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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Febbraio 2010
 
   
  ISTITUIRE AD AQUILEIA LA BIBLIOTECA NAZIONALE DI ARCHEOLOGIA DEL NORD ITALIA

 
   
   Udine, 17 febbraio 2010 - Trasformare Palazzo Brunner di Aquileia nella prima Biblioteca nazionale di Archeologia dell’Italia Settentrionale. È l’ambizioso progetto illustrato nel corso di un incontro dal presidente della Provincia on. Pietro Fontanini e dall’assessore provinciale al turismo Franco Mattiussi al soprintendente ai beni archeologici del Friuli Luigi Fozzati. Progetto che, anche secondo il soprintendente, potrebbe essere agevolmente attuato dando finalmente un’opportuna collocazione al patrimonio librario presente ad Aquileia. Per l’assessore Mattiussi, «la proposta dovrebbe essere fatta propria dalla Fondazione che, collaborando con la Sovrintendenza, dovrebbe dare corso a questa iniziativa abbandonando l’idea della “micro-biblioteca” prevista in Casa Pasqualis e avanzata dalla Fondazione stessa, a favore di un’iniziativa di orizzonti più ampi. Ciò consentirebbe di individuare uno spazio più consono alla specificità dell’iniziativa ma soprattutto come la “Grande Biblioteca nazionale di Archeologia” che vedrebbe in Aquileia una destinazione culturale di sicuro interesse. È importante anche la proposta del sovrintendente – ha proseguito Mattiussi – di creare un polo culturale con una biblioteca di testi di archeologia medievale in una città con ambizioni di entrare nel patrimonio mondiale dell’Unesco come Cividale, creando così un circuito con grandi potenzialità culturali e turistiche». Quanto alla struttura individuata ad Aquileia, «per le sue caratteristiche – ha spiegato Mattiussi -, l’immobile, restaurato con i fondi del Giubileo, mai utilizzato e oggi praticamente abbandonato, è semplicemente perfetto. Perfetto in quanto, come emerso dal sopralluogo effettuato, il fabbricato presenta caratteristiche ottimali: la struttura portante infatti si presta bene a sostenere il peso dei volumi che sarebbero lì collocati». Secondo il presidente Fontanini, «il potenziale artistico, culturale e archeologico di Aquileia è immenso. Se da un lato sarebbe impossibile pensare di poter gestire il mantenimento dell’antica città romana se fosse completamente riportata alla luce, ottimizzare l’utilizzo degli spazi già esistenti per permettere ai visitatori di conoscere materiale al momento non disponibile, è doveroso». E questo in funzione di un arricchimento dell’offerta turistica della cittadina. «Non è raro – ha spiegato Mattiussi – che i turisti che arrivano qui per visitare i resti romani, allunghino di qualche giorno la propria permanenza quando scoprono di poter visitare altri luoghi interessanti oltre a quelli inizialmente prescelti come meta. Questo intervento – ha aggiunto – non comporterebbe spese esorbitanti stante che stiamo parlando di strutture già consona alle esigenze». Cruciale sarà certamente l’istituzione della Biblioteca, passaggio che permetterà di dirottare i finanziamenti necessari per allestire e mantenere la struttura. .  
   
 

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