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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Febbraio 2010
 
   
  VALSUGANA: I RISULTATI DELLE ANALISI DELL´APPA SUI TERRENI FRA 15 GIORNI DISPONIBILI ANCHE I DATI SU ARIA E ACQUA E POI UN INCONTRO CON LA POPOLAZIONE

 
   
   Trento, 15 febbraio 2010 - Presentati l’ 11 febbraio nel corso di un incontro convocato congiuntamente dalla Provincia autonoma di Trento-assessorato all´ambiente e dall´Azienda provinciale per i servizi sanitari i risultati delle analisi dei terreni del Comune di Borgo Valsugana e dei Comuni limitrofi condotte dall´Appa e relative all´impatto dell´attività delle Acciaierie di Borgo Valsugana. I risultati dei controlli ambientali sono stati illustrati, alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, del vicepresidente e assessore all´ambiente Alberto Pacher, dell´assessore alla sanità Ugo Rossi, e per l´Apss del dottor Alberto Betta, mentre per l´Appa era presente il dirigente generale Fabio Berlanda, dapprima ai sindaci dei Comuni sui quali sono stati effettuati i 29 prelievi di terreno sottoposto ad analisi; subito dopo sono stati presentati agli organi di informazione nel corso di una conferenza stampa. I dati sulla presenza di diossine e furani nei terreni della Valsugana presi in esame dall´Appa non sono preoccupanti. Semplificando, se il limite da non superare è pari a 10, la media dei valori riscontrati nei terreni vicini all´ Acciaieria (e anche in quelli più lontani, è inferiore a 1 (0,947). Il valore più alto, registato a Villa Agnedo, è pari a 4,009 ng/kg, comunque inferiore di oltre la metà alla soglia fissata dalla legge. Anche dalle analisi relative ai metalli nei terreni, pur in presenza di valori molto variabili, si sono riscontrati nella quasi totalità dei casi valori inferiori ai limiti di legge. Per alcune sostanze, come l´arsenico, deve essere considerato inoltre il fondo naturale che caratterizza i terreni della zona. In nessun campione è stata riscontrata infine la presenza di cromo esavalente e di mercurio e non sono state rilevate concentrazioni significative di selenio e vanadio. Presentati nel corso di un incontro congiunto convocato dalla Provincia e dall´Apss i dati dei controlli realizzati dall´Appa sui terreni dei Comuni della Valugana più direttamente interessati all´attività dell´Acciaieria di Borgo (ma anche di Comuni più distanti, come lo stesso Trento, per gli opportuni confronti), al fine di rispondere alle preoccupazioni diffusesi nella comunità riguardo all´inquinamento ambientale nella valle e alle sue possibili conseguenze sulla salute nell´uomo. I controlli ambientali erano stati richiesti all’Appa (Agenzia provinciale protezione dell´ambiente) di Trento dalla Giunta provinciale, il 10 dicembre 2009. Quelli sui terreni sono ora conclusi, e i loro risultati sono stati esposti ai sindaci dei Comuni in questione, e successivamente presentati nel corso di una conferenza stampa. Quelli sull´aria e sull’acqua, invece, saranno disponibili fra una quindicina di giorni, assieme alla perizia degli esperti esterni nominati dalla Provincia, che stanno seguendo passo passo tutta la fase dei monitoraggi. Dopodiché vi sarà un nuovo incontro con i sindaci e quindi un incontro pubblico con la popolazione. Sempre stamani sono stati presentati anche alcuni dati relativi ai controlli sugli alimenti di origine animale effettuati dall´Apss e i dati epidemiologici relativi alla diffusione di tumori in valle. Ai sindaci il presidente Dellai ha chiesto di tenere sempre presenti le tre problematiche connesse a questa vicenda: gli eventuali illeciti (di competenza della magistratura); lo stato reale dell´’inquinamento della valle, che stando ai dati disponibili sarebbe diverso e molto meno grave di quello paventato da una parte dell´opinione pubblica; la discussione sul modello di sviluppo futuro della Valsugana, che è non solo