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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Febbraio 2010
 
   
  STUDIO SVELA LEGAMI TRA REGIONI CEREBRALI E SPIRITUALITÀ

 
   
   Bruxelles, 15 febbraio 2010 - Una nuova ricerca condotta in Italia ha gettato luce su come i cambiamenti cerebrali possono alterare il comportamento spirituale e religioso. Gli scienziati sperano che il loro studio - pubblicato nella rivista Neuron - potrà condurre a nuove cure per determinati disturbi della personalità. Per molto tempo la base neurale della spiritualità sembrava sfuggire alla ricerca. I recenti sviluppi dell´imaging e delle neuroscienze hanno ora permesso ai ricercatori di dare uno sguardo all´interno della parte spirituale del cervello. Ad esempio, gli esami condotti su persone religiose, ad esempio le suore cattoliche e i monaci buddisti esperti in diversi tipi di meditazione, hanno rivelato dei cambiamenti in una serie di aree cerebrali. "Studi di imaging neuronale hanno collegato l´attività all´interno di un ampia rete del cervello che collega la corteccia frontale, parietale e temporale, con le esperienze spirituali. Mancano tuttavia informazioni sul nesso causale tra una tele rete e la spiritualità", ha spiegato l´autore principale del documento, il dottor Cosimo Urgesi dell´Università di Udine, in Italia. Il dottor Urgesi e i suoi colleghi hanno adottato un approccio diverso per affrontare il problema. Essi hanno studiato i cambiamenti della personalità avvenuti in 88 persone in seguito ad interventi chirurgici per rimuovere un tumore cerebrale. Ai pazienti erano stati asportati tumori di vari tipi, collocati in regioni diverse del cervello. Il team ha analizzato la personalità spirituale dei pazienti prima e dopo l´operazione. Il loro studio era concentrato su una caratteristica chiamata "autotrascendenza". L´autotrascendenza si riflette nel modo di sentire, pensare e comportarsi delle persone. Chi possiede un´alta autotrascendenza, ha di solito un senso ridotto di se stesso e si identifica più facilmente in quanto parte integrante dell´universo nel suo insieme. Oltre a misurare il livello di autotrascendenza dei pazienti, i ricercatori hanno impiegato tecniche avanzate per creare la mappa delle lesioni cerebrali dopo l´intervento. "Questo approccio ci ha permesso di esplorare i probabili cambiamenti dell´autotrascendenza provocati da determinate lesioni cerebrali e il ruolo causale della struttura frontale, temporale e parietale nel confermare la differenza di autotrascendenza tra i vari individui", ha detto il dottor Franco Fabbro dell´Università di Udine. Gli scienziati hanno osservato che nei pazienti operati alla parte posteriore del cervello l´autotrascendenza cresceva dopo l´intervento. Non si riscontrava lo stesso fenomeno nei pazienti operati alla parte anteriore del cervello. Il fatto che i tumori cerebrali in diverse localizzazioni influivano diversamente sull´autotrascendenza indica che il cambiamento della spiritualità non dipende dal cambiamento più ampio del modo di vedere le cose, causato dall´esperienza di avere un tumore cerebrale. "Il nostro studio allarga notevolmente le conoscenze attuali, rivelando la base neurale dei tratti cognitivi ed emotivi che caratterizzano la spiritualità di ogni individuo", scrivono i ricercatori. "La nostra mappatura dei sintomi-lesioni è la prima dimostrazione dell´esistenza di un nesso causale tra il funzionamento cerebrale e l´autotrascendenza", ha commentato il dottor Urgesi. "I danni alla regione parietale posteriore hanno di solito indotto rapidi cambiamenti in una personalità stabile rispetto all´esperienza trascendentale. Pertanto, alla base dei comportamenti spirituali e religiosi alterati potrebbe esserci una disfunzione dell´attività neurale parietale". I ricercatori fanno notare che il livello di autotrascendenza sembra essere determinato geneticamente - almeno in parte - e che tali livelli sono alterati nei pazienti che soffrono di schizofrenia o altri disturbi mentali. "Analizzare gli effetti delle lesioni cerebrali sulle dimensioni complesse della personalità - come l´autotrascendenza - potrebbe gettare luce sull´interazione dei fattori genetici ed ambientali nel plasmare il nostro profilo spirituale e potrebbe contribuire a capire meglio il ruolo delle differenze individuali nei disturbi mentali", suggeriscono i ricercatori. In definitiva, le scoperte potrebbero eventualmente risultare in nuovi trattamenti per alcune forme di malattie mentali. "Se un tratto della personalità stabile come l´autotrascendenza può subire rapidi cambiamenti a causa di lesioni cerebrali, ciò porterebbe a pensare che almeno alcune dimensioni della personalità possano essere modificate agendo sull´attività neurale in determinate aree", ha detto Salvatore Aglioti della Sapienza Università di Roma, in Italia. "Forse nuovi approcci volti a modellare l´attività neurale potrebbero in ultim´analisi aprire la strada a nuove cure per i disturbi della personalità". Per maggiori informazioni, visitare: Neuron: http://www. Cell. Com/neuron/home Università di Udine: http://www. Uniud. It/ .  
   
 

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