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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Febbraio 2010
 
   
  ON LINE IL NUOVO SITO WWW.MUSEODELNOVECENTO NON UN LUOGO PASSIVO MA DELLA CREATIVITÀ”

 
   
  Milano, 8 febbraio 2010 - Il Museo del Novecento di Milano si apre ai visitatori su internet. E’ on line dal 5 febbraio il sito web www. Museodelnovecento. Org che contiene tutte le informazioni sulle collezioni, le opere e le pubblicazioni più importanti che saranno ospitate nel nuovo spazio espositivo di piazza Duomo. Il museo verrà inaugurato in autunno. Navigando tra le varie sezioni del sito si potrà esaminare il progetto iniziale che ha trasformato l’edificio dell’Arengario nel luogo in cui verrà accolta la maggiore collezione degli artisti del Novecento in Italia. Gli utenti potranno inoltre accedere a un tour virtuale che mostra la disposizione delle sale interne prevista dallo studio Rota & Partners . L’annuncio dell’attivazione del sito è stata data oggi a Palazzo Reale durante il convegno internazionale di studi su “Il futurismo nelle avanguardie”. In simposio, organizzato dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della Pubblicazione del Manifesto del Futurismo, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune, proseguirà fino a sabato 6 febbraio. “L’eredità più felice e feconda del ‘900 è stata la scienza della comunicazione – spiega l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory -. Il sito internet del Museo del Novecento non è un luogo passivo, ma un luogo della creatività, una sorta di eredità lasciata dagli amici futuristi che hanno rivoluzionato il modo di comunicare”. Uno dei nuclei più importanti del Museo del Novecento riguarda proprio le opere futuriste, che costituiscono una delle collezioni più complete e preziose al mondo. Una sezione del Museo sarà pertanto dedicata ai capolavori di Boccioni, Balla, Carrà, Russolo e Sironi. Tra questi, i celeberrimi Trittico degli stati d’animo e la scultura Forme uniche della continuità nello spazio di Boccioni, la Venere dei porti e l’Autoritratto futurista di Sironi, oltre a opere del secondo futurismo, tra cui i dipinti di Prampolini, Depero e Dottori. .  
   
 

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