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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Febbraio 2010
 
   
  L’AMARONE DELLA VALPOLICELLA GOVERNA L’EQUILIBRIO DELLA PRODUZIONE CON IL MERCATO

 
   
  Continua il successo dell’Amarone della Valpolicella, che si è dato con il nuovo disciplinare di produzione della docg degli strumenti per governare la produzione in relazione al mercato Si è appena conclusa a Verona l’Anteprima Amarone 2006, occasione per degustare l’annata che entra in commercio e per seguire le vicende del vino più amato della Valpolicella. Vicende dense di novità nel 2009, dal conseguimento della «garantita» tanto agognata (anche per il Recioto della Valpolicella), al riconoscimento di «Regione Vinicola dell’anno 2009» dall’autorevole rivista americana Wine Enthusiast, che è stato consegnato il 25 gennaio scorso nelle mani di Luca Sartori, presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, alla New York Public Library. Ma il 2009 è anche l’anno in cui i produttori hanno deciso di limitare la produzione dell’Amarone per governare il mercato. Fino al 2008 il successo dell’Amarone non ha conosciuto battute d’arresto, portando la produzione ad incrementi esponenziali, che in termini di milioni di kg di uve messe a riposo (è prodotto con il 100% di uve appassite) è passata dagli 11,7 del 2000 ai 29,8 del 2008, pari a circa 12 milioni di bottiglie. Un segnale di flessione, peraltro rientrato successivamente, c’è stato nei primi mesi del 2009. «All’inizio del 2009 – ha detto Luca Sartori, presidente del Consorzio nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’annata 2006 – si è verificata una situazione di mercato problematica ed è stato chiaro che si dovevano prendere tempestivamente decisioni nuove, in un certo senso drastiche, per proteggere il lavoro di grande respiro fatto negli ultimi anni ed evitare una stagione di saldi economici e ancor di più qualitativi. I dati provenienti dal piano dei controlli sono stati decisivi per comprendere e analizzare meglio la situazione delle nostre produzioni e per correre ai ripari quanto prima. Da questo è scaturita la richiesta alla Regione Veneto della riduzione della percentuale di uve da mettere a riposo per l’Amarone della Valpolicella dal 70% al 50% in un ottica di contenimento delle scorte e di un ulteriore selezione qualitativa». Messi da parte gli eccessivi individualismi, la Valpolicella ha deciso di remare decisamente in un unica e logica direzione arrivando a un risultato al di sopra delle aspettative: una diminuzione di quasi il 30% delle uve messe a riposo rispetto al 2008. Ciò ha permesso di mantenere una remunerazione per ettaro assolutamente interessante a livello italiano e di evitare un possibile crollo delle quotazioni dei vini sfusi. «Nel proseguo del 2009 – ha sottolineano Sartori - le vendite hanno recuperato terreno rispetto al 2008, tanto che nel 2009 il Consorzio ha consegnato oltre 9 milioni di fascette contro gli 8,4 dell´anno precedente. Ritengo che questa politica di rigore debba essere ancora mantenuta nell´ottica di un equilibrio del mercato anche per i prossimi anni». Con il raggiungimento della docg per Amarone e Recioto sono stati riscritti distintamente i disciplinari per i cinque vini della denominazione (Valpolicella, Valpolicella Superione, Ripasso della Valpolicella, Amarone della Valpolicella e Recioto della Valpolicella) in modo da poterne tutelare i nomi e difenderne i marchi a livello internazionale, necessità sempre più urgente se consideriamo che il fenomeno della contraffazione o dell´imitazione del marchio è sempre più presente. Tra le novità rilevanti introdotte nel nuovo disciplinare della docg c’è la riduzione della percentuale delle uve a riposo al 65%, la base ampelografica estesa per un ulteriore 10% ai vitigni autoctoni, l’imbottigliamento in zona di produzione. «Il 2009 per l’Amarone è stato contrassegnato dalla «G» - ha concluso con una battuta Sartori - G come «Grande» per i risultati ottenuti, G come «Gravoso» per l´impegno che ha richiesto, G da aggiungere finalmente alla Doc e, infine, G come «Grazie» al Consiglio di Amministrazione del Consorzio che ha lavorato molto e, soprattutto, mettendo sempre in secondo piano gli interessi personali». Si consolida il successo dell’anteprima Amarone I numeri dell’edizione 2010 All’«anteprima Amarone», organizzata dal Consorzio di Tutela Vini Valpolicella in collaborazione con la Camera di Commercio di Verona, la Banca Popolare di Verona, Veronafiere e con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, hanno partecipato 66 aziende produttrici. I giornalisti accreditati sono stati circa 35 per la stampa estera e oltre 120 per la stampa italiana. Amarone 2006, un’annata qualificata dal territorio Il profilo del vino Gli Amarone della Valpolicella 2006, analizzati da un panel di esperti, pur dimostrando una grande variabilità stilistica e territoriale, evidenziata anche dal quadro analitico di riferimento, hanno molti caratteri comuni. Ottima è l’intensità cromatica che varia dal rosso rubino al rosso porpora. Grazie a una componente tannica equilibrata, dimostrano già in questa fase una buona setosità e bevibilità, così come l’espressione olfattiva presenta un ottimo grado di intensità e complessità. Al naso spiccano note di frutta matura, speziate di cannella e in alcuni vini sentori di rabarbaro e grafite. In bocca le basse acidità totali e il pH sostenuto hanno conferito equilibrio, rotondità ed eleganza. In sintesi un’annata in cui la forte personalità del territorio con i suoi vitigni autoctoni Corvina e Corvinone superano l’incidenza della tecnica dell’appassimento, esaltando ancora una volta l’unicità e la riconoscibilità di un grande vino quale l’Amarone della Valpolicella. .  
   
 

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