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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Febbraio 2010
 
   
  LA GIUNTA VENETA APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ COMMERCIALI NEI CENTRI STORICI

 
   
  Venezia, 10 febbraio 2010 - Possibilità di apertura di centri commerciali all’interno del territorio urbano, raddoppio delle giornate di apertura domenicale e festiva, mantenimento fino la 2012 degli attuali contingenti di superfici previsti per la grande distribuzione. Sono queste alcune delle disposizioni contenute nel Disegno di Legge approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle Politiche dell’Economia Vendemiano Sartor, relativamente a “Disposizioni in materia di valorizzazione delle attività commerciali nei centri storici e nella città consolidata, grandi strutture di vendita, parchi commerciali e orari di vendita”. Si tratta di un provvedimento con il quale la Giunta intende valorizzare il settore del commercio in ambito urbano, contrastando nel contempo il fenomeno di crescente desertificazione delle città venete. È un dato, infatti, che le grandi strutture di vendita rappresentino un fattore di attrazione anche per le altre attività commerciali. In questa logica il Disegno di Legge prevede la facoltà di insediamento di centri commerciali in zone del territorio comunale nelle quali oggi, in base alle vigenti normative urbanistico-commerciali, tale insediamento non è consentito. Ovviamente per procedere sarà necessaria un’apposita variante allo strumento urbanistico comunale finalizzato a localizzare l’insediamento commerciale. Per quanto riguarda gli orari di vendita, in una fase sperimentale della durata di un anno dall’entrata in vigore della legge, si prevede l’innalzamento delle giornate di apertura domenicale e festiva dalle attuali otto più il mese di dicembre, a sedici giornate più il mese di dicembre. Queste saranno individuate dai Comuni in accordo con le associazioni di categoria, mentre, decorsa la fase sperimentale, l’individuazione del numero delle giornate di apertura domenicale e festiva è demandata alla Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare. Previsto l’ampliamento delle grandi strutture di vendita e dei parchi commerciali operanti da almeno cinque anni alla data di entrata in vigore della Legge, in una percentuale massima di ampliamento pari al venti per cento della superficie autorizzata e comunque entro il limite massimo di 2. 000 mq. A questo proposito si precisa che l’ampliamento è consentito nel rispetto delle vigenti norme regionali e statali in materia di conformità urbanistica, edilizia e di compatibilità ambientale. Previste infine misure di carattere finanziario, con la concessione di contribuiti per la realizzazione di programmi integrati di riqualificazione commerciale da realizzarsi nei centri urbani, mediante la valorizzazione e la modernizzazione dell’offerta commerciale e dei servizi, nonché a fornire servizi di supporto alle attività commerciali. “Si va – dichiara l’Assessore Sartor – verso un miglioramento dell’offerta commerciale all’interno delle città, nell’ottica anche di valorizzazione del patrimonio storico artistico. In questa logica sono previste, nel bilancio 2010, anche risorse a favore di Comuni e operatori per azioni strutturali di sistema. Queste rappresentano un elemento di stimolo non solo per i commercianti, ma anche per creare opportunità di lavoro per il settore edile, per quanto riguarda le ristrutturazioni. Credo – precisa Sartor – che questo Disegno di Legge, elaborato in accordo con le Associazione di Categoria e l’Associazione dei Comuni, nel limitare ulteriori interventi su aree esterne alla città e nel congelare fino al 2012 gli attuali contingenti di superficie, vada nella logica di una razionalizzazione dell’utilizzo del territorio. Per quanto riguarda gli orari di vendita, nel dare la facoltà di apertura in un numero maggiore di domeniche, si è cercato di allinearsi alle nostre regioni limitrofe, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Non solo, ma si è voluto dare maggiore margine agli operatori, in un momento particolarmente difficile. Vorrei anche ricordare – conclude Sartor – che con questa legge di valorizzazione e riqualificazione dei centri storici si risponde anche ad un’esigenza di ordine pubblico, perché si contrasta non solo il degrado urbano, ma anche quello sociale” .  
   
 

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