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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Febbraio 2010
 
   
  SCUOLE DI MONTAGNA: LA GIUNTA PIEMONTESE INDIVIDUA GLI INTERVENTI PRIORITARI PER L´ANNO SCOLASTICO 2010-2011

 
   
  Torino, 10 Febbraio 2010 - La Giunta Regionale ha approvato la delibera relativa alle iniziative in merito al mantenimento ed allo sviluppo dei servizi scolastici nei territori montani, così come è previsto dalla legge regionale del 1999 che, stabilisce che i Comuni e le Comunità Montane, nell’ambito delle rispettive competenze, collaborino con l’Amministrazione Statale, la Regione e la Provincia nel realizzare un equilibrato sviluppo del servizio scolastico. La delibera stabilisce in particolare i criteri utili alle Comunità Montane piemontesi, per la predisposizione dei programmi annuali di intervento, programmi che dovranno essere sviluppati d’intesa con i dirigenti degli Istituti scolastici, grazie ad un finanziamento pari a 1. 500. 000 euro. Per l’anno scolastico 2010 – 2011, la Giunta ha individuato come prioritari gli interventi: · per salvaguardare la presenza della scuola in montagna , scongiurando il rischio della chiusura dei plessi, · per ottimizzare le situazioni delle pluriclassi nella scuola primaria e secondaria di 1° grado, · per migliorare l’offerta formativa sia curricolare che extracurricolare con un puntuale sostegno finanziario alla progettualità dell’istituto, · per potenziare lo studio della seconda lingua straniera nelle zone transfrontaliere (francese per le zone montane del cuneese e del torinese confinanti con la Francia; tedesco per le zone montane dell’Ossola confinanti con la Svizzera tedesca) “Tra gli obiettivi primari della politica regionale- dichiara l’assessore all’Istruzione Gianna Pentenero - c’è la necessità di garantire alle comunità che abitano i territori montani il mantenimento e lo sviluppo dei servizi essenziali. La scuola si pone come servizio irrinunciabile ed è quello che, più di ogni altro, ha conosciuto negli ultimi anni una profonda riorganizzazione e che sta vivendo, proprio in questi mesi, grandi difficoltà dovute a normative che, in un’ottica di tagli di personale docente e Ata, penalizzano soprattutto le aree più marginali della nostra Regione con la chiusura dei plessi, l’aumento delle situazioni di pluriclassi e la diminuzione dell’offerta formativa. , costringendo spesso le famiglie a trasferirsi in territori dove possono avvalersi di servizi più adeguati. Diventa a questo punto essenziale - conclude l’assessore - garantire un’offerta formativa in grado di equiparare i servizi scolastici montani ai servizi che di norma vengono offerti dalle strutture competenti sul resto del territorio. ” .  
   
 

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