legittima ma anche assolutamente "aperta", e che la Provincia intende affrontare assieme agli enti locali e alla popolazione "In questa fase - ha detto Dellai - come istituzioni è nostro dovere innanzitutto mettere a disposizone della gente dati certi e immediatamente verificabili sugli eventuali pericoli per la salute pubblica. Su questo ci siamo mossi, con le strutture interne e con autorevoli soggetti esterni. Volentieri siamo disponibili ad associare agli esperti che abbiamo individuato anche un eventuale perito di fiducia dei comuni. L´importante per noi è lavorare assieme, nell´interesse generale della popolazione. Sul terzo punto, quello relativo alle prospettive future dell´acciaieria e più in generale della valle, va benissimo qualsiasi discussione. Ciò però va tenuto distinto dall’emergenza attuale e dagli eventuali illeciti che dovessero essere accertati. " Il vicepresidente e assessore all´ambiente Pacher ha ricordato che "abbiamo il dovere di dare alla gente le corrette informazioni di cui disponiamo. I dati sui terreni, rispetto a quelli su aria e acqua, sono importanti perché fotografano la situazione com’è all’oggi, dopo anni di attività di un’acciaieria che ovviamente per molto tempo ha lavorato con parametri assolutamente diversi rispetti a quelli odierni, perché diverse erano le leggi e diverso era anche il quadro conoscitivo. Prendiamo atto delle richieste contenute nel documento dei sindaci: riguardo a quella relativa a un ´tavolo comune´, siamo perfettamente d´accordo, intendiamo continuare a lavorare in stretto contatto con le amministrazioni locali e a breve avremo appunto un altro incontro per esaminare i dati ancora in corso di elaborazione. Riguardo al futuro dell´acciaieria, e più in generale della valle, si tenga presente che una fabbrica la si può chiudere per ragioni estremamente gravi di salute pubblica, abbiamo però visto che a fronte dei dati acquisiti il Tribunale non ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura; esiste poi anche un percorso di tipo negoziale, da condurre, in un tavolo allargato a tutti i soggetti interessati, sulle problematiche dello sviluppo e delle vocazioni della valle nel loro complesso. Ma questo è un altro discorso e fin d´ora possiamo dichiarare che siamo assolutamente disposti ad aprire un confronto anche su questo versante. Però prima dobbiamo ragionare sui dati certi. Su questo voglio essere chiaro: la nostra preoccupazione non è quella di tranquillizzare la popolazione a tutti i costi, ma di fornire degli elementi di valutazione oggettivi, derivanti da campagne di analisi affidabili e replicabili (ogni campionamento può essere rifatto da chiunque, per questo diamo le informazioni su dove e come i prelievi sono stati eseguiti). Poi, potremo aprire un ragionamento a tutto campo sulle prospettive. " Anche l´assessore Rossi ha insistito sulla natura delle conoscenze che si stanno via via producendo. "Siamo amministratori, non possiamo che ragionare sulla base di criteri oggettivi. E i dati oggettivi sono quelli forniti dai tecnici. Abbiamo aggiunto ai tecnici dell’Appa anche dei tecnici esterni, e siamo pronti ad accogliere eventualmente anche richieste in questo senso provenienti dai sindaci. Ma non possiamo prendere decisioni se non sulla base di dati comprovati. " Gli esiti delle analisi sui suoli - I controlli dei terreni sono stati effettuati partendo da una serie di prelievi - in tutto 29 - effettuati nei giorni 15, 16 e 17 dicembre 2009 nei Comuni di Borgo Valsugana (9 campioni), Roncegno Terme (3 campioni), Ronchi Valsugana (1), Torcegno (1), Telve (2), Castelnuovo (2), Villa Agnedo (1), Ospedaletto (1), Grigno (2), Levico terme (2), centa San Nicolò (1), pergine Valsugana (2), Trento (2). Sono stati scelti siti con terreno integro, non lavorato e il più possibile non interessato da manipolazioni o riporti. I controlli del terreno riguardavano la verifica