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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Febbraio 2010
 
   
  TRENTINO, REGOLARIZZAZIONE GIA´ CONCLUSA GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE FRA IL CINFORMI, IL SERVIZIO LAVORO, L’INPS E LA QUESTURA, LA PROVINCIA DI TRENTO È STATA LA PRIMA IN ITALIA A CONCLUDERE LA PROCEDURA DI EMERSIONE DA LAVORO DOMESTICO IN NERO

 
   
   Trento, 17 febbraio 2010 - Un migliaio di domande esaminate, oltre l’80% accolte; tre quarti dei datori di lavoro italiani; Moldavia primo Paese di provenienza dei lavoratori; permesso di soggiorno già ritirato dall’80% dei lavoratori. Sono i principali dati che descrivono la procedura di emersione da lavoro domestico in nero in Trentino, meglio nota come “regolarizzazione”. Procedura che in provincia di Trento, grazie alla positiva collaborazione fra il Cinformi, il Servizio lavoro (responsabile della procedura), l’Inps e la Questura poteva dirsi sostanzialmente conclusa già a metà dello scorso mese di gennaio, come aveva preannunciato a fine 2009 anche l’assessore competente in materia di immigrazione Lia Giovanazzi Beltrami. La provincia di Trento è stata quindi la prima in Italia a concludere la procedura di emersione da lavoro domestico in nero. Resta da chiudere solamente un numero ristretto di pratiche che devono essere completate, integrate o che necessitano di ulteriori approfondimenti. I dati sono stati presentati ieri mattina dall’assessore provinciale alla Solidarietà internazionale e alla convivenza Lia Giovanazzi Beltrami, dal Questore di Trento Angelo Caldarola, dal direttore regionale dell’Inps Gaetano Guerriero, dal dirigente del Servizio lavoro della Provincia Sergio Vergari accompagnato dal direttore dell’Ufficio mercato del lavoro Luca Aldrighetti e dal responsabile del Cinformi Pierluigi La Spada. "Sono molto soddisfatta - ha detto l´assessore Beltrami - per questo risultato che premia la capacità collaborativa e organizzativa messa in campo da tutti gli enti coinvolti, in particolare Questura e Inps. E´ importante inoltre il lavoro svolto da Cinformi perchè anche informare correttamente è un modo per costruire la convivenza. Per il 2010 il nostro obiettivo è portare a compimento il Piano della Convivenza, rafforzando il rapporto esistente tra le tante associazioni coinvolte e il tessuto sociale trentino e investendo nella formazione. Se il Trentino viene considerato un territorio ad alta capacità di convivenza lo si deve all´impegno costante di tutti i soggetti coinvolti". A questo risultato ha contribuito, accanto alla sinergia fra i soggetti coinvolti nella procedura, anche la campagna di informazione avviata dal Cinformi dopo la decisione del Governo di avviare la regolarizzazione dei lavoratori del settore domestico. Sono stati messi infatti a disposizione dei vari “attori” interessati (lavoratori, famiglie, addetti ai lavori) diversi strumenti per conoscere tutti i dettagli della procedura: un opuscolo informativo, spot televisivi e online, notizie aggiornate e schede informative sui quotidiani locali. Nel frattempo con il Servizio lavoro sono state approntate le procedure e il 15 ottobre, due settimane dopo la chiusura dei termini (30 settembre) per presentare domanda di regolarizzazione, al Cinformi si sono presentati i datori di lavoro e i lavoratori convocati dal Servizio lavoro per concludere la procedura. Al Cinformi è stato organizzato uno sportello unico di cui hanno fatto parte anche i funzionari Inps per consentire di adempiere in un´unica sede anche all’assunzione, mentre la Questura è stata collegata telematicamente per il parere preventivo su eventuali cause ostative. I numeri della regolarizzazione (dati forniti dal Servizio lavoro) Su 1168 domande di regolarizzazione, ad oggi 956 hanno avuto esito positivo; 19 sono complessivamente i casi di annullamento o mancata presentazione delle parti; 42 gli avvisi di rigetto inviati; 151 le pratiche sospese in attesa di ulteriori verifiche. Il 73% del totale delle domande è stato presentato da datori di lavoro italiani, mentre le restanti da datori di lavoro stranieri (che devono avere un permesso di soggiorno Ce di lunga permanenza, ex carta di soggiorno). I datori di lavoro stranieri sono originari soprattutto di Pakistan e Marocco, seguono Cina, Tunisia e Albania. I principali Paesi di provenienza dei lavoratori per i quali è stata presentata domanda di regolarizzazione sono nell’ordine Moldavia (27%) e Ucraina (16%), seguono Marocco (12%) e Pakistan (11%). Per quanto riguarda invece la residenza dei datori di lavoro, le domande sono arrivate da più di 150 comuni, con numeri significativi a Trento, Rovereto, Riva e Arco. Il 58% delle domande di emersione è stata presentata per colf, mentre le restanti per assistenza a persone non autosufficienti. .  
   
 

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