Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Febbraio 2010
 
   
  FAMIGLIA: IL BILANCIO VENETO 2010 CONSENTIRA’ PIU’ RISORSE PER SCUOLE INFANZIA. MA DALLO STATO RESTA DISATTESO IL VERO RIMBORSO ALLE FAMIGLIE, CHE PAGANO IN PIU’ 130 MILIONI DI EURO”

 
   
  Venezia, 12 febbraio 2010 “Con l’approvazione della legge di bilancio per il 2010 la Regione del Veneto potrà aumentare i contributi per le 1200 scuole d’infanzia non statali per un valore di quasi il 20 per cento superiore a quanto assegnato mediamente negli ultimi anni, per un valore complessivo di 14 milioni di euro. E’ un dato importante del quale terremo conto già con il provvedimento di riparto dell’acconto per il 2010. Ho già dato indicazioni agli uffici regionali affinché questo atto possa essere portato in Giunta non appena entrerà in vigore la legge di bilancio per il 2010, per fine febbraio”. E’ quanto afferma l’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi tirando le prime somme sulle nuove assegnazioni per il settore sociale contenute nella manovra regionale per il 2010 approvata venerdì scorso dal Consiglio regionale. “Nei mesi scorsi c’è stato un forte appello da parte delle Scuole d’Infanzia paritarie del Veneto, che rischiano il tracollo finanziario se Stato, Comuni e Regione non intervengono con maggiori risorse per sostenerne la gestione – spiega l’assessore – oggi supportata per quasi la metà dalle famiglie o dalle comunità parrocchiali. Questo appello è stato positivamente accolto dal Consiglio regionale del Veneto che, con l’incremento approvato consente almeno di scongiurare l’aumento delle rette a carico delle famiglie per tutto il 2010”. “Tuttavia – ricorda Valdegamberi – saremo lontani dal risolvere il problema dei costi dei servizi all’infanzia nel Veneto, finché lo Stato non realizzerà la piena parità, anche economica delle scuole materne non statali. Per farlo basterà assegnare al Veneto le risorse che, a parità di tutte le altre regioni, ogni anno i conti pubblici risparmiano per la presenza di una rete di scuole non statali che non ha paragoni con altre regioni”. In Veneto, infatti, oltre il 70 per cento delle scuole d’Infanzia è gestito da enti privati e del terzo settore o dai Comuni, ed accoglie circa 100. 000 bambini. Il costo annuo per bambino – sono dati forniti dalla Fism regionale – è pari a circa 2. 700 euro, del quale il 22% è pagato dal Ministero dell’Istruzione, il 22% dai Comuni e l’8% dalla Regione, contributo non obbligatorio, ma reso sin dal 1980 in virtù del servizio sociale svolto dalle scuole stesse. “Nel Veneto, invece, le stesse scuole gestite dal Ministero costano 4. 000 euro l’anno. 1. 300 euro in più, che moltiplicato 100. 000 bambini fanno 130 milioni di euro l’anno – afferma l’esponente della Giunta veneta –. E’ questo l’ordine di grandezza di risorse che devono rimanere a favore delle famiglie venete, che stanno pagando due volte lo stesso servizio. E’ un aspetto sul quale da anni la Regione del Veneto con l’assessorato alle Politiche sociali sta insistendo nei confronti dello Stato, affinché non solo si tolga la spesa sociale dal patto di stabilità, ma si intervenga affinché federalismo e sussidiarietà non restino, come sono oggi, dei meri slogan, perfettamente disattesi nel settore delle politiche per l’infanzia e per la famiglia”. .  
   
 

<<BACK