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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Febbraio 2010
 
   
  BOLZANO, CDM VARA RIFORMA DELLA SCUOLA SUPERIORE: IN ALTO ADIGE DAL 2011

 
   
   Bolzano, 9 febbraio 2010 - Il Consiglio dei Ministri ha varato il 4 febbraio la riforma dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali: mentre sul territorio nazionale partirà già in autunno, in Alto Adige la sua attuazione slitta all´anno scolastico 2011/2012. "Un rinvio che ci consente di adeguare la riforma alle particolarità della realtà scolastica provinciale, obiettivo al quale stiamo già lavorando", sottolineano gli assessori competenti Christian Tommasini, Sabina Kasslatter Mur e Florian Mussner. La Provincia di Bolzano ha competenza secondaria sulla scuola, vale a dire la sua potestà legislativa in materia è soggetta al limite del rispetto dei principi fondamentali contenuti nella legislazione statale. Allo Stato è riservata la disciplina di principio, mentre la Provincia più emanare la disciplina di dettaglio: "Per questo vogliamo evitare decisioni affrettate e invece concentrarci su un´applicazione ragionata della riforma nel sistema scolastico locale", sottolineano gli assessori provinciali Tommasini, Kasslatter Mur e Mussner. In accordo con Roma, l´avvio della riforma dell´istruzione superiore in Alto Adige è stata rinviata all´anno scolastico 2011/2012. Si sta già lavorando allo specifico disegno di legge provinciale, con obiettivi chiari: "È prioritario adeguare la riforma alle esigenze dei nostri giovani - sottolinea Tommasini - perchè non può essere imposta dalle istituzioni ma modellata sugli interessi e le esigenze di tutti i soggetti interessati a questo processo fondamentale, che ridisegna l´istruzione nella fascia tra i 14 e i 19 anni. " Per avviare un dibattito il più possibile ampio sulla riforma e indirizzarla verso i futuri bisogni del mercato del lavoro, gli assessori provinciali nelle prossime settimane attiveranno il colloquio con i vari soggetti: le scuole, i comprensori, i Comuni, le parti sociali e i genitori. La Provincia punta anche a una distribuzione equilibrata degli istituti scolastici sul territorio e ad evitare doppioni. Le direttive statali prevedono un´istruzione superiore che poggia su tre pilastri: i licei, gli istituti tecnici e le scuole professionali, che si sviluppano lungo cinque anni e si concludono con un esame di maturità. L´assessora Kasslatter Mur sottolinea l´importanza della previsione di un quinto anno scolastico per le scuole professionali, che offre agli studenti la possibilità di accedere all´esame di stato. "Il lavoro di adeguamento della legge provinciale - concorda l´assessore Tommasini - sarà anche l´occasione per disciplinare il rapporto tra l´istruzione professionale e la formazione professionale. " .  
   
 

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