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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Febbraio 2010
 
   
  CHEN ZHEN PURIFICATION ROOM

 
   
   San Gimignano (Si), 9 febbraio 2010 - Chen Zhen utilizza questo procedimento in una serie di lavori a partire dal 1991 con A World in / out of the World, Light of Confession (1993), Future Archeology (1995), Champ de désinfection (1995). Purification Room è l’ultimo lavoro di questa serie, realizzato nel 2000. Chen Zhen, utilizzando il processo naturale di accumulazione della terra, che lentamente e ineluttabilmente copre le cose e gli esseri un tempo animati, crea un paesaggio in cui tutti gli oggetti sono completamente coperti ed incrostati di terra, a formare un giacimento pietrificato. Chen Zhen usa la terra come elemento in grado di purificare il mondo, di preservare il presente e consegnarlo al futuro. Gli oggetti vengono ricondotti alla natura, in un luogo silenzioso dove il tempo sembra sospeso. Spiega Chen Zhen: “I materiali naturali che utilizzo nelle mie opere (acqua, sabbia, terra, cenere, ecc)- immagine dell’essenza, della nascita, della sorgente dalla quale gli oggetti provengono, ma anche luogo dove tornano dopo aver circolato nella società- sono degli elementi purificatori per sacrificare questi stessi oggetti, … I materiali naturali sono lì per purificare gli oggetti dopo il loro utilizzo; per sublimare uno spirito latente; per provocare un nuovo destino alla fatale conclusione di questi oggetti”. Chen Zhen è nato a Shanghai in Cina nel 1955. Nella città natale frequenta la Fine Arts and Craft School il Drama Institute dedicandosi alla scenografia. Trasferitosi a Parigi, tra il 1986 e il 1989 frequenta l’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-arts e l’Institut des Hautes Etudes en Arts Plastiques (del quale diviene poi insegnante). La sua attività artistica è costellata di riconoscimenti internazionali e borse di studio. Ha partecipato ad un centinaio di mostre personali e collettive nel mondo, diventando una figura importante nella scena artistica internazionale. Nel 1990 espone la sua prima serie di installazioni a Parigi; da quel momento si è interamente dedicato alla ricerca artistica attraverso tre grandi periodi importanti per la sua esperienza e la sua concezione artistica: dieci anni di Rivoluzione Culturale, dieci anni di Riforma della Cina e dieci anni di esperienza nel mondo occidentale. Il suo lavoro si occupa della relazione tra l’uomo, la natura e gli oggetti, dell’incomprensione e dell’incomunicabilità tra gli uomini e, infine, della meditazione e della terapia. Ma il suo lavoro si interessa anche dell’architettura e dell’urbanizzazione su scala globale. Muore a Parigi nel 2000. Tra le numerose esposizioni che hanno visto protagonista l’opera di Chen Zhen ricordiamo: Field of Waste, The New Museum of Contemporary Art, New York, Usa (1994, mostra personale); Fu Dao/fu Dao, Upside-down Buddha – Arrival at Good Fortune, Cca – Center for Contemporary Art, Kitakyushu, Giappone (1997, mostra personale); Jue Chang/fifty Strokes to Each, Tel Aviv Museum of Art, Helena Rubinstein Pavilion for Contemporary Art, Tel Aviv, Israele (1998, mostra personale); dApertutto/aperto overAll/aperto parTout/aperto, 48 ° Biennale di Venezia, Venezia (1999); Chen Zhen, In Praise of Black Magic, Gam – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Turino (2000, mostra personale); Six Roots, Museum of Contemporary Art, Zagrabria, Croazia (2000, mostra personale); Chen Zhen, Serpentine Gallery, London, Uk (20001, mostra personale); Chen Zhen. Metaphors of the Body, National Museum of Contemporary Art, Atene, Grecia (2002, mostra personale); Chen Zhen: a Tribute, P. S. 1, New York, Usa (2003, mostra personale); Chen Zhen, Silence Sonore, Palais de Tokyo, Parigi, Francia (2003, mostra personale); The Body as Landscape, Kunsthalle,vienna, Austria (2007, mostra personale); Il corpo come paesaggio, Mart, Rovereto (2008, mostra personale); Fare mondi, 53° Biennale di Venezia, Venezia (2009). Galleria Continua Inaugurazione sabato 27 febbraio. .  
   
 

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