Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Febbraio 2010
 
   
  PROGETTO CUORE DELLA LUNIGIANA: DALLA TOSCANA A BETLEMME, SOFT-THERAPY DELL’AMORE PER ORFANELLI DISABILI

 
   
   Aulla, 8 febbraio 2010 - Ponte di solidarietà tra gli “orfani della medicina” italiani e quelli palestinesi, soli al mondo, grazie all’Associazione Onlus Gli Amici di Elsa, dolce bambina di Aulla (Ms), portatrice di handicap ma recuperata alla vita tramite programmi non convenzionali, ad integrazione delle cure tradizionali. Progetto cuore della Lunigiana: in nome di Elsa, che, insieme alla tenace mamma Manuela, da nove anni, ovvero dalla nascita, affronta e vince battaglie contro la sua disabilità, si svolgerà un viaggio della speranza in senso inverso, da Aulla (Massa-carrara) a Betlemme. Sulla scia luminosa dell’esperienza positiva della piccola lunigianese, l’8 febbraio p. V. Partirà, alla volta della Palestina, una task-force della fratellanza che si prenderà cura gratuitamente e con tecnologie innovative di 100 orfani, come lei affetti da malattie rare, ritenute inguaribili e causa di cerebro lesioni e tetra paresi spastica. A Betlemme, il drappello di “angeli custodi”, tra cui una dozzina di fisioterapisti, porterà attrezzature dedicate e pratiche “alternative” che, integrando i programmi sanitari pubblici, hanno permesso risultati “miracolosi” non solo su Elsa ma anche su altri bambini disabili in Italia. Trattamenti manipolativi osteopatici, hippoterapia, pet-therapy, musicoterapia, laboratorio creativo, psicomotricità e danza terapia sono alcune delle discipline che emigreranno in Palestina e che verranno insegnate a personale locale da specialisti italiani, dopo un sopralluogo per verificare le effettive condizioni e necessità. Alla spedizione tricolore parteciperà anche il russo Boris Guinzbourg che, con il suo famoso metodo Aquananda, di ginnastica in piscina, offre ai bimbi con handicap la possibilità di una maggior mobilità e coordinazione degli arti e di potenziare cuore e polmoni. Il Progetto cuore della Lunigiana nasce da una richiesta di aiuto arrivata ai parroci del territorio toscano dall’istituto di Betlemme ”La Crèche della Santa Famiglia” i cui ospiti, bambini con gravi problemi, si trovano in una precaria situazione di sopravvivenza, a causa della guerra e delle difficoltà di contatto dovute al muro di sicurezza israeliano. Il coordinamento del viaggio si deve all’A. Ami. El. -associazione Gli Amici di Elsa Onlus, nata in Lunigiana e con sede anche a La Spezia, allo scopo di aiutare i bambini portatori di handicap a superare disagi e ostacoli, affrontando un lungo, difficile ma sorprendente cammino verso il traguardo della rieducazione, della riabilitazione e dell’inserimento nella società. Nell’a. Ami. El. E al suo fianco, lavorano altre istituzioni che prendono parte al progetto, come l’Associazione Alice e Flavio, impegnata a diffondere l’iniziativa, e La Quercia d’Oro, di don Roberto Turini, della Lunigiana e il Centro Cardinal Ferrari S. Stefano di Fontanellato (Pr), specializzato nel recupero dei pazienti disabili. La missione di soccorso è accompagnate dalla “buona novella” di Elsa, bruna bellezza mediterranea protagonista di piccoli, grandi successi, conseguiti con fatica e costanza. Su di lei, ore e ore in piscina, sulla sella di un cavallo, ad ascoltare musica, a sopportare ionorisonanza ciclotronica endogena, stimolazioni visuo-propriocettive e manovre osteopatiche hanno avuto un effetto insperato: oggi, a dispetto di diagnosi lapidarie che non le davano scampo e la volevano segregata a vegetare su una sedia a rotelle, Elsa cammina, diritta e con un portamento regale; mostra un corpo tonico e flessuoso; ha una prensione manuale forte e salda e si fa capire con sorrisi, piccoli suoni e gesti. Al deficit del linguaggio, che ancora manifesta, potrà forse essere messo rimedio per mezzo della terapia in acqua con i delfini, contraddistinti da una comunicazione anche non verbale, che, per decisione dei genitori, verrà effettuata soltanto quando sarà a portata di borsa anche per gli altri 48 bambini presenti nell’A. Ami. El…proprio Manuela Bondielli e Mauro Tonelli, i genitori del piccolo fiore della vita di nome Elsa, hanno voluto fortemente il Progetto Cuore Della Lunigiana. Da anni in prima linea per sensibilizzare il prossimo sulla disabilità infantile e condividere le proprie esperienze con più gente possibile, i due coniugi sono sempre alla ricerca di nuove terapie per migliorare le condizioni psicofisiche della figlia e degli altri cosiddetti “orfani della medicina”, abbandonati dalla scienza medico-farmaceutica in quanto casi rari che non fanno testo e hanno scarse possibilità di riuscita. In merito alla vicenda di Betlemme, Manuela e Mauro dapprima avrebbero voluto adottare un orfano disabile ma poi, vista l’inattuabilità del desiderio, hanno deciso di sostenere il progetto, che ricalca quello da loro delineato in prima persona per Elsa, a forza di estenuanti indagini, molti tentativi e tanta attesa. Così adesso loro e noi tutti potremo sperare di avere presto notizie sui progressi dei bimbi di Betlemme, come Zena, ovvero “graziosa”, bimbetta abbandonata avvolta nei giornali che a 20 mesi pesa poco più di otto chili perché un virus materno le impedisce di crescere, Nour, “Luce”, maschietto con problemi psicomotori e neurologici, e i gemellini Samira e Samir, nati e tuttora sottopeso, con le conseguenze del caso… .  
   
 

<<BACK