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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Febbraio 2010 |
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MARCHE: INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI, PRIMA RIUNIONE DEL GRUPPO DI LAVORO MISTO. CONFRONTO SULAL CIRCOLARE MINISTERIALE CHE FISSA IL 30% DI STRANIERI NELLE CLASSI.
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Ancona, 4 febbraio 2010 - Lavorare tutti insieme per costruire una Scuola che sia luogo privilegiato di integrazione sociale. Questo il messaggio evidenziato nella riunione del gruppo di lavoro misto Regione Ž assessorato allŽIstruzione, Ufficio Scolastico regionale, Unione Province Italiane (Upi) e Associazione dei Comuni (Anci) - tenutasi oggi presso lŽassessorato regionale allŽIstruzione, per un primo confronto interpretativo e interlocutorio sugli adempimenti che richiede la circolare del Ministero ŽIndicazioni e raccomandazioni per lŽintegrazione di alunni con cittadinanza non italianaŽ. La situazione delle Marche, proprio per la spiccata caratteristica di essere Žcitta`-regione, fuori da dinamiche metropolitane, non e` emergenziale, anzi registra un forte indice di integrazione sociale, ma sussistono comunque realta` di scuole dove la concentrazione di alunni stranieri e` molto vicina al limite del 30% fissato dalla circolare ministeriale dellŽ8 gennaio. Nelle Marche,secondo una recente rilevazione dellŽUfficio Scolastico Regionale, gli alunni stranieri al 31 ottobre 2009 sono complessivamente 25. 597 su un totale di 214. 540 studenti. Il massimo numero, 8. 784 e` concentrato nella scuola primaria dove la percentuale media piu` alta, 14%, si registra in provincia di Macerata, con punte vicine al 30% in alcune scuole di Caldarola (23,6), Corridonia (25,2), Porto Recanati (29,5). Mentre Ancona si attesta sullŽ11. 78% con realta` di alcune scuole del capoluogo con il 29,6%, Fabriano (25,8), Jesi (23,4); ad Ascoli Piceno ( dati comprensivi anche della provincia di Fermo) con una media del 10,38% ci sono scuole con il 23,4% di alunni stranieri (a Monte Urano) e a Pesaro con lŽ11,92 in una scuola di Piandimeleto si raggiunge il 25,8%. Concentrazioni analoghe le troviamo anche negli Istituti Professionali. Le percentuali si riferiscono complessivamente allŽintera istituzione scolastica, e` quindi ovvio che il dato analitico delle singole classi puo` superare di molto il tetto stabilito del 30%. La finalita` del gruppo di lavoro era quello di iniziare un percorso di lavoro su linee dŽazione comuni tra vari attori del territorio per progettare criteri e indirizzi rinnovati al fine di valorizzare quelle scuole che contano il maggior numero di alunni stranieri, attraverso una progettualita` omogenea e una ottimizzazione delle risorse che tutti gli enti pubblici mettono in campo, con lŽintento di scongiurare marginalizzazioni che nuocerebbero a tutta la comunita`. LŽobiettivo culturale e` dunque quello di rendere attraenti le scuole che contano il maggior numero di studenti stranieri anche ai ragazzi italiani, offrendo loro i valori e i saperi degli alunni stranieri, secondo una logica di scambio culturale non solo nel classico modello dei viaggi nei Paesi stranieri, ma nella stessa sede dŽ Istituto, consentendo quindi un duplice scopo: consolidare le radici culturali di giovani nati in Italia da famiglie straniere, che sempre piu` rischiano di perdere identita` e arricchire i ragazzi italiani attraverso unŽofferta formativa diversificata e nuova. In tal senso la Regione lavorera` in sinergia tra i due assessorati Ž Istruzione e Servizi sociali Ž con lŽUfficio Scolastico e gli enti locali per approfondire i margini di flessibilita` della circolare ministeriale, dare tempestive e utili indicazioni alle scuole, costruire linee di intervento che rispondano alle esigenze piu` rilevanti, creare una rete a supporto del territorio per essere operativi dal prossimo anno scolastico. . |
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