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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Febbraio 2010
 
   
  TRENTO: OSPEDALE SAN GIOVANNI, PARTE IL TAVOLO DI LAVORO CON I SINDACI INCONTRO A MEZZOCORONA SUL FUTURO DELL´OSPEDALE

 
   
   Trento, 8 febbraio 2010 - "Non è assolutamente vero che lo sgombero dell´ospedale di Mezzolombardo sia stato programmato e che le condizioni statiche in cui si trovava fossero note da sette mesi". E´ quanto ha affermato il 4 febbraio a Mezzocorona, incontrando i sindaci della Rotaliana e dell´altopiano della Paganella, l´assessore alla salute Ugo Rossi. L´incontro, convocato dallo stesso assessore per ragionare assieme ai primi cittadini delle comunità interessate del futuro del "San Giovanni", si è svolto presso il municipio della borgata rotaliana. Tra quindici giorni altro incontro per entrare nel concreto delle ipotesi relative ai servizi che potrebbero essere mantenuti o dislocati presso il San Giovanni. Rossi ha ribadito che il presidente Dellai ha firmato l´ordinanza di sgombero sulla base di una relazione peritale, per altro non ancora ultimata, che è stata anticipata per le vie brevi ai tecnici dell´Apss tre giorni prima dello sgombero e poi formalizzata nella stessa data del 25 gennaio. "Le affermazioni riportate relative alla "programmazione" dello sgombero - ha ripetuto Rossi - sono del tutte false, così come del tutto falso è che si siano deliberati o autorizzati lavori nel corso dell´ultimo anno: i lavori sono stati deliberati il 21 dicembre 2006, appaltati nel marzo 2008 e avviati nel luglio dello stesso anno". L´assessore ha però voluto rassicurare i sindaci sulla forte volontà del governo provinciale e del presidente Dellai di "fare in fretta" e di accorciare quanto più possibile i tempi per la ricostruzione dell´ospedale. Da parte dei sindaci si è sostenuta l´esigenza di mantenere in zona un presidio ospedaliero di qualità, in una logica magari diversa che, a partire dall´opportunità creatasi in seguito al forzato sgombero, possa vedere non un depotenziamento ma una ridefinizione ed una qualificazione, comunque concordata, delle funzioni nel futuro "San Giovanni". Un percorso, questo, nel quale verranno coinvolti anche i medici di base al fine di un quadro più completo delle esigenze in tema di salute espresse dal territorio. .  
   
 

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