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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Febbraio 2010
 
   
  NON AUTOSUFFICIENZA. CON BILANCIO REGIONALE VENETO, AUMENTO +2,5% AL VALORE DI IMPEGNATIVE DI RESIDENZIALITA’. ALLE CASE DI RIPOSO: NON AUMENTATE RETTE A FAMIGLIE”

 
   
  Venezia, 8 febbraio 2010 - Gli anziani non autosufficienti del Veneto potranno contare per il 2010 su 15 milioni di euro in più rispetto al 2009 assegnati all´interno del bilancio regionale per le loro esigenze di cura e assistenza nelle strutture residenziali. Ne dà notizia con grande soddisfazione Stefano Valdegamberi, assessore regionale alle politiche sociali il quale spiega che “stamani, con la votazione della legge di bilancio in Consiglio regionale è stato approvato un emendamento che prevede l’incremento di 15 milioni di euro del capitolo unico sulla non autosufficienza con la contestuale indicazione alla Giunta regionale di aumentare del 2,5% il valore delle impegnative di residenzialità per l’anno 2010”. L’assessore veneto ha perciò inviato tempestivamente una lettera a tutti gli enti gestori dei centri di servizio per anziani non autosufficienti del Veneto, informandoli dei questa norma ed invitandoli a “tenere debitamente conto di ciò nella determinazione delle rette alberghiere a carico delle persone accolte, affinché l’accesso ai servizi sia mantenuto in condizioni di sostenibilità per gli ospiti e le loro famiglie”. Valdegamberi ha perciò chiesto di non caricare sulle famiglie i maggiori costi alberghieri presso le strutture residenziali e semiresidenziali per anziani non autosufficienti dovuti all’innalzamento del costo della vita. Il valore complessivo del Fondo unico per la non autosufficienza per il 2010 sarà complessivamente pari a 683 milioni di euro, contro i 668 del 2009, a cui si potranno aggiungere ulteriori 30 milioni di euro derivanti dal riparto del Fondo nazionale per la non autosufficienza, recentemente ripristinato nella finanziaria nazionale 2010 su sollecitazione delle regioni italiane, delle quali Valdegamberi è coordinatore nazionale per gli assessori al Sociale. “La suddivisione del Fondo unico per la non autosufficienza – spiega ancora Valdegamberi – avverrà secondo le modalità che saranno definite dalla Giunta regionale ai sensi della legge 30/2009 che ha istituito il Fondo per la non autosufficienza. Nelle more di questo provvedimento, tuttavia, si farà riferimento ai criteri di programmazione finora già adottati, tenendo conto dell’indicazione di aumentare del 2,5% le impegnative di residenzialità e di destinare il rimanente incremento del Fondo agli interventi domiciliari per le persone anziane non autosufficienti e per le persone disabili”. I destinatari del Fondo, ricordiamo, sono persone anziane non autosufficienti (25. 900 – dati 2008) e persone disabili (3. 000) ricoverate in strutture residenziali e semiresidenziali; persone disabili ospiti di centri diurni (6. 000) o prese in carico dai servizi mediante progetti personalizzati di autonomia o di vita indipendente (3. 980); persone non autosufficienti assistite al domicilio dai propri familiari percettrici di assegno di cura (26. 300); utenti del servizio Telesoccorso (23. 800) e dell’Assistenza Domiciliare Integrata (15. 700). .  
   
 

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