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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Febbraio 2010
 
   
  CRISTIANA FIORETTI: 1910- 2010 LIGHT-ABSTR-ACTION: L’INTERIORITÀ STRUTTURA UNO SPAZIO DELL’ASTRAZIONE A MILANO, CASA DELL’ENERGIA

 
   
  Milano, 15 febbraio 2010 - La Casa dell’Energia, in occasione del centenario della costituzione dell’Azienda Elettrica Municipale di Milano, presenta dall’11 al 30 marzo, Light Abstr-action, la prima installazione di Cristiana Fioretti site-specific multimediale, realizzata per celebrare l’energia come segno poetico dei linguaggi visuali per eccellenza. In questo edificio razionalista, austero e monumentale degli anni Trenta, si espone un’installazione che interagisce con lo spazio, puntando sull’effetto scenografico, mediante un mix di colori, suoni, proiezioni, light box, luce ed opere a tecnica mista per strutturare non un singolo oggetto, ma le potenzialità formali ed architettoniche e tridimensionali del colore che definisce luoghi immaginari. Astrazione, luce, suono e proiezioni interagiscono con l’architettura e sono gli elementi di un progetto complesso composto da volumi e dimensioni luminose che amplificano la nostra percezione dello spazio. L’autrice compone non opere singole, ma un progetto unitario creato come uno spartito cromatico, con note tonali contenute in light box verticali, volumi luminosi che interagiscono con lo spazio e invitano lo spettatore ad immaginare paesaggi descritti nel segno della luce, nell’evocazione di atmosfere trasparenti come l’aria e in perenne movimento come il mare. Fioretti passa dalla visibilità alla strutturalità dell’opera che non è più di rottura, com’è stato l’astrattismo nei primi anni del Novecento, ma di struttura come dimostra questo site-specific che trasforma lo spettatore in un catalizzatore di spazi aperti, dentro a un contenitore chiuso con pochissime aperture e fonti d’illuminazione naturali. Per la prima volta in questo edificio, il colore si fa forma concreta e diventa struttura, prende forma tra un volume e l’altro con intersecazioni di linee di forza, puntando sull’allestimento scenografico della luce che sprigiona l’energia primaria della creatività. .  
   
 

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