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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Febbraio 2010 |
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TRENTO: CONTROLLI SULLŽASSUNZIONE DI STUPEFACENTI: ADEGUAMENTO DELLA PROVINCIA ALLA NORMATIVA STATALE LŽACCERTAMENTO OBBLIGATORIO RIGUARDA I LAVORATORI PROVINCIALI CHE SVOLGONO MANSIONI A RISCHIO PER LŽINCOLUMITÀ DI TERZI
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Trento, 4 febbraio 2010 - Entrano in vigore le direttive operative riguardanti gli accertamenti sanitari che i medici competenti dellŽAzienda provinciale per i servizi sanitari devono compiere su alcuni dipendenti dellŽamministrazione provinciale per accertare lŽassenza di tossicodipendenze o di assunzione di sostanze stupefacenti. I lavoratori interessati sono quelli che svolgono mansioni che comportano particolari rischi per la sicurezza, la salute e lŽincolumità di terzi, in particolare tutti coloro che sono addetti ad attività di trasporto (conducenti di veicoli stradali, addetti a macchine che movimentano terra e merci e così via). Questo per adeguarsi alla normativa statale in materia, sulla base della delibera della Giunta provinciale del 17 luglio 2009 che ha recepito lŽintesa a suo tempo sancita in conferenza unificata fra Stato, Regioni e Provincie autonome. Gli effetti della delibera decorrono dal 15 gennaio e interessano i datori di lavoro sia pubblici sia privati. Il datore di lavoro - in questo caso lŽamministrazione provinciale - trasmetterà al medico competente i nominativi dei lavoratori appartenenti alle categorie che devono essere obbligatoriamente sottoposte al controllo. Data e luogo dellŽaccertamento saranno comunicate al lavoratore interessato con un preavviso di non più di un giorno. LŽaccertamento consiste innanzitutto in una visita medica e quindi nellŽesame delle urine. Se lŽesito è negativo, il lavoratore viene considerato idoneo alla mansione. In caso di esito positivo, il lavoratore viene invece considerato temporaneamente inidoneo e inviato al Ser. T per ulteriori accertamenti, di secondo livello, anche su matrice pilifera (analisi di peli/capelli). Qualora al lavoratore venga certificata lŽassenza di tossicodipendenza allŽesame di secondo livello, prima di essere riammesso a svolgere la mansione a rischio potrà essere sottoposto a monitoraggio cautelativo per almeno sei mesi. Se il test di secondo livello è positivo, lŽinteressato deve sottoporsi ad un programma terapeutico/riabilitativo. Le direttive prevedono anche il caso in cui il lavoratore risultato positivo al test di primo livello, e quindi giudicato temporaneamente inidoneo, chieda - entro 10 giorni dalla notifica della sua inidoneità - una revisione del giudizio, attraverso una sorta di "ricorso" a suo carico. Queste le sostanze stupefacenti oggetto delle analisi, altrimenti dette sostanze "cut-off" le cui concentrazioni non devono superare i valori soglia indicati dalla normativa nazionale: oppiacei metaboliti; - cocaina metaboliti; - cannabinoidi; - amfetamina, metamfetamina; - Mdma; - Metadone; - Buprenorfina. . |
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