Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Febbraio 2010
 
   
  FRIULI VENZIA GIULIA: DOLOMITI FRIULANE, TURISMO CONSAPEVOLE E SOSTENIBILE

 
   
  Approvato dalla Giunta regionale a metà febbraio lo statuto della Fondazione "Dolomiti-dolomiten-dolomites-dolomitis Unesco", come ha ricordato alla Bit di Milano l´assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Roberto Molinaro, Provincia di Udine e Provincia di Pordenone dovrebbero essere pronte verso fine marzo o al massimo nelle prime settimane di aprile a essere parti costituenti della Fondazione, dopo i necessari "passaggi" prima in Giunta e quindi nei rispettivi Consigli provinciali. Le due Amministrazioni di Udine e Pordenone, con la Regione, sono infatti partner istituzionali, assieme alle Province di Belluno, Bolzano e Trento, della nuova Fondazione, chiamata a tutelare e a valorizzare, "con un vero lavoro di equipe", questo patrimonio dell´Umanità riconosciuto tale dall´Unesco nel giugno dello scorso anno, come è stato ricordato oggi alla Bit di Milano - illustrando il comprensorio delle Dolomiti Friulane - dagli assessori provinciali di Pordenone, Michele Boria, e di Udine, Ottorino Faleschini, dal direttore generale di Turismo Fvg, Andrea Di Giovanni, e dal responsabile della rivista "Meridiani Montagne", Marco Ferrari. Il Parco delle Dolomiti Friulane abbraccia infatti quasi 37 mila ettari, compresi nell´ambito dei circa 200 mila ettari dei "Monti Pallidi", che insistono sul territorio di otto Comuni pordenonesi e udinesi. Il riconoscimento ufficiale da parte dell´Unesco è stato anche frutto delle sinergie che le istituzioni sono riuscite a mettere in campo, è stato sottolineato: collaborazioni e coinvolgimenti che ora dovranno essere condivisi, è stato detto, non solo con le tante Amministrazioni municipali coinvolte nel progetto ma soprattutto con le comunità e le popolazioni locali "che vivono il territorio". Il "marchio" dell´Unesco alle Dolomiti italiane si presenta come una grande "opportunità", ha osservato l´assessore Faleschini, ma ora la "prospettiva" è quella di sviluppare in quest´area così delicata un turismo di nicchia, d´elite, un turismo sempre più consapevole e sostenibile, che riesca a coniugare natura e culture locali. Un turismo che rappresenta, per le Dolomiti friulane, una grande possibilità di crescita, una chance molto importante per il territorio, ha indicato Di Giovanni, che non può però svilupparsi all´insegna dei localismi. Ag. Arc@regione. Fvg. It Friuli Venezia Giulia: "Villa Manin 2010" Con I Basaldella E Munch "Una vetrina" della grande cultura espressa dal Friuli Venezia Giulia; nel contempo - proprio perché "piccoli" nel panorama internazionale - una doverosa apertura alle correnti artistiche che hanno contraddistinto i secoli passati. Rispondono a questa duplice esigenza i due "Grandi Eventi" di Villa Manin 2010 che l´assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro, e il commissario straordinario dell´ Azienda speciale Villa Manin, Enzo Cainero, hanno presentato oggi sul palcoscenico della Bit, la Borsa internazionale del Turismo di Milano, alla sua terza e penultima giornata di programmazione nel capoluogo lombardo. Da marzo ad agosto prossimi, infatti, hanno illustrato Molinaro e Cainero, gli spazi espositivi saranno dedicati alla famiglia Basaldella, i tre fratelli Dino, Mirko e Afro, "forse la famiglia artistica più famosa del Friuli", mentre da fine settembre al marzo 2011 Villa Manin ospiterà - anteprima assoluta per l´Italia - la rassegna su Edvard Munch e "lo spirito del Nord, la Scandinavia nel secondo 800". Al centro dell´attenzione de "I Basaldella", dunque, non solo Afro, forse il più famoso dei tre fratelli figli del pittore e decoratore udinese Leo Basaldella, ma anche gli scultori Dino e Mirko, con un complesso di oltre 150 opere e, tra queste, una sessantina di dipinti di Afro, tra cui molti provenienti dal neo costituito "Archivio Afro" di Roma, città nella quale l´artista lasciò una traccia artistica significativa e ancora molto apprezzata. A fine estate, mentre - è stato annunciato - ulteriori spazi saranno prossimamente riservati più in generale agli artisti del Friuli Venezia Giulia, sarà quindi la volta del norvegese Edvard Munch e dei suoi contemporanei scandinavi e danesi: in tutto 136 tele, di cui una cinquantina di Munch, tra quadri e lavori su carta. Dopo il successo della mostra "L´età di Coubert e Monet", attualmente ospitata a Villa Manin e che sino a ieri sera ha collezionato quasi 91 mila presenze (chiuderà il 7 marzo, con l´obiettivo di raggiungere quota 100 mila), si pensa che Munch potrà suscitare l´interesse anche di 120 mila visitatori .  
   
 

<<BACK