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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Febbraio 2010
 
   
  TOSCANA: TAVOLA ROTONDA

 
   
  Tavola rotonda con l’assessore regionale sulle sfide europee Il turismo è una cosa seria, non basta promuoverlo. La vera opportunità è la sostenibilità, come nel “modello Necstour". Il turismo è una cosa seria. Non basta la promozione. Non è sufficiente portare a New York il miele di Montalcino e non basta neanche migliorare l’offerta turistica, ma occorre una politica integrata con tutte le altre politiche. E soprattutto bisogna assumere come principio di riferimento la sostenibilità. Questo consentirà di trasformare l’attuale svantaggio competitivo di cui soffre l’Europa in opportunità e di partecipare alla spartizione della torta complessiva del turismo mondiale che sicuramente crescerà, come volume e quantità di scambi. E’ la posizione della Regione Toscana, illustrata dall’assessore a cultura, turismo e commercio, nell’ambito della tavola rotonda che si è svolta alla Bit di Milano sul tema delle nuove sfide e opportunità del turismo europeo dopo il Trattato di Lisbona, entrato in vigore nel dicembre scorso. La Regione Toscana, che ha dato l’avvio e portato avanti con determinazione un lavoro sulla sostenibilità del turismo a livello europeo e oggi presiede la rete Necstour che associa più di 30 regioni della Ue, ha elaborato un modello per far sì che il turismo possa produrre maggiore valore. Un risultato ottenibile investendo non solo sulle strutture turistiche ma su settori diversi, dalla mobilità all’ambiente, all’energia, alla formazione del personale. Le risorse investite su queste voci, su questi indicatori, si riverberano positivamente sul turismo. E’ il principio su cui sono stati costruiti i 16 Piuss della Toscana (progetti integrati urbani di sviluppo sostenibile), che hanno tenuto d’occhio il “modello Necstour” (con il forte riorientamento sulla sostenibilità hanno destato interesse anche in Cina): attraverso azioni di recupero e riqualificazione urbana finanziate con linee diverse di fondi europei si ottengono impatti positivi su cultura, commercio, sulla qualità della vita urbana in genere e, dunque, sul turismo. Per l’assessore regionale il turismo, che è la seconda voce della nostra economia dopo il manifatturiero, va “curato” di più, va fatto oggetto di un pensiero più strutturato, di una politica integrata. Altrimenti si rischia di attrarre un turismo sempre più povero, che viene progettato altrove. Invece è fondamentale non venire “consumati” dal mordi e fuggi, ma essere i soggetti della gestione dei flussi turistici .  
   
 

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