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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Febbraio 2010
 
   
  LA TERZA CONFERENZA EUROPEA DELLE REGIONI OGM-FREE A BRUXELLES L´AGROALIMENTARE PUÒ GARANTIRE SVILUPPO SENZA OGM PRODUZIONE MONDIALE DI MANGIMI OGM-FREE SUPERIORE ALLE ASPETTATIVE

 
   
   In Italia è sempre vivace la discussione tra i favorevoli agli Ogm e i contrari, a Bruxelles si parla invece di strategie e mercati Ogm-free nel corso di una conferenza tra operatori economici e istituzioni regionali, organizzata dalla Rete europea delle Regioni Ogm-free con il supporto del Comitato delle Regioni e dell’associazione Arepo, associazione delle regioni dei prodotti con origine, che ha registrato la presenza di più di 300 partecipanti. Gli interventi hanno evidenziato che la strategia di differenziazione qualitativa delle produzioni agroalimentari europee sui mercati internazionali non può prescindere dall’attenzione alle esigenze ed alle richieste dei consumatori, e la questione dell’assenza di Ogm negli alimenti è quindi strategica. Sono emerse realtà imprenditoriali molto importanti che puntano ai prodotti alimentari liberi da Ogm. Tra di esse spiccano sicuramente quelle legate alle denominazioni di origine (con interventi di produttori di formaggi, carni e salumi francesi, spagnoli e tedeschi), ma anche ad alcune catene della grande distribuzione, come Coop Italia. In tal senso, sono giunte novità molto importanti circa l’affidabilità e la permanenza di una offerta di mangimi liberi da Ogm all’interno delle filiere internazionali. Gli interventi da parte di alcuni dei maggiori operatori del commercio internazionale di mangimi indicano l’esistenza di una offerta in materia prima non- Ogm superiore alle aspettative e con un trend in crescita. In particolare è significativa la volontà dell’Ucraina di assicurare una politica agricola nazionale Ogm-free, scelta che comporta l’introduzione sul mercato internazionale di una realtà produttiva che può esprimere un potenziale molto alto. I produttori indiani sono anch’essi in una fase di riorganizzazione per soddisfare le esigenze mangimistiche non- Ogm dei produttori europei, con un prodotto esente da Ogm all’origine poiché in India non sono autorizzate varietà transgeniche di soia. Infine, è importante menzionare il Brasile, che da solo ha un potenziale per soddisfare il 50% della domanda in soia non Ogm europea. Da tale paese sono state portate alcune novità relative allo Stato del Mato Grosso, primo produttore di soia brasiliano, dove alcune cooperative hanno manifestato la volontà di uscire dal sistema produttivo transgenico a causa dei comportamenti delle multinazionali fornitrici delle sementi, che stanno rendendo sempre più oneroso l’impiego della tecnologia transgenica e degli agrochimici collegati. Nel 2010, il trend della produzione di soia non- Ogm è quindi atteso in crescita. Tutte queste informazioni dimostrano chiaramente la grande disponibilità di soia Ogm-free, il principale alimento proteico per i nostri allevamenti. All’interno di tale contesto, dalle Regioni italiane sono stati portati contributi sulle esperienze in corso di valorizzazione dei prodotti di qualità, con i marchi regionali esenti da Ogm della Regione Emilia-romagna, della Regione Marche, della Provincia Autonoma di Bolzano e della Regione Toscana. Insomma, a Bruxelles non solo è stato dimostrato che si può produrre senza Ogm, ma sono stati messi in contatto operatori di vari paesi che potranno sviluppare ancora di più filiere Ogm-free. Sulla scia dell’iniziativa europea, il prossimo marzo sarà organizzata una conferenza analoga in India, che prevede una folta partecipazione di operatori economici internazionali, che si auspica possa essere utile anche per gli operatori italiani. .  
   
 

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