della concentrazione dei microinquinanti inorganici ed organici, ovvero: metalli, - Ipa (Idrocarburi Policiclici Aromatici), - Pcb (Poli Cloro Bifenili), - Policlorodibenzo diossine (Pcdd), - Policlorodibenzo furani (Pcdf). In sintesi, questi sono i principali risultati a cui è giunta l´Appa. Situazione dei terreni Per quanto riguarda le diossine e i furani, le sostanze che destano maggiore allarme, i dati evidenziano valori variabili ma nettamente inferiori al limite di 10 ng/kg (10 nanogrammi per chilogrammo di terreno) espressi come tossicità equivalente per terreni agricoli (100 ng/kg è invece il limite per terreni industriali). In pratica, e detto in termini più semplici, se la soglia di rischio è a 10, la media riscontrata nelle zone analizzate è inferiore ad 1 (0,947). Non c´è differenza tra la media rilevata nel comune di Borgo Valsugana e la media degli altri comuni. È stata analizzata anche la composizione delle diossine e dei furani che ha portato sì a valori variabili nei campioni ma tutti concordi nell´evidenziare la presenza quasi esclusiva delle diossine e dei furani eptacloro e octacloro, composti che presentano tossicità molto più bassa dei più pericolosi derivati tetracloro. Si tenga presente che la famiglia dei composti chimici denominati diossine e furani, che si generano in quasi tutte le combustioni (in particolare negli incendi boschivi), è composta da quasi 200 sostanze: di queste solo 7 sono riconosciute come tossiche e solo 1 (la “diossina di Seveso”, non presente nelle rilevazioni effettuate) è stata riconosciuta cancerogena. Ecco nel dettaglio i valori di riferimento per ogni punto di prelievo. Vediamo come i valori medi risultato - come già detto - assai bassi; si registra un "picco" a Villa Agnedo di 4,009 ng/kg, comunque inferiore di circa la metà rispetto al limite di tossicità. Il valore massimo riscontrato nei campioni prelevati nel Comune di Borgo Valsugana è pari a 2,777, ed è relativo al campione prelevato nella frazione di Olle. Venendo ai Pcb (Poli Cloro Bifenili), sostanze inquinanti presenti in molte sostanze fluide, oli e vernici, i dati dell´Appa evidenziano che solo in 12 campioni ne è stata rilevata la presenza, e solo a livelli molto bassi. Lo stesso dicasi per gli Ipa (Idrocarburi Policiclici Aromatici), che si formano per la combustione del carbone o del petrolio: solo in 12 campioni sono state rinvenute loro tracce, in concentrazioni molto basse. Va detto per precisione che in un campione prelevato nel Comune di Trento è stata riscontrata la presenza di Ipa sopra il limite di 10 mg/kg (24,3 mg/kg). Infine i metalli (antimonio, arsenico, berillio, cadmio, cobalto, cromo esavalente, cromo totale, mercurio, nichel, piombo, rame, selenio, stagno, tallio, vanadio, zinco): rimandando alle slides che alleghiamo per i dettagli, va sottolineato che in nessun campione è stata riscontrata la presenza di cromo esavalente e di mercurio e non sono state rilevate concentrazioni significative di selenio e vanadio. Nella quasi totalità dei casi i valori sono inferiori ai limiti di legge fissati per siti a uso verde pubblico, privato e residenziale. Fanno eccezione antimonio, arsenico, piombo, stagno e zinco. Per alcune sostanze, come l´arsenico, i valori superano il limite della normativa; questo è però un dato atteso considerato il valore di fondo naturale di quei terreni (a Levico, per esempio, dove si è riscontrato il valore massimo il fondo naturale per l´arsenico è pari a 81,5 mg/kg). Discorso analogo per lo stagno, dove si riscontra un generale superamento del limite di 1 mg/kg (la media è di 4,5 mg/kg), e in misura minore per lo zinco, dove 6 campioni superano il limite normativo. Per il piombo sono segnalati solo 2 superamenti, a Pergine e Borgo. Per l´antimonio infine un solo superamento, a Borgo (poco sopra la soglia di legge). .  
   
 

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