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Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Febbraio 2010 |
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LA REGIONE PIEMONTE STANZIA 31 MILIONI DI EURO PER LE NON AUTOSUFFICIENZE
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Torino, 16 Febbraio 2010 - Gli assegni di cura verranno riconosciuti anche ai portatori di gravi disabilita´ La Regione Piemonte continuerà anche nel 2010 a erogare i contributi economici a sostegno della domiciliarità per le persone non autosufficienti. Questa mattina, infatti, la Giunta regionale, su proposta degli assessori alla tutela della salute e sanità e al welfare, ha deciso lo stanziamento di 31 milioni di euro per il finanziamento degli assegni di cura istituiti lo scorso anno, estendendo il diritto a usufruirne anche ai portatori di gravi disabilità di età inferiore ai 65 anni. Dei 31 milioni di euro, 25 saranno destinati alla prosecuzione degli interventi a favore degli anziani e si andranno ad aggiungere ai 21 milioni messi a disposizione lo scorso anno. I restanti 6, invece, saranno finalizzati a sperimentare la domiciliarità per le persone non autosufficienti con meno di 65 anni. I cittadini interessati potranno presentare la richiesta presso gli sportelli unici, oppure presso la sede del Distretto sanitario o del Consorzio socio- assistenziale del proprio territorio. Attraverso il lavoro delle Commissioni di valutazione multidisciplinari (composte da medici, infermieri, assistenti sociali e altre eventuali figure professionali ritenute opportune per ogni singolo caso) e in base al grado di non autosufficienza e alle necessità sanitarie e sociali della persona, sarà definito il piano di assistenza individualizzato (P. A. I). In caso si ritengano necessari interventi domiciliari, al paziente verrà riconosciuta una somma per il pagamento dei servizi di assistenza tutelare previsti dal P. A. I, che potranno essere anche più di uno, ma che nel loro complesso non potranno superare gli 800 euro mensili nei casi di bassa intensità assistenziale, i 1. 100 euro nei casi di media intensità e i 1350 euro in quelli di medio-alta intensità (elevabili a 1. 640 per i soggetti senza rete familiare). L’assegno potrà essere utilizzato per il lavoro svolto sia da figure professionali regolarmente assunte, sia da familiari o da volontari, nonché per l’acquisto di servizi come il telesoccorso o la consegna di dei pasti presso la propria abitazione. . |
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