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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Febbraio 2010
 
   
  SCIENZIATI AUMENTANO LŽEFFICIENZA DELLE CELLE SOLARI

 
   
  Bruxelles, 22 febbraio 2010 - Un team di scienziati tedeschi ha sviluppato una tecnica che permette di trattare le superfici delle nanoparticelle. Questo trattamento aumenta lŽefficienza delle celle solari organiche. Il lavoro, che è stato presentato sulla rivista Applied Physics Letters, mostra come si sia ottenuta unŽefficienza del 2% usando i cosiddetti punti quantici fatti di cadmio selenide. I ricercatori dellŽIstituto di tecnologia dei microsistemi (Imtek) e del Centro di ricerca sui materiali di Friburgo (Fmf), entrambi presso lŽUniversità di Friburgo in Germania, sono riusciti a superare i precedenti indici di efficienza che oscillavano tra lŽ1 e lŽ1,8%. Il metodo è protetto da brevetto. Il gruppo di ricerca "Dye and Organic Solar Cells" dellŽIstituto Fraunhofer per i sistemi di energia solare in Germania ha confermato le misurazioni ottenute dagli scienziati di Friburgo. Secondo il team, le celle solari ibride sono protette da una copertura che contiene un misto di nanoparticelle inorganiche e un polimero organico. Da un punto di vista teorico, la nuova tecnica può essere usata su molte nanoparticelle e potrebbe incrementare ulteriormente lŽefficienza di questo tipo di celle solari. Le celle solari organiche - ancora in fase sperimentale - fanno parte delle celle solari di terza generazione, affermano gli scienziati. Gli ultimi dati mostrano che il record mondiale per le celle solari completamente organiche è del 7% per coperture create con metodi idrochimici. La copertura fotoattiva di queste celle organiche è fatta di materiali organici. Il mercato dellŽenergia trarrebbe unŽenorme beneficio dallŽuso di celle solari organiche. I produttori di energia usano comunemente celle di silicio tradizionali, ma le celle solari sono significativamente più sottili, flessibili, economiche e più veloci da produrre. Gli scienziati affermano che le celle solari organiche possono essere usate per potenziare i dispositivi di ogni giorno e i sistemi che non sono usati in modo regolare, compresi gli elettrodomestici. In definitiva, le celle solari organiche potrebbero essere usate per ridurre significativamente la nostra dipendenza da batterie e cavi. "LŽorientamento interdisciplinare del gruppo è un grande vantaggio e ha fatto progredire rapidamente il progetto", ha spiegato il dott. Michael Krüger, a capo del gruppo. "Siamo stati in grado di completare tutte le fasi da soli: dalla sintesi delle nanoparticelle fino alla modifica della loro superficie e lŽintegrazione nei materiali compositi". Il gruppo di ricerca comprende fisici, chimici e ingegneri, che attualmente stanno applicando la tecnica ad altri materiali che presentano un grande potenziale, in modo da perfezionarli ulteriormente e prepararli per il lancio sul mercato della tecnologia. La commercializzazione di questa tecnica dipende da una migliore efficienza, una maggiore durata dei materiali e costi di produzione più convenienti. Per maggiori informazioni, visitare: Imtek: http://www. Imtek. De/ Centro di ricerca sui materiali di Friburgo: http://www. Fmf. Uni-freiburg. De/ .  
   
 

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