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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Febbraio 2010
 
   
  UE: "NON POSSIAMO LASCIARE LŽUCRAINA IN UNA SALA DŽATTESA PERMANENTE"

 
   
  Bruxelles, 15 febbraio 2010 - LŽaula ha esaminato, lŽ 11 febbraio, la situazione politica in Ucraina, soprattutto a seguito delle elezioni presidenziali di domenica scorsa, che hanno decretato la vittoria del candidato filorusso Yanukovich. I parlamentari in missione di osservazione elettorale a Kiev hanno giudicato lo svolgimento del voto corretto e in linea con gli standard internazionali. Parla Paweł Kowal, conservatore polacco a capo della delegazione. Onorevole Kowal: che cosa significa lŽesito di queste elezioni per lŽUe? Possiamo dire che ora lŽUe ha un partner allŽest. Uno stato in cui si tengono elezioni regolari, che portano a unŽalternanza di governo. LŽaffluenza è stata del 70%, più che in molti paesi europei. Ora lŽEuropa deve rispondere a questo evento, e aprirsi allŽUcraina. Che ricadute ha il risultato elettorale sulla nostra sicurezza energetica? Il peggio che può succedere, è che Yanukovich mantenga le sue "promesse elettorali". In tal caso, metterebbe un mediatore russo a capo delle negoziazioni fra Gazprom e lŽUcraina, e di conseguenza con lŽUe. E poi dice che vorrebbe fare entrare lŽUcraina nel progetto Nordstream. Peccato che lŽUcraina non sia nel percorso del gasdotto, anzi, che la Russia lŽabbia proprio tagliata fuori. UnŽaltra minaccia potrebbe venire dalla decisione della Russia di trattare con la Bielorussia, e vendere il gas a basso prezzo in cambio della sua influenza politica. DŽaltra parte, il nuovo presidente potrebbe optare per una seria cooperazione energetica con lŽUe, e permettere allŽUcraina di legarsi gradualmente al sistema di sicurezza europeo. Vedremo. Che direzione prenderanno dopo queste elezioni i rapporti fra lŽUe e lŽUcraina? La cosa più importante ora è la preparazione e la firma dellŽaccordo di Associazione con lŽUe, specialmente per quello che riguarda la libertà di commercio e la possibile abolizione dei visti in futuro. La società civile è a favore dellŽentrata nellŽUe. Ma questo sarà possibile solo dopo molti sforzi e sacrifici da parte dellŽUcraina. Io sono preoccupato che se non diciamo chiaramente Žla porta è aperta per lŽUcrainaŽ, perdiamo unŽopportunità di cambiamento. Il livello di sicurezza dei Paesi allŽest dellŽEuropa peggiorerà nei prossimi anni. Se vogliamo vedere un cambiamento vero in Ucraina, non possiamo lasciarla per sempre nella sala dŽattesa dellŽEuropa. Quali sono stati i punti importanti del dibattito in plenaria di oggi? La nostra dichiarazione inequivocabile che la porta è aperta. Sapendo che non sarà facile e che servirà tempo. Ma tutto dipende da questa dichiarazione. Altrimenti gli ucraini riterranno lŽofferta che arriva dalla Russia più interessante. Il rafforzamento dellŽinfluenza russa in Ucraina non può che incoraggiare le tendenze imperiali del Cremlino, peggiorando di conseguenza le relazioni di Mosca con lŽUe. Penso che lŽunica via dŽuscita sia questa, dobbiamo agire nello spirito dei padri fondatori dellŽUe. Yuliatymoshenko vuole il riconteggio dei voti. Che cosa può succedere ora? La Tymoshenko ha ottenuto un buon risultato, è normale che - vista la differenza di un pugno di voti - voglia che si facciano tutte le verifiche necessarie per essere sicuri del risultato. Questo accade in qualsiasi paese, anche europeo. Ad oggi non ci sono prove di brogli o di dati che cambierebbero sostanzialmente il risultato. La cosa migliore è che il presidente assuma le sue funzioni nel modo più sereno possibile. Una volta che i tribunali avranno effettuato tutti i controlli necessari, tutti i candidati dovrebbero accettare i risultati in nome del futuro del paese. La grande affluenza alle urne, non cŽè dubbio, confida una grande responsabilità a tutti i politici ucraini. Una delegazione di otto parlamentari di ritorno da Kiev lunedì ha confermato che i due turni elettorali si sono svolti in modo corretto e secondo gli impegni presi dallŽamministrazione ucraina con la comunità internazionale. .  
   
 

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