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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Febbraio 2010
 
   
  BORIOLI: SU TERZO VALICO E TORINO LIONE GRAVE ATTEGGIAMENTO DI SCAJOLA GOVERNO PRENDA POSIZIONE CHIARA

 
   
  Torino, 9 Febbraio 2010 - “Ho ascoltato in diretta le parole del ministro Scajola e sono rimasto a dir poco sorpreso” così Daniele Borioli, assessore alle infrastrutture della Regione Piemonte, commenta le parole del ministro Scajola durante l’avvio dei lavori del Terzo Valico ieri mattina a Genova. “Mi pare tra l’altro di capire – prosegue Borioli - che il suo pensiero non coincida con quello del ministro Matteoli ma ciò non basta a togliere la sensazione che nel Governo ci siano due linee di pensiero tra loro divaricanti. Una, quella del ministro Scajola, che ritiene si possa realizzare il corridoio 5 bypassando Torino e imperniando il sistema sulla centralità di Genova rinviando sine die la realizzazione della Torino-lione; l’altra, certamente più vicina alla posizione della Regione Piemonte, che vede nell’indispensabile complementarietà delle due opere l’elemento di forza dell’intero sistema trasportistico del nord-ovest. Se si sommano poi le dichiarazioni del ministro Scajola a quelle di pochi giorni fa del ministro Bossi, ne emerge il quadro sconcertante di una destra di governo che mentre impartisce alla Bresso e al centro-sinistra lezioni sulla volontà di realizzare la Torino-lione, mostra in realtà ben più di qualche sfrangiamento nella propria azione. Per quanto come alessandrino io sia assolutamente convinto dell’indispensabilità del Terzo valico ferroviario, ritengo che lo stesso valga per la Torino-lione. Trovo grave che, in un momento in cui il sistema territoriale piemontese e torinese nonché le forze dell’ordine sono sottoposte allo stress di una complicata gestione dei rapporti con l’opinione pubblica e le amministrazioni locali per mantenere il più possibile la tranquillità necessaria per proseguire le attività nonostante le minacce e le intimidazioni ai vertici istituzionali, un ministro della Repubblica si avventuri con tanta leggerezza su ipotesi che rischiano di seminare più di un dubbio, sia nell’Unione Europea sia nei nostri partner francesi, circa le reali intenzioni del governo italiano. E proprio nel momento in cui si è dato il via alla progettazione preliminare dell’opera. A questo punto si rende necessaria direttamente dal capo del governo una presa di posizione chiara sull’argomento. E mi auguro, se non bastassero le pressioni delle istituzioni locali, che sia quel vasto mondo dell’economia torinese a pretenderla. Sono convinto da tempo delle reali intenzioni del ministro Matteoli ma a questo punto l’evidente difformità di opinioni di altri suoi colleghi spiegherebbe anche il ritardo con cui il governo sta ottemperando agli impegni assunti nei confronti della Regione con l’accordo di gennaio 2009 per finanziare il sistema ferroviario metropolitano, nonché il potenziamento del sistema ferroviario delle merci sulla linea storica”. . .  
   
 

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