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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Febbraio 2010
 
   
  DEPURATORE GALATINA: CONVOCATO PER OGGI SECONDO TAVOLO TECNICO

 
   
  Bari, 8 febbraio 2010 – Oggi alle ore 11. 00, presso la sede del Consiglio Regionale della Puglia (Sala “Renato Guaccero”), si tiene l’incontro promosso per la valutazione delle condizioni in cui versano l’impianto di depurazione di Galatina e i suoi sei lavoratori, ufficialmente licenziati dal 31-12-2009. L’incontro è convocato dall’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati, è aperto alla stampa e vedrà la partecipazione del Prefetto di Lecce Mario Tafaro, del vice Presidente della Regione Puglia Loredana Capone, dell’assessore regionale al Lavoro Michele Losappio, dell’assessore regionale all’ Agricoltura Dario Stefano, del Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, del Direttore di Aqp Massimiliano Bianco, oltre ai consiglieri regionali della Provincia di Lecce, dirigenti dell’assessorato regionale alle Opere Pubbliche e delle società coinvolte, nonché ai lavoratori dell’impianto. Al centro della discussione ci saranno i due nodi della questione: il disagio vissuto dai lavoratori e i problemi strutturali legati all’impianto. In particolare, verranno resi noti i risultanti raggiunti nel corso di due tavoli tecnici convocati a seguito della prima riunione svoltasi sull’argomento il 20 gennaio scorso, il primo dei quali volto ad ottenere le autorizzazioni necessarie al regolare funzionamento dell’impianto di Nardò dove quattro dei sei lavoratori licenziati saranno impiegati, il secondo riunitosi per individuare la misura economica per finanziare la realizzazione del collettore a servizio del depuratore di Galatina-soleto che presto sarà completamente a norma. Primi importanti traguardi erano già stati raggiunti sempre nel corso della prima riunione convocata dall’assessore Amati sulla questione, durante la quale l’azienda Emes, che ha gestito l’impianto di depurazione Asi al servizio dell’area industriale di Galatina-soleto fino al 31-12-2009 (data di conclusione dell’appalto e del successivo licenziamento dei suoi sei lavoratori), si era impegnata a versare a questi ultimi immediatamente la tredicesima mensilità e nei successivi quindici giorni gli emolumenti 2008 non percepiti; si era deciso inoltre che due dei sei lavoratori si sarebbero occupati della custodia dell’impianto fino alla conclusione dei lavori di messa a norma, mentre gli altri quattro avrebbero lavorato presso il depuratore di Nardò, non appena quest’ultimo avrà ottenuto tutte le autorizzazioni. .  
   
 

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