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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Febbraio 2010
 
   
  AL VIA SETTE PROGETTI PER LO SVILUPPO DEL TRENTINO BUON RISULTATO DELL’ISTITUTO AGRARIO ALLA SELEZIONE DEL PROGRAMMA EUROPEO “TRENTINO – COFUND”

 
   
  Si studierà l’impatto del clima sulla viticoltura trentina, ma anche la fauna ittica del fiume Adige; si analizzeranno la consistenza e la croccantezza delle mele ed i rapporti tra le componenti non digeribili degli alimenti, la flora batterica intestinale e la fisiologia umana. Tutto questo e altro ancora sarà oggetto di studio nell’ambito dei sette progetti di ricerca dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige che hanno ottenuto il finanziamento dal programma europeo Trentino- Cofund. Sette iniziative per lo sviluppo sociale, economico ed ambientale della provincia di Trento che attireranno a San Michele due gruppi di ricerca di calibro internazionale e permetteranno a cinque giovani ricercatori italiani e stranieri di proseguire la propria ricerca come post-doc presso il Centro Ricerca e innovazione. Da segnalare, in particolare, che le borse post-doc attribuite a San Michele rappresentano un quarto delle proposte complessivamente finanziate dal bando “Trentino” e tre di esse porteranno a San Michele giovani talenti provenienti da rinomati centri di ricerca stranieri. “Il programma Trentino-cofund rappresenta una preziosa opportunità per il nostro centro e il successo delle nostre proposte testimonia il potenziale innovativo delle nostre ricerche - spiega il dirigente del Centro Ricerca e Innovazione, Roberto Viola–. Riusciremo ad attirare a San Michele ricercatori di valenza internazionale che si applicheranno su tematiche di alta rilevanza scientifica e di forte interesse per il territorio, una formula questa, che si sta rivelando di successo per l’integrazione del Centro nei network di eccellenza e per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative con ricaduta locale”. Il team di ricerca del progetto Mecagrafic studierà la biodiversità e l’impatto del clima sulle comunità microbiche associate alla vite, con ricadute di grande interesse per il miglioramento delle caratteristiche agronomiche delle piante coltivate. L’equipe di studiosi del progetto Trentinogut, invece, focalizzandosi sulle produzioni tipiche trentine (frutta e cibi regionali), si occuperà di studiare le interazioni tra i componenti non digeribili degli alimenti, la flora batterica intestinale e la fisiologia umana. Questa unità svilupperà quindi conoscenze innovative, oggi non presenti in Trentino, fondamentali per il disegno di alimenti funzionali capaci di migliorare la salute umana. Tra le cinque proposte finanziate con borse postdoc, il progetto Magia-vitis si concentrerà sullo studio dei fitormoni che influenzano la germinazione dei semi, la fioritura e lo sviluppo dei frutti nelle piante di vite al fine di ottimizzare modalità e tempi di trattamento in campo. Il progetto Abate valuterà invece lo stato di autoctonia e la struttura di popolazione di due specie guida della fauna ittica del fiume Adige: il Barvo ed il Temolo. Attraverso lo studio del progetto Cfpat sarà possibile proseguire lo studio del bilancio di carbonio negli ecosistemi trentini, sulla scorta della solida esperienza maturata in numerosi progetti di portata europea come Carboeurope, Fluxnet o Ghg Europe (che prende avvio proprio in questi giorni). Con Cydiors si studieranno i meccanismi biochimici e molecolari dei feromoni e dei composti volatili nel controllo della carpocapsa del melo, lepidottero dannoso delle pomacee. La borsa postdoc Voc Ptrtofms, infine, permetterà di analizzare la relazione esistente tra il rilascio di composti volatili e le proprietà di texture (tra cui consistenza, croccantezza, succosità) delle mele confrontando i risultati ottenuti in laboratorio con quelli verificati “in campo” all’atto del consumo tramite analisi sensoriale. .  
   
 

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