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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Febbraio 2010
 
   
  LAVORO SOMMERSO,UIL:IN BASILICATA INCIDE PER 14,4% SUL PIL

 
   
  Potenza, 3 febbraio 2010 - ll lavoro sommerso in Basilicata ha una platea presumibile di 40. 886 lavoratori (27. 883 in provincia di Potenza e 13. 003 in provincia di Matera) ed incide per il 14,4 per cento sul Pil. E’ quanto si rileva dalla Mappa del Lavoro Sommerso nel 2009 realizzata dal Servizio Politiche del Lavoro della Uil nazionale. Secondo il Rapporto in Basilicata il tasso di irregolarità è pari al 20,2 per cento con un “fatturato sommerso” pari a circa 1 miliardo 500 milioni di euro. Rispetto al 2008 lo studio della Uil registra un leggerissimo decremento pari a sole 330 unità in meno e ad un decremento dell’incidenza sul Pil dell’0,3 per cento, mentre il tasso di irregolarità nel 2008 era pari al 21 per cento. “Tenuto conto che nel 2009 il tasso di irregolarità lavorativa nazionale, secondo il nostro Rapporto, si è attestato al 15,6% sul totale degli occupati (16 lavoratori su 100) è evidente – commenta il segretario generale regionale della Uil Carmine Vaccaro – che la quota che riguarda la Basilicata è decisamente più alta e comunque nella media delle regioni del Sud. É noto, come il lavoro sommerso sia un fenomeno complesso di cui è difficile misurarne l’effettiva portata e, pertanto, per valutarne l’entità non si può che ricorrere a delle stime. Partendo da queste considerazioni la Uil - evidenzia Vaccaro - ha voluto cimentarsi in tale operazione, con un approccio però più articolato, aggregando una serie di dati socio economici, quali il Pil (locale e nazionale)”. Il segretario della Uil afferma che “non bisogna mai dimenticare che il lavoro nero è un dramma che riguarda tutto il Paese ed investe, soprattutto, i più deboli ed indifesi, risultando sempre più collegato al fenomeno dell’immigrazione, e confermando che la stessa immigrazione irregolare è l’effetto e non la causa dell’economia sommersa. Occorrono dunque controlli ispettivi di maggiore intensità sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo ma ciò non sarà risolutivo senza la partecipazione di tutte le Istituzioni nazionali e locali. Non convince, in questo quadro drammatico, l’orientamento del Governo di diminuire l’attività ispettiva nel corso del 2009, e, non è estendendo a tutto campo il sistema dei buoni lavoro (voucher), che si combatte il sommerso”. .  
   
 

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