piccole e medie imprese. "Per essere onesto, signor Zapatero, non sono convinto che le proposte sue e della sua famiglia politica per uscire dalla crisi siano quelle giuste", ha chiosato il francese. A nome della famiglia socialista e democratica, a cui Zapatero appartiene, Martin Schulz s´è congratulato per l´ordine del giorno "promettente" e per il programma ambizioso. Ricordando le quattro priorità indicate da Zapatero, ha giudicato corretto l´approccio riguardo al modello di governance economica proposto che "porterà l´Europa in una nuova fase". Le sfide dell´Europa non possono essere affrontate con un vertice dopo l´altro:"è necessario che gli Stati membri attuino le proposte avanzate". In conclusione, ha esortato un maggiore controllo sul settore finanziario. Riferendosi anch´egli alla governance economica, Guy Verhofstadt , leader dei Liberl-democratici, ha sottolineato che la questione fondamentale è quella di sapere se il Consiglio e gli Stati membri sono disposti a cambiare il metodo del "coordinamento aperto" che ha fallito, e portato solo "la compilazione di documentazione supplementare". Riguardo al cambiamento climatico, ha auspicato "un´altra strategia" post Copenaghen, poiché "il nostro approccio è fallito". In proposito, ha spiegato che il piano deve essere fondato su tre elementi: "un Signor o una Signora Cambiamento climatico, un accordo trilaterale con Stati Uniti e Cina e una responsabilità condivisa sulla base di interessi comuni con gli Usa, come il sistema di scambio di emissioni". Zapatero ha replicato sostenendo la necessità di un sistema di sanzioni nella nuova strategia di sviluppo economico. "Tutto quello che abbiamo realizzato insieme ha funzionato, ha aggiunto: l´euro, il patto di stabilità e il mercato interno". Daniel Cohn-bendit, parlando per i Verdi, ha chiesto a Zapatero di riprendere l´idea di Michel Barnier su un corpo di protezione civile europeo, "che avrebbe permesso all´Ue di dispiegarsi meglio ad Haiti". Riguardo alla situazione economica, ha ammonito che la crescita può anche avere un impatto negativo sul clima: "se non discutiamo del tipo di crescita che vogliamo a livello europeo, rifaremo gli stessi errori". Sulla dipendenza energetica, ha sostenuto che "l´efficienza e il risparmio energetici sono la migliore maniera per essere più indipendenti". Ha poi proposto di aumentare fino al 30% il risparmio energetico dell´Ue e di creare un grande progetto europeo per i tram, come nuova fonte di occupazione e mezzo di promuovere mezzi di trasporto più ecologici. Per il premier spagnolo, le auto elettriche non rappresentano che un elemento supplementare della crescita sostenibile fondata sull´economia verde. Conservatori: "No a governance economica sovra-nazionale" Per Timothy Kirkhope "istituire politiche economiche obbligatorie" invece di coordinarle "non è pertinente con la situazione attuale e ha un sapore socialista". Ha poi detto che il suo gruppo avrebbe giudicato la Presidenza spagnola sulla base dei risultati e ha invitato il Primo Ministro a dedicare più energie per combattere il cambiamento climatico e "il governo illegittimo e brutale dell´Iran" Zapatero ha replicato che non vi è alcuna intenzione di aumentare il controllo sugli Stati membri, ma piuttosto "l´idea è di creare una maggiore competitività". Ha quindi spiegato che 27 sistemi nazionali non possono funzionare a livello mondiale, con il rischio di un peggioramento della competitività dell´Unione europea nei confronti dei suoi concorrenti a livello mondiale. Per Willy Meyer (Gue/ngl) il programma della Presidenza spagnola "non può risolvere i problemi fondamentali dell´economia. E´ necessario un intervento maggiore, in particolare nel settore finanziario". Ha quindi affermato che "tutto quello che siete in grado di offrire è obsoleto; state sostanzialmente smantellando il modello sociale europeo". Ha poi informato Zapatero del suo dissenso a che un vertice sotto la Presidenza spagnola sia organizzato in Marocco, perché Madrid non riconosce il diritto del Sahara occidentale all´autodeterminazione. In conclusione ha affermato che Israele dovrebbe rispettare le clausole sui diritti umani contenute nell´accordo di associazione. Nella sua replica il Primo Ministro spagnolo ha ribadito la sua intenzione di tenere la riunione in Marocco. Marta Andreasen (Efd), riferendosi agli abusi edilizi in Spagna, ha dichiarato che "il Parlamento ha approvato tre relazioni al riguardo ma non è stata intrapresa alcuna azione specifica". Ha quindi spiegato che alcuni cittadini della sua circoscrizione hanno perso le loro proprietà sulla costa. .  
   
 

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