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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Febbraio 2010
 
   
  LADY ASHTON AL PARLAMENTO EUROPEO HAITI: OCCORRONO AIUTI D´EMERGENZA E PER RICOSTRUZIONE SUL LUNGO TERMINE

 
   
  Strasburgo, 3 febbraio 2010 - Nel corso del dibattito di martedì pomeriggio 19 gennaio, i deputati hanno sottolineato la necessità che l´aiuto promesso sia fornito al più presto e che ci sia un fermo impegno a favore della ricostruzione. Nella sua prima dichiarazione al Parlamento, Lady Ashton, l´Alto Rappresentante dell´Ue, ha dichiarato che "il nostro obiettivo è quello di alleviare le sofferenze e il nostro impegno per la ricostruzione è a lungo termine". "Ho chiesto questo dibattito per aggiornarvi su questo enorme disastro politico e umanitario", ha detto Catherine Ashton al Parlamento. I Ministri degli Affari esteri hanno deciso lunedì di impegnare 122 milioni di euro in aiuti umanitari e 100 milioni di euro per gli aiuti non umanitari. Inoltre il contributo finanziario dell´Ue per la ricostruzione sarà pari a 200 milioni di euro. "E´ una grande risposta in poco tempo. Ma trovare il denaro è meno difficile che farlo giungere sul posto", ha continuato la Ashton, indicando che il Consiglio tornerà a occuparsi di Haiti lunedì 25 gennaio ed è probabile che deciderà anche di inviare un contingente della gendarmeria europea a Port-au-prince. "L´unione europea ha reagito rapidamente, ma abbiamo resistito al desiderio di precipitarci sul posto", ha detto ai deputati, in linea con le indicazioni del Segretario generale dell´Onu. Ha aggiunto che lei si recherà negli Stati Uniti questa settimana per coordinare gli sforzi con l´Onu e l´amministrazione americana. De Gucht: "evitare altre catastrofi" "Non si tratta solo di salvare vite umane, ma di salvare un paese nella sua interezza", ha detto Karel De Gucht, commissario per lo sviluppo e gli aiuti umanitari. Ha poi precisato che anche molti membri di organizzazioni internazionali sono stati vittime della catastrofe, rendendo ancora più difficile l´organizzazione degli aiuti in loco. Aiuti medici, tecnici e logistici sono necessari per evitare ulteriori catastrofi, come l´epidemia di colera. De Gucht ha annunciato la sua imminente visita ad Haiti e alla vicina Repubblica dominicana. I deputati: cancellare il debito, Ue più visibile Gay Mitchell, a nome del Ppe, ha espresso l´auspicio che, poiché l´Ue nel suo insieme rappresenta il più grande donatore di aiuti umanitari al mondo, "l´Unione europea si renda più visibile sul terreno", per esempio con la possibile presenza di forze militari Ue. Facendo riferimento alle iniziative per la raccolta di fondi, Linda Mcavan (S&d), ha dichiarato che "il pubblico ha risposto in modo straordinario" e anche l´Unione europea dovrebbe incrementare il suo aiuto. Sottolineando che una Conferenza internazionale dovrebbe occuparsi del problema del debito di Haiti, ha chiesto se il prestito di 100 milioni di euro stanziato dall´Fmi possa essere convertito in donazione. Per Liam Aylward (Alde), "la situazione ad Haiti è il peggior disastro umanitario da decenni". I problemi burocratici stanno chiaramente ostacolando la distribuzione degli aiuti. Una chiara leadership e un´assistenza coordinata in loco sono necessarie. "Lo sviluppo a lungo termine di Haiti, ha concluso, deve diventare una priorità". Per i Verdi è intervenuta Eva Joly, presidente della commissione per lo sviluppo, sottolineando la portata "senza precedenti" della tragedia. "Le istituzioni internazionali hanno imposto politiche sbagliate ad Haiti ed abbiamo indebolito il tessuto sociale nel Paese". "Quello che dobbiamo fare ora è fornire tutto il sostegno possibile". Concludendo il suo intervento, ha paragonato i 150 miliardi di dollari stanziati per aiutare le banche Usa al volume degli aiuti previsti per Haiti. Nirj Deva (Ecr) ha chiesto l´avvio di un´operazione di soccorso globale in grado di fornire, oltre all´aiuto immediato, anche la ricostruzione in loco delle infrastrutture distrutte. Secondo Patrick Le Hyaric (Gue/ngl, Fr), l´assistenza dell´Unione europea ad Haiti deve essere incrementata e anche il sistema bancario mondiale dovrebbe contribuire. Il Parlamento europeo dovrebbe dare il suo accordo per una cancellazione incondizionata del debito di questo Paese. Fiorello Provera a nome del gruppo Efd ha ricordato che in situazioni simili, con ampie distruzioni di edifici e di infrastrutture e con migliaia di morti, "è quasi impossibile portare aiuto in maniera efficace senza condizioni minime di ordine pubblico e di sicurezza". Qualsiasi intervento d´aiuto "risulta difficile senza uno stretto coordinamento nella raccolta dei beni necessari ed una ordinata distribuzione degli aiuti". "Capire quel che serve, a chi serve e quando serve è fondamentale". Un altro elemento su cui riflettere, secondo il deputato leghista, è che "troppe volte la generosità dei donatori pubblici e privati è stata tradita ed ingenti risorse finanziarie non sono andate a chi ne aveva davvero bisogno". È necessario quindi "un severo sistema di controlli per evitare dispersioni o ruberie soprattutto in paesi fragili con un alto livello di corruzione e scarsa governance". L´europa, ha concluso, "è chiamata a dare una dimostrazione della propria efficienza e mi auguro che abbia successo". Lady Ashton: "Il mio posto è qui, coordinamento è la chiave" "Lavoriamo a stretto contatto e in collaborazione con gli Stati Uniti" - ha rassicurato la Ashton - "è una parte importante di ciò che facciamo". "Non dimentichiamo che, per la prima volta, Consiglio e Commissione si sono mobilitati per rispondere alla crisi immediatamente", ha sottolineato, ricordando che 21 Stati membri hanno risposto con impegni concreti in termini di squadre di ricerca e soccorso, ospedali mobili e unità di depurazione delle acque. Ai deputati che hanno criticato la sua mancata visita ad Haiti, ha detto: "non sono un medico, né un vigile del fuoco; il mio ruolo è quello di facilitare il coordinamento a livello Ue e con le Nazioni Unite". .  
   
 

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