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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Febbraio 2010
 
   
  TOSCANA, VERSO IL VOTO, RACCOLTA DELLE FIRME E PRESENTAZIONE DELLE LISTE TUTTI GLI ADEMPIMENTI PREVISTI PRIMA DEL 27 FEBBRAIO. COME A CHI RIVOLGERSI AGEVOLAZIONI FISCALI E POSTALI PER I CANDIDATI. LE REGOLE DA SEGUIRE E RICORDARE

 
   
  Firenze, 15 febbraio 2010 - C´è tempo fino al 27 febbraio per presentare i candidati presidenti e le liste dei candidati consiglieri regionali. Lo si potrà fare dalle 8 di venerdì 26 febbraio alle 12 di sabato 27 febbraio. Le candidature per la presidenza della Regione dovranno essere presentate agli uffici della Corte d´appello di Firenze. Le liste dei candidati consiglieri vanno consegnate invece agli uffici dei tribunali di ciascun capoluogo di provincia. Firme necessarie per i consiglieri, non per il presidente Prima occorre però raccogliere le firme a sostegno. Per il candidato presidente non servono. La legge elettorale toscana, a differenza di altre regioni, non le prevede ed il motivo è semplice: un candidato presidente deve essere sostenuto da almeno una lista e sono le liste che lo presentano. Le firme dei cittadini elettori occorrono invece p er le liste dei candidati consiglieri, diverse da provincia a provincia. Ne servono tra 1. 750 e 2. 500 a Firenze, tra 750 e 1. 000 a Massa-carrara, tra 1. 000 e 1. 500 in tutte le altre otto province toscane. Chi autentifica le firme - Le firme potranno essere autenticate dai segretari comunali, da funzionari incaricati dal sindaco o dal presidente della provincia, da consiglieri provinciali e comunali che comunichino la propria disponibilità al sindaco o al presidente della provincia. Potranno autenticare le firme anche i consiglieri, provinciali o comunali, che siano contemporaneamente candidati. Lo potranno fare, come gli altri, negli uffici di Comune e Provincia ma anche in un luogo pubblico, purché aperto e all´interno del territorio di competenza. Un consigliere comunale o un funzionario comunale non potrà infatti autenticare firme al di fuori del proprio comune. Un consigliere provinciale o un funzionario provinciale potrà farlo nei soli comuni che sono parte della provincia in cui è stato eletto o per cui lavora. Gli uffici elettorali dei Comuni dovranno rimanere aperti, per la sottoscrizione delle liste, almeno 8 ore al giorno da lunedì al venerdì e 8 ore anche sabato 20 e domenica 21 febbraio, oltre ai giorni di presentazione delle liste. Nei comuni con meno di tremila abitanti gli uffici dovranno rimanere aperti per almeno 4 ore al giorno. Liste ufficiali entro il 3 marzo - Se non ci saranno ricorsi, basteranno 48 ore a Tribunali e Corte d´Appello per il via libera. In caso di contestazioni, la pronuncia potrebbe slittare fino al 3 marzo. Dal Ministero dell´interno ricordano che, per quanto riguarda la documentazione da produrre a corredo della presentazione delle liste e delle candidature, non valgono le autocertificazione o le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà. Da tre a quattordici candidati nei dieci collegi - Il numero massimo dei candidati consiglieri per ciascuna lista varia a seconda della popolazione della provincia. A Prato, Massa-carrara e Grosseto non potranno essere più tre, a Siena e Pistoia gli aspiranti consiglieri di ogni lista potranno arrivare a 4, 5 a Livorno ed Arezzo, 6 a Pisa e Lucca e 14 a Firenze. In ciascuna lista non potranno essere presentati più di due terzi di candidati dello stesso genere. Se su tre aspiranti consiglieri due sono maschi, il terzo dovrà essere donna. O viceversa. Il candidato presidente dovrà indicare anche chi intende nominare vice-presidente della giunta regionale. La legge elettorale toscana non prevede la possibilità di esprimere preferenze. I consiglieri sono eletti nell´ordine con cui compaiono sulla scheda elettorale, che deve rispecchiare, pena un´ammenda, i risultati delle primarie (per le liste che vi hanno fatto ricorso). Par condicio, spazi di propaganda, agevolazioni postali e fiscali Dall´indizione dei comizi elettorali, avvenuta l´8 febbraio, sono scattate le norme della par condicio. Tra il 23 e il 25 febbraio le giunte comunali dovranno delimitare gli spazi per le affissioni di propaganda elettorale. Anche i partiti e gruppi politici che non partecipano direttamente alle elezioni potrà richiederli, per fiancheggiare altre liste, ma dovranno farlo entro il 22 febbraio. I Comuni dovranno mettere i propri locali a disposizione dei partiti e movimenti che partecipano alla competizione elettorale. Per la stampa di materiale tipografico o per l´acquisto di spazi di comunicazione politica su televisioni, quotidiani e periodici, come per l´affitto di locali e per le spese che riguardano l´organizzazione di manifestazioni, sono previste agevolazioni fiscali. Nei trenta giorni che precedono il voto sono previste anche tariffe postali agevolate per l´invio di materiale elettorale. Informazioni maggiori sono disponibili sul sito www. Poste. It. Volantini vietati, altoparlanti con autorizzazione - Da venerdì 26 febbraio è vietato il lancio di volantini in luogo pubblico, la propaganda elettorale luminosa o figurativa (escluse le insegne delle sedi dei partiti) e la propaganda luminosa mobile. Sempre dal 26 febbraio scattano le norme che regolano l´uso di altoparlanti su mezzi mobili, che, se usati per propaganda elettorale, devono essere preventivamente autorizzati dal sindaco o dal Prefetto. Sondaggi vietati negli ultimi quindici giorni Dal 13 marzo sino alla chiusura delle operazioni di voto è vietato rendere pubblici o diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull´esito delle elezioni o gli orientamenti politici degli elettori, anche se effettuati in un periodo precedente a quello del divieto. .  
   
 

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