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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Febbraio 2010
 
   
  FVG,- AUTONOMIE LOCALI, I LAVORI DEL CONSIGLIO: COMUNITÀ MONTANE, BONUS BEBÈ

 
   
  Udine,  10 febbraoi 2010  - Il riordino delle funzioni amministrative delle Comunità Montane, l´erogazione del cosiddetto "bonus bebè" da parte della Regione, una proposta di legge per il risanamento e il recupero dei terreni incolti di montagna. Sono questi gli argomenti trattati nella seduta del Consiglio delle Autonomie Locali, tenutasi  ieri ad Udine ed aperta dalle comunicazioni del presidente Attilio Vuga. Vuga, in particolare, ha evidenziato come quello del Friuli Venezia Giulia sia in Italia l´unico Consiglio delle Autonomie al quale sia richiesta la maggioranza assoluta per l´espressione del voto. Il presidente ha così posto ai consiglieri il quesito sull´opportunità di mantenere tale parametro, che inficia decisioni che pure vengono prese dalla maggioranza, ma senza che venga raggiunto il "quorum" di voti necessario per ottenere la maggioranza assoluta, pari al voto di almeno 12 dei 22 membri dell´Assemblea. Si è poi parlato delle Comunità montane. E´ infatti toccato all´assessore comunale di Gorizia, Guido Germano Pettarin (delegato dal Consiglio di coordinare la posizione dei 96 Comuni situati sui territori classificati montani in merito al riordino degli enti della montagna), relazionare sugli incontri tenuti con i rappresentanti delle Amministrazioni civiche coinvolte. Montaneità e omogeneità sono i criteri che secondo quanto emerso dal parere dei Comuni dovrebbero ispirare il riordino delle Comunità montane. In modo specifico, il concetto di montaneità del territorio dovrebbe essere adeguato allo stato attuale delle cose. Sono infatti cambiate nel tempo le esigenze della società locale e dei servizi. Da parte dei Comuni consultati nell´occasione degli incontri indetti dal Consiglio delle Autonomie è stata altresì auspicata la creazione di uno o più enti di area vasta, purchè dotato (o dotati) di personalità giuridica, quindi in grado di favorire la progettualità necessaria alla ripresa del territorio montano. Il Consiglio delle Autonomie ha quindi ringraziato per il proficuo lavoro svolto, anche in questa occasione, il presidente dell´Uncem del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Marinig, che lascia l´incarico e sarà sostituito da Alessio Belgrado. I lavori del Consiglio delle Autonomie sono proseguiti con l´esame del regolamento che modifica quello per la concessione degli assegni "una tantum" correlati alle nascite e alle adozioni di minori avvenute a partire dall´1 gennaio 2007. Un provvedimento che si inquadra nelle iniziative a sostegno della famiglia e della genitorialità, estendendo la possibilità di accesso al bonus a nuove categorie e ai casi di nascite gemellari. Il regolamento ha ottenuto parere favorevole da parte dell´Assemblea, con 13 voti a favore, 3 contrari ed altrettante astensioni. Come ha spiegato l´assessore regionale all´Istruzione e Cultura, Roberto Molinaro, la modifica alla normativa sul "bonus bebè" rappresenta uno degli elementi dell´ aggiornamento dell´apparato legislativo regionale attualmente in corso. Con questo strumento normativo sono stati finora erogati dalla Regione, tramite i Comuni, nei tre anni di operatività della legge (5. 200 "bonus bebè" nel 2007, 5. 236 nel 2008, 4. 700 nel 2009), oltre 7,850 milioni di euro. Parere favorevole, con 14 voti e un´astensione, ha poi ottenuto anche la proposta di legge per interventi di promozione per la cura e la conservazione finalizzata al risanamento e al recupero dei terreni incolti e/o abbandonati nei territori montani, illustrata dal consigliere regionale Franco Baritussio. La legge mira a consentire il recupero dei terreni nelle aree classificate montane del Friuli Venezia Giulia: attraverso le operazioni di sfalcio, fresatura, decespugliamento, taglio e rimozione di piante e di vegetazione permetterà la conservazione e il miglioramento del paesaggio montano, la salvaguardia del suolo, il riequilibrio economico e la valorizzazione delle attività agricole. Consentirà inoltre di svolgere interventi di prevenzione dal dissesto idrogeologico e di risolvere i problemi correlati alla presenza di animali nocivi nonchè la prevenzione degli incendi boschivi grazie allo sfalcio della vegetazione, in grado di limitare la diffusione delle fiamme. E´ infine stata rinviata alla prossima seduta del Consiglio l´espressione del parere sulla proposta di legge numero 85, "Modifiche alla legge regionale del 2 aprile del 1991, numero 14, in materia di Norme integrative in materia di diritto allo studio". . .  
   
 

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