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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Febbraio 2010
 
   
  2010 ANNO EUROPEO DELLA LOTTA ALLA POVERTÀ E ALL’ESCLUSIONE SOCIALE

 
   
   Bruxelles, 17 febbraio 2010 - Circa 80 milioni di persone nella nostra ricca Europa vivono in povertà, e hanno difficoltà a soddisfare i bisogni di base. La situazione è aggravata dalla crisi economica, che potrebbe avere ripercussioni sociali di lungo termine. L´europa fa della lotta alla povertà una priorità, e consacra il 2010 a sensibilizzare governi e cittadini su questa dura realtà. Il diritto a "vivere dignitosamente" è riconosciuto come diritto fondamentale dall´Unione europea (vedi primo link in basso). Eppure un cittadino europeo su sei vive in condizioni di povertà. Visto che le politiche sociali, e in particolare la ridistribuzione della ricchezza, incombono principalmente ai governi nazionali, che cosa può fare l´Europa per lottare contro la povertà? Le azioni proposte in occasione dell´Anno europeo vanno in due direzioni. Avvicinare le comunità emarginate - Una serie di azioni mira a raggiungere le persone che vivono in povertà o in condizioni di esclusione sociale, per spiegare quali sono i loro diritti, e quali possibilità hanno per costruire un cammino di uscita dall´esclusione. Sensibilizzare società e media - Altre iniziative saranno indirizzate a un pubblico generale, e in particolare agli studenti e ai media, per far comprendere le problematiche complesse della povertà e creare legami con le comunità emarginate nella loro comunità. Che cos´è la povertà? Il rapporto Eurostat sulla povertà e l´esclusione in Europa distingue fra la povertà "estrema" e la povertà "relativa". La prima è l´impossibilità di soddisfare i bisogni di base: il nutrimento, l´acqua potabile, la salute, l´alloggio, l´educazione. Questa condizione tocca alcuni gruppi sociali in Europa, particolarmente i Rom in diversi paesi Ue. La povertà relativa è legata al contesto in cui si vive: le entrate e le risorse sono tali da non permettere alle persone di vivere secondo gli standard "considerati accettabili nel loro contesto sociale". Questa è la forma di povertà più diffusa in Europa. L´esclusione sociale, invece, tocca coloro che non possono prendere parte alla vita della società come gli altri, a causa della loro povertà, della mancanza di educazione o di competenze, o perché vittime di discriminazioni. L´esclusione è una distanza dalla sfera collettiva, che sia essa il lavoro, il sistema educativo, le reti sociali, la politica, le attività comuni. Le comunità escluse si sentono spesso impotenti e lontane dagli ambiti di decisione che le riguardano. Inclusione attiva - L´anno europeo dedica un budget di 17 milioni di euro alle azioni a favore dell´inclusione negli Stati membri, un budget più elevato di qualsiasi altro "anno europeo". Le azioni verranno svolte per la gran parte a livello nazionale, coinvolgendo Ong, associazioni attive nel sociale e enti locali: per le iniziative previste in Italia, segui il link in basso. La povertà in Europa: 79 milioni di persone vivono sotto la soglia di povertà in Europa "Sotto la soglia di povertà": le entrate corrispondono a meno del 60% della media nazionale. La povertà tocca il 16% della popolazione: 1cittadino su 6. Il 19% dei bambini nell´Ue sono a rischio povertà. In Italia 13,6% di poveri secondo l´Istat. .  
   
 

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