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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Febbraio 2010
 
   
  EDILIZIA RESIDENZIALE DOCUMENTO PRELIMINARE “POA” 2010; REGIONE UMBRIA SCRIVE A COMUNI E ATER

 
   
  Perugia, 17 febbraio 2010 – L’assessorato regionale alle Politiche sociali e all’Edilizia residenziale pubblica ha inviato una lettera ai Comuni interessati e alle Ater di Perugia e Terni per informarli dell’approvazione, da parte della Giunta regionale dell’Umbria, del documento preliminare al Programma Operativo annuale 2010 di edilizia residenziale pubblica. L’ammontare finanziario del Programma è di 20 milioni 500mila euro, cui si aggiungono ulteriori fondi, per oltre 6 milioni di euro, derivanti da risorse non utilizzate o revocate. In particolare 2 milioni 500mila sono stati destinati al Fondo regionale per l’affitto, 12 milioni 141mila euro alla locazione a canone sociale, 5 milioni alla locazione a termine e con proprietà differita, 4 milioni agli affitti permanenti, 1 milione per interventi all’interno dei “Puc” e dei contratti di quartiere, 2 milioni per interventi nei centri storici. Nella lettera si indicano i 16 Comuni umbri dove verranno complessivamente realizzati 105 alloggi per la locazione a canone sociale e 153 a canone concordato. Si tratta di Acquasparta (5 alloggi a canone sociale), Bevagna (8 alloggi a canone concordato permanente a 30 anni), Città di Castello (10 alloggi a canone concordato permanente a 30 anni), Giano dell’Umbria (9 alloggi a canone concordato permanente a 30 anni), Gubbio (12 alloggi a canone concordato permanente a 30 anni), Massa Martana (12 alloggi a canone sociale), Narni (15 alloggi a canone concordato a termine o a proprietà differita), Norcia (10 alloggi a canone sociale), Orvieto (8 alloggi a canone sociale), Panicale (4 alloggi a canone sociale), Perugia (27 alloggi a canone sociale e 32 a canone concordato a termine o a proprietà differita), Piegaro (8 alloggi a canone sociale), Spello (8 alloggi a canone concordato a termine o a proprietà differita), Spoleto (15 alloggi a canone concordato a termine o a proprietà differita), Terni (22 alloggi a canone sociale, 12 a canone concordato permanente a 30 anni e 32 a canone concordato a termine o a proprietà differita), Todi (9 alloggi a canone sociale). Per quanto concerne la locazione a canone concordato al fine di individuare gli operatori che dovranno realizzare gli interventi, i Comuni dovranno emanare – si legge nella lettera – un apposito bando di concorso, mentre entro il 31 agosto Comuni e Ater dovranno trasmettere alla Regione Umbria le proposte d’intervento ritenute ammissibili, corredate di tutta la documentazione del documento preliminare. La scelta degli interventi da ammettere a finanziamento e da inserire nel Poa definitivo verrà effettuata tenendo conto della priorità per gli interventi di “solo acquisto", in subordine dei comuni ad alta tensione abitativa e del livello di fattibilità e qualità dei progetti, nonché della posizione conseguita nella graduatoria predisposta dal Comune. Per l’individuazione dei Comuni dove realizzare gli interventi – spiegano all’assessorato regionale - si è tenuto conto prioritariamente di quelli ad alta tensione abitativa, del riequilibrio, per quanto possibile, della distribuzione territoriale degli interventi; della “immediata cantierabilità” degli interventi, della proprietà pubblica dell’area o dell’immobile da recuperare, del numero di domande pervenute in occasione dell’ultimo bando di Erp. Da ricordare infine che gli interventi edilizi realizzati o recuperati nell’ambito del Poa con contributo pubblico dovranno ottenere la “certificazione di sostenibilità ambientale degli edifici”. Le procedure del “Poa” 2010 – affermano all’assessorato regionale all’edilizia residenziale pubblica - sono state accelerate e anticipate per consentire una rapida realizzazione degli interventi. Con esso si completa il Programma triennale di edilizia residenziale pubblica 2008-2010 attraverso il quale la Regione ha proseguito, con risorse e qualità degli interventi, nel suo impegno per far fronte al crescente disagio abitativo dell’Umbria, uno degli obiettivi prioritari fin dall’inizio della legislatura. Negli ultimi tre anni sono stati messi a disposizione circa 3500 alloggi, privilegiando il recupero del patrimonio edilizio esistente. Dallo scorso anno è stato attivato il Fondo regionale per l’affitto, un nuovo strumento che l’Umbria sperimenta per prima a livello nazionale per rispondere al bisogno abitativo delle famiglie in modo sempre più efficace. Si tratta di scelte e di azioni – concludono all’assessorato – che, a differenza di quanto accade a livello nazionale, testimoniano l’impegno della Regione per dare concretezza al diritto all’abitazione proprio di ogni cittadino. .  
   
 

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