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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Ottobre 2006
 
   
  “MEMORY”: UN ROMANZO INTERAMENTE AMBIENTATO A TRIESTE A CURA DI EUGENIA DI CRISTO

 
   
  Trieste, 31 ottobre 2006 - «Quanta crudeltà è vivere sapendo che tutto si perderà nell’oblìo del nulla… - Ossessionato da questo pensiero, Aristarco Abelardi, figlio di un noto ricercatore, conduce l’esistenza lavorando incessantemente ad un incredibile progetto: affiancato da una qualificata équipe di scienziati, progetta la conservazione della memoria e, forse, dell’essenza stessa dell’uomo oltre la vita». Nelle parole di Marilena Seminara, che presenta il quarto romanzo di Alberto Umbrella (già autore de “I mille universi della mente umana”, “L’occhio e la mente”, e “La Ch@t”), il nucleo ed il senso dell’ultimo lavoro dell’autore, “Memory”. Tra fantasy e introspezione psicologica, si snoda una trama intessuta di suspence, ma anche di riflessioni teologico-filosofiche sulla vita e sulla morte, sui confini etici e morali della scienza. Una storia sul desiderio di immortalità dell’uomo, sul senso di onnipotenza che lo investe, sui limiti oggettivi dell’uomo stesso. Tramite un collegamento cervello-computer, lo spazio fisico cerebrale potrà essere sostituito da un cyber-spazio, entro cui la mente, ridotta a puro software, si muoverà liberamente. Il trasferimento ingloberà tutta la memoria di una vita, l’intera essenza e forse l’anima stessa dell’uomo. Il programma viene appunto battezzato “soul”. Una tale notizia è destinata a scuotere le coscienze degli uomini di fede, con un’inevitabile impatto sull’immaginario collettivo: “Vivere dentro un computer dopo la morte significa ingabbiare l’anima?”. Alla fine, seppur angosciato e senza speranza, lo scienziato, fedele al proprio desiderio di conoscenza, scoprirà la vera essenza dell’immortalità. Pura fantascienza, ai confini con la visione scientifica, e suggestiva miscela di riflessioni di vario tipo, tra il sociologico e il filosofico; una posizione di frontiera, quella di Alberto Umbrella, che pone in termini di estremo conflitto il rapporto tra uomo e tecnologia, vita e morte, memoria ed oblio. Nei panni di un affabulatore scientifico-futurologico, lo scrittore racconta una delle più antiche fantasie: l’ipotesi di una vita post umana, l’immortalità della pura mente. Dalla rivoluzione socratica a quella contemporanea delle neuro-scienze e della neuro-biologia riduttivista il passo è lungo, ma la domanda rimane aperta: “che cos’è l’anima?”. Un racconto che investe anche le relazioni interpersonali tra le persone, il rapporto difficile tra un padre e un figlio, il senso di solitudine, l’estraniamento che produce il perseguimento, l’ossessione, di traguardi irraggiungibili e impensati. Alberto Spartaco Umbrella inizia a scrivere nel 1990, sempre affascinato dal mistero e dal fantastico. Già presentato a Roma il 21 ottobre u. S. , presso la libreria Bibli, e pubblicato dalla casa editrice La Mongolfiera, “Memory”, di Alberto Spartaco Umbrella, è un romanzo che si pone, e che pone ai lettori, quesiti di ampia rilevanza morale e sociale. .  
   
 

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