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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Febbraio 2010
 
   
  ARCANGELO SASSOLINO QUI E ORA

 
   
  San Gimigano, 9 febbraio 2010 - Galleria Continua presenta per la prima volta nei suoi spazi espositivi, con la mostra personale “Qui e ora”, l’artista Arcangelo Sassolino. Stimato internazionalmente dalla critica contemporanea, Arcangelo Sassolino, ha esposto in contesti prestigiosi: Mart di Trento e Rovereto (2005), Palais de Tokyo di Parigi con la personale Superdome (2008), Peggy Guggenheim Collection di Venezia (2009). Minimalista e rigoroso, sperimentatore e visionario Arcangelo Sassolino esplora attraverso le sue opere le forze che regolano il funzionamento e i meccanismi interni delle macchine industriali. Avvalendosi anche della collaborazione di ingegneri, l’artista realizza sculture e apparati elettronici basati su un’estetica di equilibri spinti al limite: macchine minacciose che solcano cicatrici, freddi mostri silenti attraversati, inaspettatamente, dall’irruenza di un suono. La ricerca dell’artista vicentino si confronta abitualmente con 3 elementi: la gravità, lo spazio, il tempo. I suoi poderosi totem in movimento si mostrano al di là di qualsiasi ipotizzabile metafora. L’aspetto performativo dell’opera di Arcangelo Sassolino mette in atto trasformazioni imprevedibili, e sono proprio queste infinite variabili asimmetriche, che provocano nel fruitore stati di ansia e di attrazione, di paura e curiosità. Il titolo di questa mostra, “Qui e ora”, esprime l’essenza del lavoro di Sassolino: “Né creazione di energia, né distruzione della materia, ma caducità. La questione esistenziale rimane il cardine di ogni mio lavoro. E la caducità è onnipervasiva. … Nel frattempo c’è solo un rimando di memoria e un’estetica in attesa. ” “Qui e ora” ruota intorno ad una serie di coordinate che sono anche cifra dell’opera dell’artista: l’uso di processi e materiali industriali, l’alternanza di forze contrapposte (contrazione ed espansione), il valore visivo dell’influenza di un’azione sull’altra, la dimensione perturbante del suono. Il percorso espositivo si compone di alcune opere inedite, progettate e realizzate appositamente per questa personale, opere recenti e disegni. Afasia 2, un serbatoio in acciaio caricato di idrogeno compresso a 250 atmosfere; Figurante, l’immagine di un centellinato divoramento che rimette in discussione il rapporto tra reale e immaginario, ed ancora, Piccolo animismo una nuova scultura dove pieno e vuoto scandiscono i ritmi primordiali del battito del cuore e del respiro. Queste alcune delle opere che ci conducono al centro della platea, dove Arcangelo Sassolino colloca Afasia 1. L’installazione si compone di una gabbia che delimita labilmente il confine tra noi, gli oggetti che racchiude e l’azione che si svolge. Lo spazio viene attraversato alla velocità di 900 km all’ora. Tra uno sparo e l’altro il fiato resta sospeso. Arcangelo Sassolino nasce a Vicenza nel 1967, città dove vive e lavora. Dopo aver frequentato dal 1990 al 1995 la School of Visual Art di New York, continua a lavorare come designer presso l’industria di giocattoli della Casio di New York. Nel 1996 fa ritorno a Vicenza ed inizia la sua carriera artistica. Sassolino ha preso parte a numerose mostre, sia in Italia che all’estero, tra le più recenti ricordiamo: What You See is What You Get, Frac, Rheims, Francia (2007); Ginnunggagap, 52° Biennale di Venezia, Venezia (2007); Forgotten Bar Project, Berlino, Germania (2008); Chateau de Tokyo / Palais de Fontainebleu, Fontainebleu, Francia (2008); Disarming Matter, Dunkers Kulturhus, Helsingborg, Svezia (2008); Superdome, Palais de Tokyo, Paris, Francia (mostra personale, 2008); Themes and Variations, Peggy Guggenheim Collection, Venezia (2009); Zweckgemeinschafft, Micamoca, Berlino, Germania (2009); Aspekte des sammelns, Essl Museum–contemporary Art, Klosterneuburg, 
Austria (2009). Inaugurazione sabato 27 febbraio . .  
   
 

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