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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Febbraio 2010
 
   
  GIOVANNI LAMI 100.000 FILTERS. AREA PROGETTO, GALLERIA CIVICA DI MODENA

 
   
  Modena, 22 febbraio 2010 - Inaugura sabato 20 marzo 2010 alle ore 18. 30 a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103 a Modena, l´installazione di Giovanni Lami dal titolo 100. 000 filters, settimo appuntamento della nuova edizione di Area Progetto, iniziativa dedicata alla creatività giovanile emergente promossa dalla Galleria Civica di Modena in collaborazione con l´Ufficio Giovani d´Arte del Comune di Modena, a cura di Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Ornella Corradini, che a partire dal 2009, grazie alla collaborazione con il Gai, Associazione per il Circuito Giovani Artisti Italiani, interessa tutto il territorio nazionale. Giovanni Lami è stato proposto per la selezione dall´Ufficio Giovani d´Arte del Comune di Ravenna, partner della rassegna. 100. 000 filters di Giovanni Lami, a cura di Silvia Ferrari, è un´installazione fotografica che pone l´accento sul fenomeno della progressiva perdita di una visione incontaminata del cielo da parte dell´uomo: l´immagine pura e primitiva della volta celeste si sta riducendo e offuscando a causa dell´inquinamento luminoso delle nostre città e insieme ad essa anche la relazione profonda dell´uomo con l´idea di assoluto, quella tensione verso l´infinito che è parte della nostra stessa identità e ne mette in dubbio la centralità dell´universo. Questi temi sono sviluppati attraverso una serie di fotografie di grande formato sospese come un grande tetto sulla testa degli spettatori, con l´immagine visibile soltanto dal lato opposto al loro passaggio; la visione delle fotografie è infatti consentita soltanto dalla balconata superiore rispetto al tetto, un espediente che dovrebbe indurre alla presa di coscienza di come la percezione del cielo notturno sia ormai un fenomeno distante dall´uomo e necessiti di un artificio per ritrovarne la purezza. Visioni del cielo notturno contaminato dalle luci artificiali, immagini di cieli osservati da planetari, la presenza umana che funge da anonimo osservatore, paesaggi urbani illuminati da lampioni, come contrappunto al cielo stellato: nelle fotografie del giovane autore romagnolo, in cui è chiara la matrice paesaggistica del suo lavoro, la relazione tra natura e artificio si esprime in un progetto di grande intensità poetica, capace di far trasparire una presa di posizione anche critica. La mostra, che inaugura in concomitanza con Pagine da un bestiario fantastico, sarà aperta al pubblico fino al prossimo 16 maggio. Il progetto è accompagnato da una brochure di mostra con testo critico di Silvia Ferrari e immagini a colori. .  
   
 

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