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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Febbraio 2010
 
   
  ULTIMA AUDIZIONE, GEORGIEVA: "HAITI DEVE RIPARTIRE DA ZERO, MA NON È SOLA"

 
   
   Bruxelles, 8 febbraio 2010 - L´audizione della bulgara Kristalina Georgieva, vice-presidente della Banca Mondiale, chiude il giro di ´interviste´ dei nuovi commissari europei davanti al Parlamento. Buona accoglienza da parte dei deputati per la sostituta della contestata Jeleva. Voto finale sull´insieme della Commissione il 9 febbraio a Strasburgo. "Nessuno può farcela da solo, ma insieme possiamo fare la differenza" - con questa professione di fede nel destino comune dell´Europa, e con un´inconfutabile preparazione in materia di cooperazione allo sviluppo, aiuti umanitari e relazioni internazionali, la 56enne candidata di Sofia ha conquistato i deputati europei. Haiti, priorità numero uno - Davanti alla commissione Sviluppo, la futura responsabile Ue per la gestione degli aiuti umanitari e la risposta alle crisi ha spiegato che ad Haiti bisogna agire su due fronti. Da un lato assicurare aiuti immediati, in particolare alloggi e servizi sanitari. Dall´altro contribuire alla riabilitazione del governo e dell´amministrazione, in modo da poter lavorare sulla ricostruzione a lungo termine. "Haiti deve ripartire da zero, ma non è sola. Se sarò confermata, il mio dovere immediato sarà di garantire che noi europei portiamo ad Haiti ciò che di migliore l´Unione ha da offrire". Aiuti umanitari, sviluppo, esteri: un labirinto? Una delle principali preoccupazioni dei deputati è che lo "spacchettamento" delle varie deleghe legate alle relazioni con i paesi terzi possa diminuire l´incidenza dell´azione comunitaria. Georgieva ha assicurato che una delle sue priorità sarà "migliorare il coordinamento con le altre istituzioni, all´interno della Commissione, e fra attori militari e umanitari", per rispondere alla doppia sfida di "bisogni sempre più grandi e bilanci sempre più limitati". Ma l´altro passo è migliorare l´efficacia degli aiuti, per rendere "i nostri concittadini europei fieri della risposta dell´Ue in caso di crisi, e del suo sostegno allo sviluppo". Interrogata dai deputati, la vice-presidente della Banca Mondiale ha ricordato che è indispensabile anche attrezzarsi per far fronte alle conseguenze umanitarie dei cambiamenti climatici e fare pressione sui paesi partner per il rispetto del diritto internazionale. Fra le proposte emerse, la creazione di un Corpo Europeo di Volontari per gli interventi umanitari. .  
   
 

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