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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Febbraio 2010 |
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INFORMATICI SI ISPIRANO ALLA NATURA PER IL PROSSIMO PROGETTO UE
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Bruxelles, 4 febbraio 2010 - Alcuni ricercatori finanziati dall´Unione europea stanno studiando il funzionamento del cervello umano per sviluppare nuovi computer. Il progetto Brain-i-nets ("Novel brain-inspired learning paradigms for large-scale neuronal networks") ha ricevuto finanziamenti per 2 milioni di euro in riferimento all´area tematica dedicata alle Tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq). I partner del progetto intendono ispirarsi ai processi di apprendimento messi in atto naturalmente a livello cerebrale per mettere a punto una nuova generazione di computer, in grado di pensare in modo autonomo e di imparare attivamente. "Contrariamente a quanto accade nei computer di oggi, il cervello non esegue un programma definito ma adatta costantemente le proprie funzioni e le riprogramma da zero", ha spiegato il dottor Wolfgang Maass insieme al coordinatore del progetto, il dottor Robert Legenstein dell´Istituto per le scienze teoriche del Politecnico di Graz, in Austria. "Molti di questi effetti non hanno ancora trovato una spiegazione. Il cervello umano è costituito da miliardi di cellule nervose collegate dalle sinapsi. Queste sinapsi cambiano continuamente, un fenomeno, questo, definito plasticità sinaptica. Proprio questa plasticità è alla base della capacità del cervello di pensare ed imparare. Ad oggi sono numerosi gli scienziati che hanno tentato di progettare sistemi informatici basati sulle reti neurali biologiche. Tuttavia, i precedenti tentativi di riprodurre la capacità di apprendimento del cervello secondo questa modalità non hanno dato risultati ottimali: ai ricercatori mancavano, infatti, alcune informazioni essenziali sul modo in cui avviene il processo di apprendimento nel cervello umano. "I meccanismi di apprendimento che hanno luogo a livello cerebrale sembrano essere molto più solidi e flessibili di quelli abitualmente utilizzati nei sistemi informatici di ispirazione ´neurale´", evidenziano i partner. Alcune nuove tecniche nell´ambito delle neuroscienze hanno consentito ai ricercatori di iniziare a tenere traccia di quanto accade in un cervello in fase di apprendimento "in vivo". I primi risultati di questi esperimenti indicano che dovrebbero forse essere riscritte le regole che disciplinano la plasticità sinaptica. I partner del progetto Brain-i-nets studieranno i processi che hanno luogo a livello cerebrale in fase di apprendimento, analizzando le regole che governano questi processi per poi applicarle ai processi informatici. L´obiettivo ultimo è quello di "sviluppare nuovi principi di progettazione per sistemi hardware flessibili, riconfigurabili e su larga scala in cui implementare nuove regole d´apprendimento ispirate alle reti neurali biologiche in vivo". Molti degli strumenti utilizzati in Brain-i-nets sono stati messi a punto nel quadro del progetto Facets ("Fast analog computing with emergent transient states"), finanziato dal Sesto programma quadro (6° Pq). Oltre al Politecnico di Graz, hanno partecipato al progetto triennale anche il Centre National de la Recherche Scientifique (Cnrs) in Francia, l´Università di Heidelberg in Germania, l´Università di Zurigo e l´École Polytechnique Fédérale de Lausanne (Epfl) in Svizzera e lo University College London (Ucl) nel Regno Unito. Per maggiori informazioni, visitare: Brain-i-nets: http://brain-i-nets. Kip. Uni-heidelberg. De/ Tu Graz: http://www. Tugraz. At Ricerca sulle Tic nell´ambito del 7° Pq: http://cordis. Europa. Eu/fp7/ict/home_en. Html . |
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