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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Febbraio 2010
 
   
  VIOLENZA DI GENERE, UNA BRUTTA STORIA UN CORSO PER RICONOSCERE I SEGNALI E INTERVENIRE CONTRO LA BRUTALITÀ PERPETRATA AI DANNI DI DONNE E BAMBINI.

 
   
  Biella, 3 febbraio 2010 - Continua l’impegno di Mariella Biollino e del suo assessorato alle Pari opportunità per contrastare la violenza di genere in tutti i suoi svariati aspetti. Mercoledì 3 febbraio, alle 15 in Sala Caselli si terrà l´incontro del tero modulo previsto dal programma, "Effetti psicologici della violenza". A condurre la lezione, lo psicologo Antonio Ventre che illustrerà come è possibile riconoscere i segnali e le conseguenze che possono far pensare ad un processo di vittimizzazione specifico per le donne e i minori. Il corso di formazione, portato avanti dall’Associazione volontarie del telefono rosa di Torino e dedicato in modo particolare alle volontarie del Centro Antiviolenza di via Caraccio, gestito dalla Provincia di Biella in collaborazione con l’Asl, ha preso il via il 13 gennaio, dopo le iniziative nelle scuole (laboratori teatrali) e la mostra in via Italia a ottobre. Le giornate si svolgono nei locali della Provincia; nei vari incontri vengono affrontati temi quali la violenza di "genere “ e gli interventi di tutela di donne e minori vittime di violenza (dalla protezione, all´accompagnamento, all´autonomia). Coordinatrice del corso è Luciana Menzio, presidente Telefono Rosa di Torino. Nell’intero percorso, una fase primaria di conoscenza del fenomeno apre la strada verso una capacità di approccio alla violenza, basato su: 1. Una articolata conoscenza del fenomeno; 2. Competenze di ascolto e di vicinanza operativa; 3. Conoscenza degli specifici servizi di rete; 4. Capacità di porsi a fianco delle donne vittime di violenza; 5. Capacità di stimolare, coordinare, rispettare le esigenze di ogni singola donna. Il corso è strutturato su moduli tematici con questionari di verifica alla fine di ogni modulo. I questionari non hanno lo scopo di valutare la preparazione dei corsisti, quanto quello di riassumere e riprendere eventuali questioni rimaste in sospeso nel percorso di formazione. Sono quattro le aree di particolare importanza: l’area legale, dal punto di vista civilistico e penalistico, l’area medica, l’area psicolo-gica, l’area sociale, di orientamento e psicosociale. Il corso, considerate le specifiche finalità per le quali viene promosso (conoscenza e azione per operatori) prevede una prima fase dedicata alle lezioni frontali e alle verifiche sulle conoscenze degli operatori e una seconda fase dedicata alla supervisione dei casi, nei diversi settori di competenza, sulla base del programma di seguito indicato. Pur considerando che le acquisizioni di conoscenza presuppongono interventi frontali, si andranno a privilegiare modalità interattive con i corsisti, al fine di facilitare il percorso di apprendimento e l’immediata trasposizione di ciò che verrà indicato in competente intervento operativo. .  
   
 

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