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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Febbraio 2010 |
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ADICONSUM DICE “NO” AL BAVAGLIO CHE IL DECRETO ROMANI VUOLE METTERE ALLA COMUNICAZIONE ED IN PARTICOLARE AD INTERNET
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Roma, 9 febbraio 2010 - Ancora una volta - dichiara Paolo Landi, Segretario generale Adiconsum - si tenta di mettere il bavaglio alla libera informazione, inventando decreti legislativi come il Decreto Romani, che tentano di stravolgere lo spirito e la lettera delle norme europee. La stessa Agcom alla quale il Decreto conferisce ampi poteri - continua Pietro Giordano, Segretario nazionale Adiconsum - ha espresso forti dubbi sul testo proposto dal Governo. Non è possibile immaginare di introdurre un´apposita autorizzazione per la diffusione continua in diretta e su internet, come vuol fare il Decreto Romani, perché ciò significherebbe mettere il bavaglio alla rete ed alla democrazia, equiparandoci a certi paesi asiatici e contravvenendo alle norme europee, con la conseguente apertura di una procedura d’infrazione. Adiconsum ricorda al Governo che qualunque provvedimento che restringa l´accesso a Internet può essere imposto solo se ritenuto "appropriato, proporzionato e necessario nel contesto di una società democratica" e a condizione che, "nel rispetto del principio della presunzione d´innocenza e del diritto alla privacy", sia garantita "una procedura preliminare equa ed imparziale, compresi il diritto della persona o delle persone interessate di essere ascoltate" ed "il diritto ad un controllo giurisdizionale efficace e tempestivo". Pur ricordando come le Authority svolgano un buon lavoro, in molti casi - continua Giordano - non ci si può dimenticare che esse sono nominate dai Governi e/o dal potere politico, e che quindi il coinvolgimento diretto delle Organizzazioni dei Consumatori e dei players sia italiani che stranieri, soprattutto in temi così delicati, sono indispensabili. Adiconsum chiede che il Governo apra un tavolo con le associazioni dei consumatori e con i players italiani e stranieri non solo sulla direttiva europea, ma anche sul decreto Romani. . |
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