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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Febbraio 2010
 
   
  PORTI:"PIASTRA LOGISTICA FVG” LA REGIONE È PRONTA

 
   
  Trieste, 8 febbraio 2010 - "Una svolta", secondo il sottosegretario all´Ambiente Roberto Menia, "un progetto di portata strategica", per l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, la proposta Unicredit di realizzazione della "Piastra logistica del Friuli Venezia Giulia", progetto di ampliamento e sviluppo dei porti di Trieste e Monfalcone del costo di 1 miliardo di euro (70 per cento a carico del privato) con la prospettiva della movimentazione nell´Alto Adriatico di circa 2 milioni di Teu. Una proposta progettuale che il 5 febbraio a Trieste è stata illustrata nelle sue linee generali - "per una valutazione precisa ora occorre ´guardarci bene dentro´, sottolinea l´assessore regionale - nel corso della prima parte della seconda giornata del convegno "Lo spazio mediterraneo della Mobilità", con gli interventi degli stessi Menia e Riccardi, dei responsabili di Unicredit Massimo Pecorari e Piergiorgio Peluso, del prof. Maurizio Maresca (Università di Udine) e di Ercole Incalza, per il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. "Tempi certi e velocità di intervento", è stato confermato da tutti i relatori, sono necessari per la concretizzazione di questo scenario della portualità del Friuli Venezia Giulia, anche perché le proiezioni future indicano che nel Mediterraneo ci sarà spazio "solo per 4/5, forse sei, grandi hub portuali", con il rischio, accennato da Maresca, che nessuno di questi trovi poi ubicazione in Italia. L´assessore Riccardi ha in particolare evidenziato la "qualità" del progetto del Gruppo Unicredit, "poiché, forse per la prima volta, il privato guarda alla questione portuale a 360 gradi, analizzando e valutando nel suo possibile impegno finanziario non solo lo stretto ambito degli scali marittimi di Trieste e Monfalcone, andando invece a comprendere nel disegno strategico anche gli altri aspetti del sistema modale: dunque non solo porti ma anche ferrovie, autostrade, retroporti, infrastrutture di supporto e gradi assi internazionali, dal Corridoio V al Baltico-adriatico". "Un ragionamento quindi più complessivo e di ampio respiro, mentre e purtroppo, più in generale, nel nostro Paese i diversi sistemi modali non dialogano affatto; uno dei grandi limiti dell´Italia", rileva l´assessore regionale. Ma Riccardi, nel suo intervento, ha posto l´accento anche sulla possibile "chiave di volta del successo" di questo progetto: "le competenze in materia portuale stanno in capo allo Stato, con un possibile ruolo della Regione solo se ´chiamata´ a nuovi ruoli proprio da parte dello Stato centrale". "Mi pare che oggi Roma stia chiamando il Friuli Venezia Giulia a svolgere queste funzioni. Le credenziali che la Regione può presentare sono l´esperienza del post-terremoto del 1976 e, più vicino a noi, quella legata al commissariamento, con il presidente Renzo Tondo, per la realizzazione della terza corsia autostradale sulla Venezia-trieste: se lo Stato riterrà, ancora una volta, di darci nuovamente fiducia affidandoci nuovi compiti, la Regione di sicuro non si tirerà indietro", osserva Riccardi. . .  
   
 

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