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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Febbraio 2010
 
   
  PARTITA ANCHE A QUARRATA LA MENSA SCOLASTICA “A CHILOMETRI ZERO” PRENDERE DALLA TRADIZIONE PER MANGIARE MEGLIO E PIÙ SANO PER NON RINUNCIARE AL SAPORE AUTENTICO DI PRODOTTI FA TTI COME UNA VOLTA

 
   
  Firenze, 22 febbraio 2010 - Chilometri zero per gli alimenti diventa una realtà, non solo uno slogan. La Regione Toscana, con il Piano Agricolo Regionale 2009, ha finanziato alcuni progetti pilota di “mensa toscana” - fra cui uno a Quarrata che è stato presentato il 19 febbraio - per avvicinare il mondo delle mense nelle scuole ai nostri prodotti locali. A Quarrata mille bambini mangeranno “tutto locale” una volta la settimana, in altri comuni più piccoli si mangerà locale addirittura tutto l’anno. Attraverso la scuola si intende educare i bambini, cittadini del domani, alla conoscenza dei prodotti del loro territorio, alla loro storia, alle loro origini. E così, al contempo, restituire identità e conoscenza del loro paese attraverso i prodotti della loro terra. Non si tratta solo di educare al consumo di stagione per variare la propria alimentazione , varietà che è la nostra vera ricchezza per la salute, ma anche di tornare a gustare i sapori autentici dei cibi. Questo progetto vuole anche dimostrare che la mensa può essere uno strumento per lo sviluppo dell’economia locale. Infatti attraverso gli accordi fra Comuni e produttori si possono sviluppare nuove e disparate produzioni, creare occupazione e allo stesso tempo migliorare la qualità del mangiare quotidiano a scuola. La maggior spesa sostenuta dalle amministrazioni per acquistare i prodotti locali diventa quindi un investimento per il territorio e non solo un costo. A “mensa toscana” si affianca l´altro progetto “scuola in fattoria”; si portano sul campo i bambini, e non solo, a vedere i prodotti ed i sistemi di produzione, facendoli partecipare al ciclo produttivo, per far capire quanto lavoro e quanta fatica c’è dietro ogni cosa che mangiamo, e quindi quanto sia importante attribuirle il giusto valore. .  
   
 

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