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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Febbraio 2010
 
   
  ALCOLISMO. PRESENTATA A VERONA BANCA DATI CLUB ALCOLISTI IN TRATTAMENTO NEL VENETO

 
   
   Verona, 16 febbraio 2010 - La banca dati del Club degli alcolisti in trattamento nel Veneto è stata presentata oggi a Verona nella sala polifunzionale dell’ospedale di Marzana, dall’Arcat (Club alcolisti in trattamento) regionale alla presenza dell’Assessore alle Politiche Sociali Stefano Valdegamberi. La realizzazione della banca dati si è resa possibile grazie al contributo di 38000 euro assegnato dalla Regione Veneto con una delibera del dicembre 2008 per favorire lo sviluppo dei programmi dell’approccio ecologico sociale ai problemi alcol correlati. In Veneto, nel 2008, risultano attivi sul territorio 534 Club, dunque un Club ogni 9149 abitanti. Frequentano i Club ogni anno tra le 4700 e 4800 famiglie e i nuovi ingressi totali sono circa 1100 l’anno. Dalla banca dati emerge anche che nel Veneto i Club sono molto diffusi; il 90% delle persone non deve fare più di 10 km per raggiungerli, mentre il 65% non fa più di 5 km; solo il 2% fa più di 20%. “La banca dati -è stato detto- nasce con l’idea di “censire” questo sistema, ma anche con l’obiettivo di conoscerlo meglio per arrivare ad una crescita qualitativa. Rimane tuttavia assodato che l’assunzione di bevanda alcoliche nel Veneto rimanda ad un’area comportamentale di confine tra un uso promosso dalla cultura enogastronomica e un uso che provoca gravi problemi di salute”. Le persone che frequentano i Club alcolisti in trattamento nel Veneto sono oltre 8000. Per quanto riguarda l’ospitalizzazione, nel biennio 2007-2008 è stato di 7000 ricovei di cui 73,7% maschi e 26,3% donne. L’assessore Valdegamberi ha detto: “Le cause di morte per abuso di alcol sono tra le prime nella classifica di decessi nel nostro paese e nella nostra regione. Tuttavia la dipendenza da alcol passa in secondo ordine rispetto ad altre forme di dipendenza. C’è più tolleranza, secondo me malintesa, verso questo tipo di consumo magari per interessi di tipo economico o culturale. Nelle compagne di comunicazione e anche negli interventi proposti da qualche amministrazione pubblica, anche veronese, si punta di più il dito sulla questione della sicurezza che non su quella della salute. Si tratta di atteggiamenti contraddittori soprattutto quando si assiste ad enti pubblici che organizzano il giro delle osterie o il tour delle discoteche. Ripeto, l’abuso di alcol è una questione che riguarda innanzitutto la cura della propria salute e per questo bisogna educare giovani e adulti a corretti stili di vita”. .  
   
 

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